Il primo nato in Friuli il 25 dicembre, poco dopo la mezzanotte, è stato un maschietto all’ospedale di Tolmezzo, Alessandro Cedolini, accolto con felicità da papà Nicola e mamma Elena. In tutto sono stati otto i “natalini” del 2024 venuti al mondo nelle sale parto dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale (AsuFc): sei fiocchi azzurri e due rosa quelli appesi fuori dalle stanze dei reparti, dalla montagna alla bassa passando per Udine.
Al Sant’Antonio Abate, in Carnia, è poi nata alle 10.21 la prima delle due bimbe venute alla luce durante la giornata, Aurora Cacitti per la gioia di papà Walter e mamma Ilaria. Al Santa Maria della Misericordia di Udine, alle 2 di notte, è nato Jacopo Marcon.
Una bellissima notte di Natale per mamma Erica e papà Alessandro, residenti a Gemona. Nel corso della giornata è venuta alla luce Luna Gabriela Diaz: i genitori sono originari del Venezuela, ma residenti in città.
Tre i fiocchi azzurri comparsi nel giorno di Natale nel reparto maternità dell’ospedale di San Daniele: il primo a venire alla luce – alle 8.34 – è stato Francesco, primogenito di Alessandra Coceani e Paolo Sacher che hanno ricevuto la visita del sosia di Pavarotti Gigi Nardini che ha portato loro in dono del miele.
A San Daniele è nato Francesco Sacher (foto Petrussi)
Tre chili esatti il peso del piccino, che come la mamma gode di ottima salute: «Una grandissima emozione: ringraziamo – ha dichiarato il neo-papà – tutto lo staff dell’ospedale».
Poco più di un’ora dopo, alle 9.46, il secondo lieto evento: l’arrivo di un altro maschietto, Martino. Tre chili e 960 grammi il peso del neonato: «È andato tutto bene, un parto molto rapido», racconta mamma Chiara Pozzar, che nel giorno di Natale ha avuto lo specialissimo regalo della nascita del secondo figlio. Il quadretto natalizio dell’ospedale di San Daniele si è poi completato, come detto, con un terzo arrivo.
Fiocco rosa, invece, all’ospedale di Latisana dove, nella tarda serata del giorno di Natale, è venuta alla luce una bambina.
Quattro blu e uno rosa sono invece i fiocchi appesi nella Destra Tagliamento il giorno di Natale. La notte del 25 dicembre all’ospedale Santa Maria degli Angeli, oltre al Natale, si è festeggiata anche la nascita di Sebastian, poco prima dell’una, e dei gemelli Giulio e Piero, dieci minuti prima delle quattro.
Al Policlinico San Giorgio i “natalini” si sono fatti attendere. Alle 21.22 è nata Ons, bimba di origini tunisine, mentre alle 23.01 il piccolo Riccardo Gava Popovici. Tanta l’emozione sul volto dei genitori: «non potevamo chiedere regalo di Natale più bello», ha dichiarato una coppia.
Anche il primario della neonatologia dell’ospedale Roberto Dall’Amico non ha nascosto l’emozione, sottolineando che la nascita di un bambino corrisponde sempre a un momento di festa e felicità per tutti.
Dall’Amico ha colto l’occasione anche per tracciare il primo bilancio del 2024 che, secondo le previsioni, chiuderà con poco meno di 1.400 parti, trecento in più dell’anno precedente. «Ciò non si significa che si è invertita la tendenza della denatalità – ha spiegato – ma che a seguito della chiusura del punto nascita di San Vito al Tagliamento le donne hanno scelto di affidarsi al nostro ospedale. Nel corso dell’anno abbiamo rilevato una buona capacità attrattiva nei confronti delle famiglie residenti nelle province di Treviso e Venezia».
Nel corso dell’anno si è registrato anche l’aumento degli accessi al pronto soccorso pediatrico, che ammontano a circa 19 mila. Dall’Amico ha ribadito che mai come quest’anno, il reparto ha sentito la vicinanza della comunità, ricevendo numerose dimostrazioni di affetto e donazioni, tra cui libri e giocattoli. Portando un esempio concreto, la mattina del 24 dicembre i vigili del fuoco della destra Tagliamento hanno portato un sorriso ai piccoli ospiti accompagnando nel reparto Babbo Natale, che ha consegnato a tutti i regali.
Anche per il primario dell’ostetricia e ginecologia del policlinico San Giorgio, Stefano Facchin, è tempo di tracciare il bilancio dell’anno. «Anche quest’anno supereremo i settecento nati – ha dichiarato –. Un bilancio che chiude nuovamente in positivo e che dimostra ancora una volta l’attrazione del nostro punto nascita non solo per i pordenonesi ma anche per chi risiede in Veneto, in particolare a Conegliano e nel portogruarese. Abbiamo rilevato anche un aumento dei parti nell’ambito della convenzione della Base di Aviano. I dati raccolti nonostante la denatalità che avanza ci dimostra la qualità del servizio che offriamo alle donne e alle famiglie».
Guardando al futuro, il punto nascita si trova a fare i conti con la possibile chiusura. «Fino a quando non riceveremo comunicazioni ufficiali dalla Regione – ha concluso Facchin – continueremo a svolgere la nostra attività nel migliore dei modi, come abbiamo sempre fatto».
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