Altra cassa integrazione per i dipendenti ex Alitalia: i sindacati esultano

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È previsto a inizio gennaio l’accordo per la revoca dei licenziamenti dei 2200 dipendenti ex Alitalia. Intanto i sindacati annunciano che la Cigs sarà prorogata di altri 10 mesi

Proroga della Cassa integrazione e prossima revoca dei licenziamenti per 2.200 dipendenti Alitalia in amministrazione straordinaria.

È quanto hanno riferito ieri Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporto Aereo sull’incontro con Alitalia Sai- City Liner in amministrazione straordinaria, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, organizzazioni sindacali e associazioni professionali, sul finanziamento della cassa integrazione straordinaria per i lavoratori e lavoratrici Alitalia Sai per ulteriori 10 mesi.

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“Nuovo appuntamento il prossimo 8 gennaio per sottoscrivere l’accordo di revoca della procedura di licenziamenti collettivi,  annunciano le sigle sindacali dopo una battaglia durata quasi 3 anni.

“La notizia anticipata il 3 dicembre dalla Cub seguiva la trattativa al ministero del Lavoro dove era in corso il tavolo sulla procedura di licenziamento collettivo decisa dai commissari liquidatori dell’ex compagnia di bandiera per tutti i lavoratori non riassunti in grandissima parta da Ita airways (piloti, assistenti di volo e di terra), più gli operatori dell’handling non riassunti da Swissport e i lavoratori della manutenzione degli aerei da Atitech”, riferisce oggi Il Manifesto.

Tutti i dettagli.

COSA ERA SUCCESSO AGLI ALBORI DI ITA AIRWAYS

Tutto ha inizio nel 2021, quando nasce dalle ceneri di Alitalia la nuova compagnia aerea Ita Airways, all’epoca partecipata al 100% dal Mef.

Già dal primo incontro con i vertici, le sigle sindacali chiedevano di allargare il perimetro di Ita ai dipendenti della vecchia aviolinea (circa 10 mila), non solo ai 2.800 previsti dalla newco. Ma la compagnia non ha assunto nemmeno tutti gli ex lavoratori Alitalia che Ita aveva detto di aver già assunto il 15 ottobre, data d’inizio dell’operatività per il vettore.

“Non mi interessa quello che succede a quelle persone” della vecchia Alitalia che non sono state assunte da Ita, aveva spiegato Alfredo Altavilla, allora presidente esecutivo di Ita Airways, in audizione parlamentare per la presentazione del piano industriale della compagnia aerea a gennaio 2022. “Non è un problema mio perché altrimenti diventiamo non più un’azienda che deve stare sul mercato ma una Croce Rossa dei dipendenti della vecchia Alitalia, che non ho intenzione di essere”.

LA CIGS DEI DIPENDENTI ALITALIA NON ASSUNTI DA ITA

Nel frattempo, “i non assunti sono in cigs in Alitalia, pagati comunque dallo Stato” faceva notare in commissione Maurizio Lupi (Noi con l’Italia). “Una cigs ben remunerata, perché il Fondo di solidarietà del trasporto aereo, presso l’Inps, integra il modesto assegno della cigs che spetta a tutti i lavoratori di altri settori (poco più di mille euro lordi al mese) con una somma che fa arrivare la busta paga all’80% dello stipendio effettivo percepito fino al 2019, prima della crisi Covid che ha abbattuto il traffico e gli stipendi del trasporto aereo” spiegava Gianni Dragoni sul Sole 24 Ore a fine 2021.

Dopodiché, da quel momento per i dipendenti ex Alitalia si è proceduto di proroghe in proroghe degli ammortizzatori sociali e nel frattempo il governo ha venduto Ita Airways a Lufthansa.

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Come ricorda il Manifesto, a inizio 2024 il titolare del Mef Giancarlo Giorgetti aveva concesso solo 10 mesi di proroga alla cigs e imponendo la dizione «non ulteriormente prorogabile».

Lo scorso settembre la ministra del Lavoro e delle politiche sociali Elvira Calderone ha proposto una proroga di due mesi della Cassa integrazione (in scadenza il 31 ottobre) per i lavoratori ex Alitalia e CityLiner, bloccando così l’invio delle lettere di licenziamento almeno fino a fine anno.

LA NOTA DEI SINDACATI DEL 23 DICEMBRE

Ed ecco che arriviamo a un giorno prima della Viglia di Natale quando i sindacati strappano per gli oltre 2.200 lavoratori ex Alitalia e di CityLiner una proroga di dieci mesi della Cassa integrazione straordinaria e anticipano addirittura un incontro per siglare l’accordo di revoca dei licenziamenti.

“Nuovo appuntamento il prossimo 8 gennaio per sottoscrivere l’accordo di revoca della procedura di licenziamenti collettivi”. A riferirlo Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporto Aereo sull’incontro con Alitalia SAI – City Liner in amministrazione straordinaria, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, organizzazioni sindacali e associazioni professionali, sul finanziamento della cassa integrazione straordinaria per i lavoratori e lavoratrici Alitalia Sai per ulteriori 10 mesi, sottolineando che “dopo l’8 gennaio l’azienda procederà alla richiesta di ulteriori 10 mesi di cigs in continuità con l’attuale ammortizzatore sociale”.

LE RISORSE PER L’AMMORTIZZATORE SOCIALE

“Il finanziamento dell’ammortizzatore sociale individuato – spiegano le organizzazioni sindacali – è contenuto nella manovra finanziaria che verrà approvata entro fine anno”.

“È un risultato positivo che mette in sicurezza il reddito dei dipendenti di Alitalia Sai in a.s. per ulteriori 10 mesi” hanno concluso Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporto Aereo.



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