360 Capital, primo closing da 140 milioni per il fondo dedicato al climate tech

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Fondata nel 1997, 360 Capital opera nei settori deep tech e climate tech e conta un portafoglio che comprende società a forte crescita come Exotec (primo unicorno industriale francese), Preligens (acquisita da Safran) ed Energy Dome (un pioniere italiano nello stoccaggio di energia a lunga durata), 360 Capital ha concluso 28 exits dal 2018. 

I target del fondo

360 LIFE II, guidato dai partner di 360 Capital Cesare Maifredi, Alexandre Mordacq, Thomas Nivard e Alessandro Zaccaria, punta a investire in round Serie A e B di startup europee focalizzate su tre aree chiave: transizione energetica (con innovazioni legate ad esempio alle energie rinnovabili, allo stoccaggio di energia, etc.), economia circolare (gestione dei rifiuti e delle risorse idriche, protezione della biodiversità etc.) e sostenibilità urbana (riduzione dell’inquinamento, smart infrastructure).

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Contributi per le imprese

 

Gli investitori

Con l’investimento in 360 Life II, A2A conferma la collaborazione con 360 Capital e rafforza il proprio ruolo di attore chiave nell’ecosistema dell’innovazione italiano ed europeo, puntando a supportare nuove startup in ambito climate tech, in linea con gli obiettivi del piano industriale al 2035 indirizzati alla transizione ecologica come scelta di competitività sostenibile. «Con questa operazione A2A si posiziona come leader in Italia nel Corporate Venture Capital dedicato al climate tech: il nostro programma di CVC conta circa 80 milioni e 6 fondi che hanno investito in oltre 60 startup italiane e europee» commenta Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2A, che prosegue: «L’innovazione è indispensabile per la crescita delle aziende, come evidenziato anche dal recente Rapporto sul futuro della competitività europea presentato da Mario Draghi alla Commissione UE. Per il nostro Gruppo è fattore di indirizzo strategico trasversale a tutti i nostri business, insieme a decarbonizzazione e autonomia energetica. Il nostro Piano Industriale traguarda il 2035 e per realizzarlo efficacemente è necessario avere sempre presente l’evoluzione tecnologica su cui investire. Questo nuovo fondo darà ulteriore impulso alle startup nel realizzare progetti capaci di dare un contributo concreto al processo di transizione ecologica del Paese, che A2A è impegnata a sostenere».

«Ci fa particolarmente piacere sostenere il primo closing di 360 Life II, un nuovo veicolo che rappresenta un passo cruciale verso l’accelerazione della transizione green italiana» sottolinea Agostino Scornajenchi, amministratore delegato e direttore generale di Cdp Venture Capital, «Questo investimento riflette il nostro impegno su due fronti: portare a investire in Italia i principali fondi di venture capital internazionali, stimolando sempre più il nostro ecosistema in crescita, e promuovere soluzioni innovative e sostenibili, in linea con la necessità di affrontare le sfide ambientali globali per creare un impatto positivo per le generazioni future. Crediamo fermamente che la combinazione di capitale e competenze possa essere un motore essenziale per la nascita di nuove imprese orientate alla sostenibilità».

Investendo in 360 Life II e collaborando fattivamente con il team di 360 Capital, De Nora mira ad identificare e valorizzare tecnologie disruptive in ambito climate tech, sviluppando sinergie industriali e di ricerca e sviluppo e rafforzando ulteriormente il proprio contributo per una crescita innovativa dei settori in cui opera. Paolo Dellachà, chief executive officer di De Nora, osserva: «Sono lieto di annunciare che la nostra società ha deciso di diventare un investitore industriale strategico in un nuovo fondo europeo di venture capital dedicato al settore del climate tech. Questa iniziativa rappresenta per noi un passo fondamentale, in quanto crediamo fermamente che sia indispensabile aprirsi sempre più all’innovazione per affrontare le sfide climatiche del nostro pianeta. De Nora ha molto da offrire in termini di conoscenze e competenze in questo settore. Con il nostro investimento in questo fondo, puntiamo a creare un ecosistema che favorisca la collaborazione e lo scambio tra grandi aziende e startup emergenti».



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