Effettua la tua ricerca
More results...
Mutuo 100% per acquisto in asta
assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta
Il patron della Lazio parla senza filtri e si lascia un po’ andare parlando della possibilità di conquistare il campionato e poi racconta come nasce la bufala sui giallorossi
Chi dice che Claudio Lotito non abbia voglia di vincere e che non pensi un giorno di poter conquistare il premio più grande, ovvero essere il primo di tutti in classifica, sbaglia di grosso. O quanto meno non ha capito quanto il patron laziale pensi un giorno di poter riuscire a vincere il titolo della serie A, sa bene che è difficile, sa che la concorrenza è tanta e che ci sono società che investono tanti soldi, ma ha anche dimostrato negli anni che si può fare calcio non spendendo cifre astronomiche anzi investendo il giusto, vincere e tenere allo stesso tempo i bilanci a posto. “Non vendo sogni, ma cerco di costruire solide realtà e quando ci riesco, allora sì che possono nascere le favole…“, il pensiero di Claudio Lotito che ripete spesso, soprattutto quello di non vendere sogni, e l’ha ribadito anche in questa situazione.
Ci pensa a vincere anzi ci è già riuscito conquistando sette trofei nella sua gestione e investendo il giusto, quello che poteva fare in correlazione a quello che aveva e sempre senza mettere in affanno le casse e il bilancio della società, mentre altri spendevano e spandevano senza tenere bene i conti, c’è chi ne ha fatto le spese chi continua ad avere i bilanci in rosso, ma anche su questo, a breve cambieranno un po’ le cose e soprattutto le regole. Il ministro dello Sport Abodi è stato chiaro e anche il senatore Lotito si sta battendo per regolarizzare e provare a normalizzare un mondo che proprio normale non è: “Tempo al tempo“, dice il presidente della Lazio riferendosi a norme che presto faranno parte del mondo del calcio e che cercheranno di regolarizzare e normalizzare conti e spese.
“Lo scudetto un coronamento di un lavoro”
Sul titolo non si tira indietro anzi lavora anche per questo: “Se vincessi lo scudetto sarebbe il giusto coronamento del lavoro che ho fatto in questi oltre vent’anni che sono presidente della Lazio, un ruolo e un lavoro che mi ha dato tante, tantissime soddisfazioni a livello imprenditoriale e sportivo, anche perché, quando sono arrivato la società aveva tantissimi debiti ora è mess a posto, in questi anni è stato fatto un buon lavoro che ci ha anche portato a vincere ben sette trofei, in quel momento eravamo la società che aveva vinto di più dopo la Juventus“, racconta il presidente Lotito durante un evento e ribadito anche ai microfoni di Lalazio.com durante un piccolo e breve momento di approfondimento della sua storia e prima delle vacanze natalizie.
Parla quasi a cuore aperto, Lotito e tutte quelle volte in cui si diceva che non voleva vincere lo scudetto per la paura di vedere lievitare gli ingaggi sono tutte “cavolate”, anche se il termine usato è un altro, anche perché crede ciecamente nel suo lavoro e nella possibilità di poter conquistare un titolo come lo scudetto anche attuando la sua politica e il suo modo di fare calcio che, in effetti, al di là delle tante contestazioni ha prodotto risultati incredibili.
“Io romanista? Una stronzata ed è nata così…”
Parlando di scudetto e della possibilità un giorno di poterlo vincere, Lotito si emoziona ma allo stesso tempo ci tiene a ribadire un concetto e a smentire una volta per tutte la “favola” che lui sia nato romanista e ce l’ha tanto con un politico romano di cui non fa il nome ma tutti hanno capito che si riferisce a Francesco Storace, colui che gli consentì di prendere la Lazio con i credito che lo stesso Lotito vantava in Regione, essendo all’epoca Storace presidente della Regione Lazio. “Ora basta con questa cosa che io sono romanista, è una stronzata, la più grande di tutte. Tutto nasce dal fatto che all’epoca il mio futuro suocero (Pietro Mezzaroma ndr) era diventato comproprietario con Franco Sensi, una persona meravigliosa, della Roma e ogni tanto capitava di andare a vedere la Roma all’Olimpico e in tribuna all’epoca c’era un politico romano che racconta che mi vedeva a vedere le gare della Roma, ma non ho mai fatto tifo o altro”.
“Oggi ad esempio – spiega il presidente Claudio Lotito -, mio suocero viene a vedere tutte le partite della Lazio e da romanista ora è diventato lazialissimo, guai a chi dice il contrario, cè stato una conversione sulla via di Damasco, ma è normali quando diventi nonno, i nipoti ti trascinano e così è successo. Ho tanti amici della Roma come tante persone, rispetto tutti, ma non sono mai stato della Roma, mai lo sarò, ma per favore“.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link