Marmilla | Premiata da Marmillibri per avere partecipato a tutti gli appuntamenti | Medio Campidano

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Michela Medda

 Marmilla Intervista a Michela Medda, presente alle 18 date, paese per paese

Vincere un premio senza partecipare ad alcun concorso: è successo a Michela Medda, 37 anni, di Lunamatrona, che è stata premiata dall’Unione dei Comuni della Marmilla e dalla libreria Gramar di Marco Serra, per la particolare assiduità con cui ha presenziato agli appuntamenti del Festival Marmillibri.

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Michela Medda ha ricevuto l’inaspettato premio, consistente in un generoso buono per l’acquisto di libri, ieri sera a Collinas, al termine della presentazione del libro di Marino Bartoletti, Il Festival degli Dei (Gallucci Editore). Visibilmente commossa per l’inatteso riconoscimento, la grande appassionata di libri, dopo essersi ripresa dall’emozione, ha volentieri risposto ad alcune domande per Il Sardington Post.

Che sorpresa è stata avere ricevuto questo premio inaspettato?
«
È stata davvero una piacevole sorpresa. Non mi aspettavo un premio così importante, nonostante lo staff e gli organizzatori mi abbiano sempre fatto sentire il loro affetto. In particolare modo Marta e Andrea con cui ho instaurato un legame profondo».

Come mai ha voluto presenziare agli appuntamenti di tutti i 18 comuni in cui si è svolto il Festival?
«La mia presenza così assidua a tutte le tappe de festival è stata spinta innanzitutto dalla curiosità di scoprire autori sardi di cui non avevo una grande conoscenza. Grazie a questo festival sono riuscita a scoprirne tanti. In più mi faceva piacere spostarmi per la Marmilla e visitare tante piccole realtà, così vicine al mio paese, ma che non frequento spesso. In ogni tappa ho, con piacere, ritrovato vecchie conoscenze, ma ho avuto anche l occasione di crearne di nuove».

Quando è iniziata la sua passione per la lettura?
«Non ricordo un momento preciso. È una passione che ho da sempre, durante l’adolescenza è diventata più forte e non mi ha più abbandonato».

Nel Medio Campidano ha seguito altre rassegne letterarie?
«Ho seguito Marmillibri anche l’anno scorso e sono riuscita a partecipare a qualche manifestazione organizzata da Il Club Jane Austen Sardegna. In più, dall’anno scorso, faccio parte del Gruppo di Lettura itinerante della Marmilla: ci ritroviamo una volta al mese nelle biblioteche del circondario e discutiamo dei libri che abbiamo letto e precedentemente scelto insieme».

Iniziative come Marmillibri, si pongono tra gli obiettivi, quello di avvicinare le persone all’esperienza della lettura. Funziona questo approccio e su cosa fa leva?
«Si, credo funzioni. Alcune realtà di questi piccoli paesi, sono di difficile coinvolgimento ma, incontrare gli autori e sentire dalla loro voce come hanno creato la storia, gli studi che hanno fatto e le esperienze che hanno vissuto per la stesura del libro, possono riuscire a incuriosire e dare la giusta spinta per la lettura».

Chi è il suo autore preferito e quale casa editrice predilige?
«Non ho un autore preferito, ma un libro si: La signora delle camelie di Alexandre Dumas. Anche per la casa editrice non ho specifiche preferenze. Ci sono però, alcune collane della Rizzoli molto particolari che ho apprezzato tanto».

Quali ingredienti deve avere un libro per lasciare il segno?
«Non credo ci sia una formula precisa, secondo me influisce tanto il momento e il nostro stato d animo. Quando un autore scrive con sincerità ed emozione, questi sentimenti arrivano anche ai lettori».

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Qual è il suo “consumo” medio di libri all’anno?
«In realtà non ho una media altissima, tra i 30/35 libri all’anno».

Esiste un libro che non è mai riuscita a finire di leggere?
«Si. Solitamente non abbandono un libro che ho iniziato, anche se non mi piace, cerco comunque di terminarlo. Ma con Insomnia di Stephen King ho fallito».

Che libro ha sul suo comodino adesso?
«Ora sto leggendo La cartella del professore di Kawakami Hiromi».

Si avvicina Natale. Che titolo consiglierebbe per un regalo a una persona che legge poco, per avvicinarla alla lettura?
«Un libro che mi sentirei di consigliare è: Il danno di Josephine Hart. Si legge con facilità ma è molto profondo e incuriosisce parecchio».

Vuole aggiungere qualcosa?
«Vorrei aggiungere soltanto un apprezzamento e un ringraziamento particolare all’attrice e cantante Agnese Fois, per il magico momento che ci ha fatto vivere nella serata di Segariu».

Redazione Isp © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: la premiazione di Michela Medda durante la serata finale di MarmiLibri, a Collinas. (alla sua destra Alberto Ibba e alla sua sinistra Marta Corona e Giovanni Follesa)

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