Occhiuto: “Vertenza Abramo chiusa e tutti assunti entro Natale, ce l’abbiamo fatta. Noi pionieri di un modello da esportare”

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Ce l’abbiamo fatta. La vertenza Abramo Customer Care, che coinvolgeva circa 1000 lavoratori a rischio licenziamento, si può ritenere chiusa. Un percorso lungo e complesso, che la Regione Calabria ha intrapreso, tra lo scetticismo generale, tanti mesi fa e che oggi finalmente ci conduce alla meta”. E’ così, con tutto l’entusiasmo del caso, che il presidente Occhiuto annuncia il successo ottenuto al tavolo del Mimit dove oggi si è recato per definire i dettagli di una questione che ha tenuto col fiato sospeso centinaia di operatori.

“Pochi giorni addietro – prosegue il presidente – è stato siglato l’accordo sulle clausole sociali che ha permesso il passaggio di 185 lavoratori di Crotone della commessa Tim Business alla società Konecta, garantendo la piena continuità occupazionale e il mantenimento delle condizioni contrattuali, così come per i 90 lavoratori della sede di Cosenza, coinvolti nella commessa Fibercop, anch’essa assegnata a Konecta.
Oggi, con il nuovo Tavolo che si è tenuto al Ministero delle imprese e del made in Italy, si chiude definitivamente il cerchio anche per i restanti 700 lavoratori, i quali saranno assunti da Konecta – società individuata da Tim per il progetto di dematerializzazione – prima di Natale”.

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“Abbiamo così centrato l’obiettivo di salvare il lavoro di tutte le 1000 persone coinvolte.
Si tratta di un risultato importantissimo, frutto di tanto impegno e del grande lavoro di squadra che la Regione ha saputo mettere in campo, grazie anche alla sinergia preziosa con il governo e con tutte le organizzazioni sindacali che hanno sposato il percorso individuato pochi mesi fa. In questo progetto la Regione Calabria ha investito 15 milioni di euro, ai quali si aggiungono 5 milioni messi dal governo nazionale per dematerializzare le nostre cartelle sanitarie“.

“Desidero ringraziare il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il capo di gabinetto di Palazzo Chigi, Gaetano Caputi, preziosissimo nei mesi passati per costruire insieme alla Regione questo percorso, il sottosegretario di Stato con delega all’Innovazione, Alessio Butti, le strutture del ministro Adolfo Urso, Francesco Soro, ad dell’Istituto Poligrafico dello Stato, e Angelo Borrelli, capo del Dipartimento per la trasformazione digitale.
In questi mesi abbiamo ideato, proposto e costruito un progetto innovativo che comprende essenzialmente il reskilling delle lavoratrici e dei lavoratori dei call center, e il loro impiego in processi di digitalizzazione della pubblica amministrazione, a cominciare dalla dematerializzazione della sanità: abbiamo trasformato una crisi in un’opportunità.
Siamo pionieri di un modello di riconversione dei lavoratori – molto apprezzato dai Ministeri del Lavoro e del Made in Italy – che può essere ritenuto esportabile anche ad altre vertenze occupazionali in tutto il Paese, considerata la crisi preoccupante che vivono attualmente i call center e l’esigenza crescente, invece, di lavoro nel mondo della digitalizzazione, in ogni ambito della pubblica amministrazione e di imprese private. Un mercato, questo, ampio e in evidente espansione che può assorbire molta forza lavoro.
Da questa nostra intuizione oggi, intanto, raccogliamo un enorme risultato che culmina con la salvaguardia del posto per 1000 lavoratori che potranno vivere assieme alle loro famiglie un Natale sereno e senza preoccupazioni, dopo mesi di sofferenza e incertezza.
Ringrazio ancora i vari soggetti istituzionali che hanno partecipato insieme a me a tutti i tavoli in queste settimane: il mio vicepresidente Filippo Pietropaolo che ha lavorato insieme al suo direttore generale, Tommaso Calabrò, alla convenzione del progetto della dematerializzazione con l’Istituto Poligrafico dello Stato, l’assessore al Lavoro, Giovanni Calabrese, che insieme al suo Dipartimento e ai direttori generali, Fortunato Varone e Maurizio Nicolai, ha prodotto diversi bandi a sportello propedeutici a questa soluzione, i miei consulenti Ettore Figliolia e Alessandro Ruben, che hanno seguito passaggi chiave di questa vicenda.
Auspico che anche in futuro possa proseguire questo proficuo dialogo con le forze sindacali, affinché, nonostante talvolta manifestino posizioni legittimamente diverse dalle nostre, si mettano sempre più al centro e in modo chiaro progetti positivi di sviluppo e di occupazione”, conclude.

Per Roberto Occhiuto si è trattato della prima uscita pubblica dopo l’intervento di cardiochirurgia cui si è sottoposto il 4 dicembre scorso al Campus dell’Azienda ospedaliero universitaria “Renato Dulbecco» di Catanzaro.

La Cgil: “Ringraziamo i lavoratori per aver tenuto duro”

Si è concluso da poco l’incontro al MIMIT relativamente alla vertenza Abramo CC, alla presenza del Ministero del Lavoro, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Regione Calabria, i Commissari Straordinari della Abramo CC, le Confederazioni Regionali di CGIL, CISL e UIL, le Segreterie Nazionali e Territoriali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni, le committenze Fibercop e Tim e l’azienda Konecta.

In questa fase, essendo stati messi in sicurezza con accordi regionali di “clausola sociale” i circa 290 lavoratori operanti sulle commesse Fibercop e Tim Bo Business, la discussione è stata totalmente incentrata sul perimetro destinato alla lavorazione della digitalizzazione delle cartelle sanitarie.

Così si legge in una nota diffusa dalla Cgil Calabria a firma del segretario generale Gianfranco Trotta e del segretario regionale della Slc Cgil Calabria Alberto Ligato.

Il Poligrafico dello Stato (IPZS) conferma l’assegnazione della commessa, affidatagli dalla Regione Calabria, a TIM che a sua volta ne stabilisce l’assegnazione a Konecta che la lavorerà in subappalto nelle sedi calabresi assorbendo tutto il perimetro rimanente in Abramo CC e non ricompreso nelle commesse Tim Bo Business e Fibercop.

I lavoratori direttamente impiegati nelle attività operative saranno assunti a partire dal 31 dicembre con contratto a tempo indeterminato e mantenendo invariate le condizioni economiche e normative.

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Anche le aree di staff riceveranno una proposta di lavoro economicamente congrua alla propria ral per svolgere operativamente le attività di digitalizzazione.

Una vittoria del sindacato confederale e della CGIL che da sempre ha sostenuto i lavoratori in questa vertenza, senza illuderli con soluzioni fantasiose ed impraticabili, una schiettezza che a volte ha portato anche a delle contestazioni “pilotate”, ma, giunti alla fine di questa vertenza si può affermare senza timore di essere smentiti che la soluzione ibrida che vedeva in via prioritaria l’applicazione della clausola sociale si è rivelata la scelta risolutiva.

Ringraziamo tutte le parti attive in questa vertenza, nazionali e regionali, ma innanzitutto ringraziamo i lavoratori per aver tenuto duro soprattutto in momenti in cui non era affatto facile, schiacciati tra l’incertezza del futuro lavorativo ed i mancati pagamenti dell’ammortizzatore sociale, nessuna vertenza viene portata a termine in modo positivo se non si hanno tutte le parti in causa che remano all’unisono ed in questa vertenza apporto fondamentale è stato dato dai lavoratori.

Un ringraziamento anche alla Regione Calabria, soprattutto al Presidente Occhiuto ed agli assessori Calabrese e Pietropaolo per l’impegno fattivo e non di facciata che in questi lunghi mesi di vertenza hanno messo in campo e che hanno portato al buon esito di questa vertenza. Una buona pratica che speriamo possa essere replicata in futuro”.

Sbarra, piena soddisfazione per esito positivo vertenza

”Come Cisl e Fistel Cisl esprimiamo piena  soddisfazione per la chiusura positiva della vertenza Abramo”. Lo  dichiarano in una nota congiunta il segretario generale della Cisl  Luigi Sbarra e Alessandro Faraoni, segretario generale della Fistel  Cisl, a proposito dell’accordo firmato al Mimit.    ”Abbiamo seguito la vertenza sempre con la massima attenzione e  responsabilita’ nel rappresentare alle controparti istituzionali e  aziendali la necessita’ di salvaguardare l’intero perimetro  dell’attivita’ produttiva e anche fornendo le giuste informazioni e i  ritorni ai lavoratori, raccontando e gestendo passo dopo passo una  difficile trattativa”, spiegano i leader sindacali.    ”Oggi finalmente possiamo dire che sono state ascoltate le nostre  istanze e le lavoratrici e i lavoratori di Abramo hanno visto  riconosciuto il sacrosanto diritto alla occupazione unito alla loro  professionalita’, competenza”, proseguono Sbarra e Faraoni. ”Un  ringraziamento forte e convinto al presidente della Regione Occhiuto  e al suo staff per l’impegno e la sensibilita’ mostrata su una  vertenza complessa, a Tim e Fibercop per la continuita’ delle  commesse e a Konnecta per la gestione della parte di  dematerializzazione legata alla digitalizzazione delle cartelle  cliniche”. I due segretari esprimono gratitudine anche ”al Ministro Urso e al  governo che ha accompagnato la gestione e soluzione del negoziato e  la chiusura della vertenza”.

”Auspichiamo”, concludono Sbarra e Faraoni, ”che questo profilo di  collaborazione tra istituzioni e parti sociali sia applicato anche in  altre Regioni per permettere a un settore come quello dei call center  di respirare aria nuova, non piu’ alla ricerca di una sopravvivenza,  ma nella direzione di un modello organizzativo innovativo che  traguardi alla stabilizzazione del settore e contemporaneamente sia  parte attiva di una strategia che guardi alla digitalizzazione del  Paese”.

 

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