L’impatto economico del turismo – Gardapost

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La quarta edizione di Garda Tourism Factory

Alla serata hanno partecipato, tra gli altri, il presidente e il direttore dell’Apt Garda Dolomiti Silvio Rigatti e Oskar Schwazer, i professori ordinari del dipartimento di economia e management dell’Università di Trento Roberto Gabriele e Umberto Martini, la responsabile Maddalena Pellizzari e il referente Michele Oriente dell’unità economia del turismo e marketing territoriale di TSM-Trentino School of Management, il consigliere del cda con delega NextGEN Mattia Detoni, sindaci e gli assessori del territorio e i presidenti di categoria.

Negli ultimi anni l’Apt ha intrapreso un chiaro percorso di evoluzione, segnato da tappe fondamentali. Nel 2021 è stato presentato il posizionamento “Stay Young” (ne avevamo scritto qui), nel 2022 il focus sul turismo in trasformazione, mentre nel 2023 è iniziata la transizione verso “Apt 3.0”, mantenendo sempre ben saldo il principio di equilibrio tra qualità di vita dei residenti, rispetto per la natura e attrattività turistica.

Rigatti: “Tasso di soddisfazione vicino al 90%”

“Nel 2020 abbiamo avviato un processo partecipato volto a identificare il nostro ospite ideale e a rafforzare la governance territoriale -ha detto il presidente Rigatti- con l’obiettivo di migliorare la qualità del turismo e il suo impatto sulle comunità locali. Il sentiment positivo dei nostri ospiti, con un tasso di soddisfazione vicino al 90%, conferma la giusta direzione intrapresa, ma siamo consapevoli che c’è ancora tanto da fare per migliorare effettivamente la qualità della vita dei nostri residenti: questo è l’impegno che ci siamo dati, stimolando e supportando le amministrazioni comunali in progettualità in grado di creare valore sociale.”

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La ricerca: “Nel 2023 il volume economico diretto di 543,4 milioni”

Il tema di quest’anno, “Perché turismo”, si è proposto perciò come cornice ideale per presentare i risultati preliminari di una ricerca innovativa realizzata per indagare l’effettivo valore aggiunto del turismo sul territorio. Tale studio, condotto dal dipartimento di economia e management dell’Università di Trento e dall’unità economia del turismo e marketing territoriale di TSM-Trentino School of Management, ha analizzato non solo gli impatti economici, ma anche quelli occupazionali e sociali, offrendo una prospettiva innovativa sul ruolo del turismo nell’economia locale.

I dati preliminari hanno evidenziato un sistema turistico dinamico e in crescita: nel 2023 il volume economico diretto è stato di 543,4 milioni di euro, generando una produzione totale di 673 milioni di euro, grazie agli effetti diretti, indiretti e indotti.

“Per stimare l’impatto -ha spiegato il prof. Roberto Gabriele- abbiamo analizzato i dati sulle presenze turistiche e i settori economici del territorio, utilizzando una metodologia basata su tabelle input-output ‘localizzate’ su scala territoriale. Questo approccio consente di valutare non solo l’effetto diretto della spesa turistica, ma anche gli effetti indiretti e indotti.

Ad esempio, oltre a stimare la produzione generata dalla spesa di un turista in un ristorante, abbiamo considerato quella legata agli acquisti del ristoratore per i prodotti offerti, così come l’impatto delle spese aggiuntive rese possibili dai redditi maggiorati del ristoratore e dei suoi fornitori. Grazie a questo metodo, che tiene conto delle interconnessioni economiche tra i settori produttivi, abbiamo analizzato il periodo 2018-2023. I risultati preliminari costituiscono una base utile per futuri approfondimenti, che permetteranno di affinare ulteriormente le stime”.

Come spendono i turisti

“Abbiamo calcolato che il comparto alberghiero ha registrato un aumento del volume economico generato del 12,59% rispetto al 2022 -ha detto Michele Oriente- quello extralberghiero del 3,42% mentre i campeggi dello 0,21%”. Abbiamo poi sommato anche le voci dirette legate al turismo, determinando che il 64% della ricchezza generata viene spesa per l’alloggio e la ristorazione, il 17% per generi alimentari e bevande, il 6% per i trasporti e il 13% per beni vari, quali esperienze e outdoor.”

La ricerca ha evidenziato inoltre che il moltiplicatore della produzione, pari a 1,24, ha dimostrato come ogni euro speso dai visitatori generi un valore aggiuntivo per il territorio e che, oltre al valore economico, il turismo si conferma come leva fondamentale anche per il mercato del lavoro, con più di 5.700 unità lavorative attivate nel 2023.



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