Perché gli Stati Uniti sono alla vigilia di un boom economico

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Ultim’ora news 23 dicembre ore 20

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Riteniamo che i mercati azionari statunitensi siano pronti per una crescita continua. Sembra che l’economia degli Stati Uniti stia entrando in un nuovo ciclo economico guidato dall’innovazione, alimentato dalla rapida applicazione dell’intelligenza artificiale in diversi settori, dall’innovazione healthcare, dagli investimenti nelle infrastrutture energetiche e dalla reindustrializzazione nel momento in cui i produttori ritornano nel Paese per evitare i dazi.

Prevediamo un contesto favorevole ai tassi d’interesse, in quanto la Fed manterrà un atteggiamento da neutrale ad accomodante, soprattutto se l’inflazione rimarrà contenuta e la crescita del pil reale sarà di sostegno. Gli sforzi di deregolamentazione dell’amministrazione Trump, combinati con la crescente influenza politica della Silicon Valley, in particolare a sostegno delle startup tech, probabilmente favoriranno un panorama imprenditoriale più dinamico.

Nuove opportunità e boom della produttività

Con una normativa meno stringente vediamo opportunità significative per i settori dei servizi finanziari, delle criptovalute, della tecnologia, dell’industria e dell’energia. Sebbene i rischi esistano, li consideriamo gestibili. Per alcuni le valutazioni possono sembrare elevate, ma riteniamo che le stime degli utili potrebbero essere troppo basse, data la potenziale accelerazione della crescita e dell’innovazione nei prossimi trimestri. Le nostre prospettive sono positive e incoraggiamo gli investitori a investire nell’ottimismo nel 2025.

Riteniamo che gli Stati Uniti siano all’apice di un boom della produttività guidato dall’intelligenza artificiale che potrebbe avere un impatto profondo su tutti i settori dell’economia e che molti investitori continuino a sottovalutare la portata di questa opportunità. Anche modesti aumenti di produttività, distribuiti tra il miliardo di impiegati di concetto nel mondo, rappresenterebbero un enorme cambiamento nella produzione economica e nella redditività. Un valore aggiunto potrebbe essere sbloccato da nuove opportunità scientifiche e novità che iniziassero a scaturire dai modelli di ragionamento dell’AI. Sebbene ancora all’inizio del loro sviluppo, i settori chiave, tra cui la tecnologia, l’assistenza healthcare, i beni di consumo di base, i servizi finanziari e l’energia, stanno già iniziando a vedere benefici tangibili dalla sperimentazione e dall’adozione dell’intelligenza artificiale.

Il vantaggio degli Usa rispetto ai concorrenti 

Riteniamo che gli Usa siano in una posizione unica per guidare questa trasformazione per tre motivi: ospitano i principali fornitori mondiali di intelligenza artificiale. L’ambiente culturale e imprenditoriale della nazione favorisce la sperimentazione e l’implementazione tecnologica. L’amministrazione Trump dovrebbe ridurre gli ostacoli normativi allo sviluppo e alla diffusione dell’AI, estendendo il nostro vantaggio rispetto ai concorrenti globali. Inoltre, vediamo promesse nella continua innovazione nel settore healthcare, nella produzione avanzata di energia e in una reindustrializzazione dell’economia statunitense.

L’allentamento dei vincoli normativi, in particolare quelli che interessano il settore dei servizi finanziari, potrebbe stimolare una crescita significativa delle opportunità cripto. L’amministrazione Trump mira a raggiungere quello che chiama «dominio energetico» su scala globale. Lo sviluppo delle infrastrutture energetiche riveste un’importanza strategica significativa, in quanto si allinea strettamente con gli interessi dei sostenitori di Trump focalizzati sulla tecnologia e sull’industria.

Il punto sull’energia

Ci aspettiamo che l’amministrazione dia priorità all’espansione dell’elettricità e della capacità energetica attraverso petrolio, carbone, gas naturale, nucleare e trasmissione interstatale, nonché ad aggiornare ed espandere la capacità di generazione elettrica, migliorare l’affidabilità della rete e incoraggiare le tecnologie di stoccaggio dell’energia, come le batterie. Questo focus infrastrutturale supporta le priorità nazionali, tra cui la crescita economica e la creazione di posti di lavoro, una maggiore sicurezza energetica e una minore dipendenza dall’energia estera. (riproduzione riservata)

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