Il centro di formazione Ivan Rossi contro la violenza di genere
Promosso l’evento ‘rompere il silenzio’ con letture, proiezioni e dibattiti
CIVITA CASTELLANA – Il CPFP “Ivan Rossi” dice NO alla violenza sulle donne con l’evento “Rompere il Silenzio”
Mercoledì 20 novembre 2024, presso il Centro Provinciale di Formazione Professionale “Ivan Rossi” di Civita Castellana, si è tenuto l’incontro “Rompere il Silenzio – Incontro contro la violenza”, un evento che ha unito studenti, docenti e ospiti per affrontare con sensibilità e profondità il tema della violenza sulle donne. L’iniziativa si è svolta in un clima di riflessione e dialogo, con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani su un fenomeno che continua a rappresentare una delle piaghe sociali più diffuse e gravi del nostro tempo.
Un programma ricco di spunti e riflessioni
L’incontro, moderato da Debora Petti e Sara Balzerano, è stato articolato in momenti di lettura, proiezioni e dibattiti. A dare il via alla giornata è stata l’introduzione delle conduttrici, che hanno presentato il tema centrale dell’evento, ispirandosi ai tragici eventi che, purtroppo, continuano a riempire le cronache nazionali. Durante l’introduzione, Debora Petti ha spiegato l’importanza di parlare apertamente di violenza di genere, ricordando agli studenti che la violenza non è solo fisica ma può assumere forme diverse, come il controllo, la manipolazione e l’isolamento.
Si è parlato, in particolare, del femminicidio di Giulia Cecchettin, le cui riflessioni personali, annotate in un diario sotto forma di “15 punti” per liberarsi da una relazione tossica. Attraverso il diario di Giulia Cecchettin e i racconti proposti, l’incontro ha voluto trasmettere l’idea che “l’amore non è possesso” e che il rispetto reciproco è la base di ogni relazione sana.
Tra le letture proposte, tratte dal libro “Ferite a morte” di Serena Dandini, si sono distinti brani come “You&Me”, “Lo sapevano tutti” e “Dark Violet”, tutti magistralmente interpretati da studenti e docenti del CPFP. Le letture sono state affidate agli studenti Eliza Zoia, Georgiana Sandru, Milena Pucciarmati e Francesco Romano, affiancati da Alessia Paris, Alessio Mascagna, Barbara Mastrogiovanni e Francesco Romano. Le loro interpretazioni hanno trasmesso con forza i messaggi di consapevolezza e la necessità di interrompere il ciclo della violenza.
Un confronto aperto e una visione critica della realtà
Uno dei momenti centrali dell’incontro è stato il dibattito guidato dalla psicologa Sabrina Serafini, che ha coinvolto attivamente gli studenti, proponendo loro un sondaggio online per riflettere sulle tematiche affrontate nel corso della mattinata. L’obiettivo era stimolare una consapevolezza critica e un dialogo aperto, in cui i ragazzi potessero confrontarsi su concetti chiave come il rispetto, l’amore sano e il superamento degli stereotipi di genere.
A chiudere la giornata è stata la proiezione del film “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi, ambientato nella Roma del dopoguerra, che ha raccontato la condizione femminile in un periodo storico in cui le donne erano relegate a ruoli subordinati e prive di diritti fondamentali. La protagonista, Delia, con un gesto coraggioso e simbolico, rappresenta la voce di tutte coloro che, nel corso della storia, hanno lottato per spezzare il silenzio e conquistare la propria libertà.
L’incontro “Rompere il Silenzio” si inserisce nel più ampio ciclo di iniziative che a livello nazionale sono state organizzate in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, celebrata il 25 novembre. La sua collocazione temporale, a ridosso delle festività natalizie, non è casuale: l’evento è stato un ulteriore segnale di quanto sia necessario affrontare il tema della violenza di genere in modo costante, superando la logica della singola giornata e promuovendo una riflessione che duri tutto l’anno.
Grazie alla partecipazione attiva degli studenti, al contributo di esperti e alla potenza dei testi e dei contenuti proposti, l’incontro ha rappresentato un tassello importante per sensibilizzare e diffondere una cultura del rispetto, del dialogo e della consapevolezza. Un passo concreto per rompere il silenzio e costruire un futuro libero dalla violenza.
Provincia di Viterbo
SFP Viterbo – Sistema Provinciale di Formazione Professionale
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