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Comprare casa nelle principali città italiane è diventato sempre più complesso, con il prezzo medio delle abitazioni in vendita che a novembre 2024 si attestava a 1.873 euro al metro quadro, secondo l’analisi del portale immobiliare Idealista.
La situazione è ancora più complessa in città come Milano (la città con il mercato immobiliare più costoso d’Italia, con una media di 5.043 euro/m2), Roma (3.077 euro/m2) e Napoli (2.815 euro/m2), i cui prezzi costringono molti acquirenti a concentrare la ricerca nell’hinterland.
I comuni più economici nelle province di roma, napoli e milano:
Un’analisi di Idealista su 218 comuni nelle province di Roma, Napoli e Milano ha rivelato, infatti, che 124 di questi hanno prezzi medi di vendita che sono inferiori alla media nazionale.
La classifica dei comuni più economici vede una forte presenza dell’hinterland romano, con otto posizioni nella top ten, intervallate da due comuni della provincia di Napoli.
La provincia di Milano, invece, non compare nelle prime posizioni.
I Comuni con i prezzi richiesti al di sotto della media italiana:
Nelle province analizzate, la presenza di Comuni con prezzi inferiori alla media nazionale varia sensibilmente:
- Provincia di Roma: 51 Comuni su 65 monitorati registrano valori inferiori a 1.873 euro/m2.
- Provincia di Napoli: 33 Comuni su 50 monitorati sono sotto la media.
- Provincia di Milano: su 103 Comuni analizzati, solo 39 si collocano al di sotto della media nazionale.
Il primo Comune in provincia di Milano a presentare prezzi convenienti è Turbigo (1.042 euro/m2), che si trova in 18ª posizione, seguito da Robecchetto con Induno (1.200 euro/m2) e Castano Primo (1.244 euro/m2), rispettivamente in 31ª e 32ª posizione.
La top ten dei comuni più accessibili:
Il podio dei comuni più economici, per l’acquisto di una casa, si trova interamente nella provincia di Roma:
- Civitella San Paolo (786 euro/m2);
- San Polo dei Cavalieri (791 euro/m2);
- Sant’Oreste (802 euro/m2);
- Poli (840 euro/m2);
- Segni (874 euro/m2).
Al sesto posto troviamo Roccarainola, in provincia di Napoli (878 euro/m2).
La classifica continua con altri tre comuni romani:
- Marcellina (887 euro/m2);
- Mazzano Romano (910 euro/m2);
- Genazzano (936 euro/m2).
Chiude la top ten Saviano, in provincia di Napoli (948 euro/m2).
Altri tre comuni con prezzi inferiori a 1.000 euro/m2 sono Subiaco, Montelibretti e Olevano Romano, tutti nel Lazio.
I comuni più costosi | capri in testa:
Passando ai comuni con i prezzi più alti nelle tre province, lo scenario cambia drasticamente.
Il podio è occupato interamente da comuni campani: Capri (9.647 euro/m2), Anacapri (7.463 euro/m2) e Sorrento (7.167 euro/m2).
Segrate, in provincia di Milano, si posiziona al decimo posto (3.435 euro/m2), mentre Frascati è il comune più caro della provincia di Roma (2.794 euro/m2).
Punti chiave emersi dall’analisi:
- Disparità territoriali: esiste una notevole differenza di prezzi tra le diverse aree geografiche, con Milano, Roma e Napoli che presentano i valori più elevati.
- La convenienza dell’hinterland: l’hinterland, soprattutto quello romano, offre alternative più accessibili rispetto ai centri città.
- Prevalenza di Roma tra i Comuni più economici: la provincia di Roma presenta il maggior numero di comuni con prezzi inferiori alla media nazionale.
- Costi elevati a Capri: Capri si conferma come una delle località più esclusive e costose d’Italia.
Comprare casa nei principali capoluoghi italiani è sempre più impegnativo, ma per chi guarda oltre i confini cittadini ci sono opportunità da prendere in considerazione nelle province, dove i prezzi più accessibili e una maggiore offerta di immobili possono rappresentare una valida alternativa per realizzare il sogno di una casa di proprietà,
Oltre a prezzi più contenuti, inoltre, si può spesso godere di una maggiore tranquillità, spazi più ampi e un contatto più diretto con la natura, migliorando la qualità della vita.
È fondamentale, tuttavia, condurre un’attenta ricerca e valutare attentamente le diverse opzioni disponibili, considerando fattori come i collegamenti con i centri urbani, i servizi offerti e le prospettive di sviluppo del territorio, per fare una scelta consapevole e mirata.
Fonte: Idealista.it – 19 dicembre 2024
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