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(Gmajo) – Dai morti a Natale. Il mio fragoroso silenzio è durato anche troppo, è ora di tornare a scrivere, al fine di non privare la comunità Crociata – dalla quale non mi sento certo estromesso, benché ci fosse chi lo sperasse o lo auspicasse con atteggiamenti di mancata inclusione – del mio punto di vista, così alternativo al comune pensare, da esser considerato fastidioso e destabilizzante, tanto da ricorrere alle carte bollate, per risolvere controversie per le quali basterebbe solo, oltre ad un po’ di buon senso, semplicemente cavarsi gli occhiali scuri della prevenzione e l’accanimento del dagli (sempre) a quel cane…
Qualcuno, nei giorni precedenti, aveva già cercato di mettere il dito tra moglie e marito, senza, però, riuscire a cavare un ragno dal buco: ognuno ha le proprie ragioni, of course, ed è fisiologico che cerchi di difenderle, magari anche arrampicandosi sugli specchi, ma quando, oltre a questo, si pretende di stravincere, col fine di umiliare l’avversario, si sortisce l’effetto opposto, ossia quello di fortificare la convinzione del resistente, appunto, a resistere, benché la partita si sia spostata dal normale terreno di gioco del pubblico dibattito a quello degli uffici legali (nel mio caso, abitualmente, poco frequentati, anche se ora posso vantare, mio malgrado, al mio soldo, un certo numero di avvocati, anche di razza, i cui dispacci, meriterebbero maggiore attenzione, così come certi articoli contestati, magari evitando di capovolgerne il senso).
Al mezzogiorno (di fuoco) di mercoledì 18 dicembre 2024, dinnanzi ad un mediatore di ADR Center (organismo di mediazione del Ministero della Giustizia), si è svolto l’incontro preliminare on line (richiesto dai legali del Parma Calcio 1913, al quale io ero convenuto, col mio, quale parte convocata) per la controversia che ci vede contrapposti, che alla fine, come da pronostico, ha dato esito negativo, dal momento che le parti non si sono discostate dalle proprie posizioni e convinzioni.
Mi piacerebbe poter essere più esplicito, non avendo nulla da nascondere ai lettori, tuttavia sono tenuto ad osservare il rigido protocollo imposto dalla procedura, il cui scopo sarebbe quello di prevenire e risolvere conflitti e contenziosi in tempi brevi e con costi contenuti e predeterminati, oltre che trasformare le liti in opportunità di dialogo e risoluzione.
Pur rispettando l’istituto, ed apprezzando il modo in cui il professionista assegnatoci abbia svolto egregiamente il proprio compito, non mi sono trovato nella condizione di poter accogliere le soluzioni proposte, che continuavano ad essere, da parte mia, irricevibili (del resto come le mie per loro), sicché l’esito non poteva che essere quello negativo.
Ho di recente partecipato, in quel di Piacenza, ad uno dei periodici incontri previsti per la Formazione Continua obbligatoria dei giornalisti, sulla deontologia professionale: ebbene si è consolidata in me la convinzione che l’articolo che mi viene contestato, viceversa, dovrebbe essere additato ad esempio di correttezza. Ero partito, infatti, da avvenimenti di cronaca (sportiva) di ampio interesse per il pubblico, ho verificato le fonti di quanto ripotato e ho sviluppato, in buona fede, le mie riflessioni (approfondimento giornalistico) con continenza.
Ma già prima andavano in questa direzione i giudizi espressi, carte alla mano, dai vari organi istituzionali della categoria (che ringrazio), come Ordine dei Giornalisti, Federazione Nazionale della Stampa, Unione Stampa Sportiva Italiana che mi avevano espresso piena solidarietà non a scatola chiusa e soprattutto l’Ossigeno per l’Informazione – osservatorio nato per documentare ed analizzare il crescendo d’intimidazioni e minacce nei confronti dei giornalisti italiani, impegnati nella raccolta e diffusione di informazioni di pubblico interesse scomode, con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza pubblica del grave fenomeno della limitazione della libertà di stampa e di espressione attraverso minacce, abusi, inadempienze, che limitano la circolazione delle notizie ed il diritto dei cittadini di essere informati – che aveva ritenuto che questo caso rientrasse tra le violazioni da loro verificate.
In attesa dei prossimi sviluppi, dunque, inutile continuare a restare in silenzio come ho fatto in questi oltre 50 giorni di astinenza, in cui avrei potuto offrire il mio punto di vista su tante faccende (inclusa, ad esempio, la vicenda stadio, dopo i recenti annunci da parte dell’amministrazione comunale): il non produrre e firmare articoli era per concretamente esemplificare ai lettori gli effetti dell’iniziativa portata avanti dal Parma Calcio 1913 con la propria diffida e la richiesta danni monstre ad essa correlata.
Chiaro che, con questa Spada di Damocle sulla testa, diventa difficile potersi esprimere liberamente (per questo avevo pensato fosse meglio tacere), perché il rischio è che possano essere reiterate analoghe azioni e io non sono certo nelle condizioni di potermi permettere ulteriori spese per la mia difesa. Però dovrò cercare di giocare lo stesso la mia partita, nonostante il cartellino giallo (comminatomi non dall’arbitro, ma dall’avversario).
In conclusione, vorrei ringraziare tutti coloro che mi sono stati vicini, esprimendomi solidarietà (tra i colleghi, soprattutto Chiara Corradi per il suo coraggioso pezzo Nessun bavaglio), gli affezionati lettori cui sono mancato, chi si è preoccupato e chi mi ha offerto e dato il proprio aiuto e sostegno, ma auguro buone feste anche a chi pensando di lisciare il pelo alla proprietà del club, ha preferito prendere le distanze dal sottoscritto, e a chi ha evitato persino di pubblicare i comunicati ufficiali istituzionali a tema emessi dagli organi della nostra categoria. Questione di scelte, scriverebbero gli amici di The Sport Light, ma è Natale per tutti e, sebbene dal punto di vista sportivo non sia certo buono, dopo il rovescio di ieri all’Olimpico, speriamo lo stesso di passarlo nel miglior modo possibile, accantonando, per qualche ora, se ci riusciamo, le preoccupazioni. Bón Nadäl ala pramzàna. Gabriele Majo
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Gabriele Majo
Gabriele Majo, 60 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni. Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l’epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L’Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione “Capital Gol” condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma F.C. quale “coordinatore della comunicazione” e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l’incarico di responsabile dell’ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 a Dicembre 2023 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società. Dal 2010, a conferma di una indiscussa poliedricità, ha iniziato un percorso come attore/figurazione speciale di film e cortometraggi: l’apice l’ha raggiunto con il cammeo (parte parlata) all’interno del pluripremiato film di Giorgio Diritti “Volevo Nascondermi” (con presenza nel trailer ufficiale) e partecipazioni in “Baciato dalla Fortuna”, “La Certosa di Parma”, “Fai bei sogni” (del regista Marco Bellocchio), “Il Treno dei bambini” di Cristina Comencini, “Postcard from Earth” del regista Darren Aronofsky, “Ferrari” del regista Michael Mann. Apparizioni anche nei cortometraggi nazionali “Tracce”, “Variazioni”, “L’Assassinio di Davide Menguzzi”, “Pausa pranzo di lavoro”; tra i protagonisti (Ispettore Majo) della produzione locale della Mezzani Film “La Spétnèda”, e poi nei successivi lavori “ColPo di Genio” e “Franciao”.
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