Coppie di Fatto: Guida alle Tutele Legali nell’Acquisto di una Casa!

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Protezione legale per le coppie di fatto che acquistano una casa: una panoramica dettagliata.

Pur essendo state riconosciute dalla legge italiana con la Legge n. 76/2016, nota come “Legge Cirinnà”, le coppie di fatto affrontano ancora numerose sfide legali, specialmente riguardo alla proprietà immobiliare e alla divisione dei beni.

Al momento, queste coppie non beneficiano delle stesse protezioni legali riservate ai coniugi, in particolare per quanto concerne i diritti patrimoniali durante una separazione o alla morte di uno dei partner. In questo articolo, analizzeremo le protezioni legali a disposizione delle coppie di fatto che decidono di acquistare una casa e i passaggi da seguire per una tutela efficace.

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Le coppie di fatto secondo il diritto italiano

La legge italiana definisce le coppie di fatto come due persone che coabitano senza essere sposate o unite civilmente, ma vivono insieme come una coppia affettiva. La Legge Cirinnà ha introdotto alcune protezioni per queste coppie, senza tuttavia equipararle completamente ai coniugi per quanto riguarda il regime patrimoniale (comunione o separazione dei beni).

Invece, le coppie di fatto possono stabilire accordi personalizzati per la gestione dei beni patrimoniali, ma non godono di diritti successori automatici o di un trattamento uniforme.

La proprietà dell’abitazione: rischi e protezioni

Un problema significativo per le coppie di fatto che acquistano una casa è la definizione dei diritti di proprietà. Se la casa è registrata a nome di un solo partner, l’altro non ha diritti automatici sull’immobile in caso di separazione o morte, a meno che non siano stati stipulati accordi specifici.

Se la casa è acquistata insieme, è cruciale specificare la quota di proprietà di ciascun partner. In mancanza di un accordo formale, la legge presume una divisione basata sui contributi finanziari di ciascuno.

In proposito, una sentenza della Cassazione (n. 153/2014) ha chiarito che, anche senza un accordo formale, può essere riconosciuta la comproprietà se entrambi i partner hanno contribuito significativamente alla creazione del patrimonio comune.

Misure essenziali per la protezione legale

Stipula di un accordo patrimoniale

Secondo l’articolo 1, comma 20, della Legge n. 76/2016, è possibile redigere accordi patrimoniali tra coppie di fatto, similmente a quanto previsto per i coniugi. Il primo passo per una protezione efficace è quindi la redazione di un accordo patrimoniale che regoli i diritti e doveri reciproci sui beni acquisiti durante la convivenza, inclusa la casa.

Acquisto congiunto e definizione delle quote di proprietà

Un altro strumento di tutela è l’acquisto congiunto dell’immobile con specificazione delle quote di proprietà. Questo approccio previene conflitti in caso di separazione, rendendo chiare le parti di proprietà di ciascuno. Se la casa è registrata a nome di un solo partner, ma entrambi contribuiscono, è opportuno definire formalmente le percentuali di comproprietà tramite un atto notarile.

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Contratto preliminare di acquisto

Un contratto preliminare di acquisto può essere un altro strumento utile per formalizzare l’intenzione di acquistare la casa come comproprietari e definire le quote patrimoniali. Questo documento è fondamentale specialmente se uno dei partner non è formalmente proprietario, ma ha contribuito economicamente.

Disposizioni testamentarie e successione

Dato che le coppie di fatto non hanno diritti successori automatici, è essenziale redigere un testamento per assicurare che l’immobile passi al partner in caso di morte. In assenza di testamento, il partner non ha diritti successori, a meno che non sia stato specificato diversamente. La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 21113/2015, ha chiarito che senza testamento, il convivente non è considerato erede legittimo.

Polizza assicurativa sul mutuo

Se la coppia contrae un mutuo per l’acquisto della casa, è raccomandabile stipulare una polizza assicurativa sulla vita. Questa polizza assicura che, in caso di morte di uno dei partner, il debito del mutuo sia estinto, facilitando la situazione per l’altro partner.

Implicazioni fiscali

Le coppie di fatto non fruiscono delle stesse agevolazioni fiscali dei coniugi, come riduzioni sulle imposte di trasferimento immobiliare. Tuttavia, stipulando un contratto di convivenza, possono ottenere condizioni fiscali più favorevoli in caso di donazioni o trasferimenti di beni.

Conclusioni

Nonostante i progressi legislativi introdotti dalla Legge Cirinnà, persistono importanti sfide legali per le coppie di fatto, specialmente per quanto riguarda la gestione patrimoniale e i diritti successori. La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 170/2014, ha evidenziato la necessità di estendere le protezioni patrimoniali alle coppie di fatto, ma la legislazione attuale rimane carente in molti aspetti, in particolare riguardo ai diritti patrimoniali in caso di separazione e successione.



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