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l’evento
“Ho voluto che la seconda Porta Santa fosse qui, in un carcere. Ho voluto che tutti noi avessimo la possibilità di spalancare le porte del cuore per capire che la speranza non delude, non delude mai”. Lo ha detto Papa Francesco prima di aprire nel carcere romano di Rebibbia la seconda Porta Santa del Giubileo 2025.
Si tratta di un unicum nella storia dei Giubilei. Il Papa in questo modo vuole dare un segno tangibile della speranza a tutti i detenuti. Alle 9, nella Festa di Santo Stefano, Primo Martire, Francesco presiederà il rito dell’apertura della Porta Santa e la messa nella Casa Circondariale di Rebibbia. Ad attendere Bergoglio c’è anche il capo del Dap dimissionario Giovanni Russo. E mons. Benoni Ambarus, vescovo ausiliare di Roma per l’ambito della diaconia della carità.
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