Il DDL Concorrenza e le novità per il settore assicurativo

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Il nuovo “Disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza 2023”, noto come DDL Concorrenza, approvato in via definitiva dal Senato il 12 dicembre 2024, introduce importanti cambiamenti anche nel settore assicurativo per aumentare trasparenza, efficienza e competitività concentrandosi su tre aree principali.

Una delle innovazioni più rilevanti riguarda la RC Auto, con l’introduzione della “portabilità” dei dati della scatola nera, rendendo nulle le clausole che limitano o impediscono la disinstallazione gratuita del dispositivo alla scadenza del contratto annuale. La norma, spiega Michele Cerretti, Partner, Head of Insurance Italy and Insurance Commercial Director Europe di DWF, “intende favorirela circolazione dei dati raccolti, tra cui anche quelli afferenti ai sinistri ed allo stile di guida dell’assicurato negli ultimi dodici mesi. Tali dati, che potranno essere consultati dagli assicurati gratuitamente, potranno essere impiegati dalle Compagnie ai fini di una migliore valutazione e personalizzazione del premio di polizza, così da facilitare gli assicurati nel passaggio da una compagnia all’altra e stimolare la concorrenza nel ramo”.

In secondo luogo, il legislatore ha inteso intervenire per contrastare il fenomeno delle frodi assicurative attraverso la creazione, tramite ANIA, di un database relativo alle coperture non obbligatorie, che mira a una maggiore condivisione e trasparenza dei dati. “Come per l’RC Auto – evidenzia Salvatore Iannitti, Partner dello studio legale Norton Rose Fulbright – il legislatore auspica che il contrasto alle frodi abbassi i costi ed il fabbisogno tariffario per le compagnie, portando ad una discesa generalizzata del livello dei premi. La norma necessita tuttavia di attuazione da parte di IVASS, che stabilirà le modalità di alimentazione e di accesso del database, nonché i dati che potranno essere trattati. Nulla dice invece la legge circa l’obbligatorietà o meno della consultazione per le imprese partecipanti, né in merito agli eventuali indici di anomalia che consentano di rifiutare la liquidazione e di procedere alla segnalazione alle autorità competenti”.

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Prosegue Cerretti, “la creazione di una banca dati antifrode anche per i rami non obbligatori favorirà i contraenti mediante un contrasto più efficace alle truffe e frodi, purtroppo grandemente diffuse nel settore, consentendo un risparmio che si riflette in una minore tariffa praticata sul mercato dalle compagnie, garantendo il rispetto del diritto alla riservatezza degli assicurati. Infatti, il meccanismo di alimentazione dei sistemi informativi antifrode in compagnia che ne deriveranno sarà disciplinato con regolamento dell’IVASS, sentito il parere del Garante per la Protezione dei Dati personali e l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, e definite anche ‘le modalità di alimentazione e di accesso al sistema informativo’ oltre alle ‘tipologie di dati da trattare’, garantendo, a livello della singola compagnia, il contemperamento tra il diritto alla riservatezza del contraente e l’esigenza, sempre maggiormente avvertita, di favorire la diffusione di sistemi di contrasto alle frodi assicurative più efficaci, così come già accade in molte giurisdizioni dell’Unione Europea”.

In terzo luogo, in vista dell’obbligo di copertura dei rischi catastrofali naturali per determinati beni imprenditoriali (previsto dal 1° gennaio 2025), il DDL introduce un nuovo servizio di comparazione per le polizze, simile al portale PreventIVASS già operativo per l’RC Auto, seppur con dei limiti che Iannitti evidenzia: “in assenza di un contratto base obbligatorio, le compagnie sono tenute a pubblicare sul portale, insieme ai premi, anche le condizioni di polizza commercializzate. L’utilità della piattaforma per i contraenti di polizza risulta dunque quantomeno dubbia, in particolare perché non si prevede che il portale debba consentire anche la funzione di acquisto del prodotto”.

Sarà un decreto attuativo a definire i dettagli di queste nuove garanzie, ma l’intento è chiaro: rendere il mercato più competitivo e garantire una maggiore protezione nei territori più esposti a questi rischi. Aggiunge Cerretti: “In attesa del ‘separato’ decreto di attuazione che indicherà con certezza il contenuto di tali garanzie obbligatorie (sul cui contenuto sono già stati espressi profili di dubbio dal Consiglio di Stato con parere del 25.11.2024), la legge annuale per la concorrenza pone le basi per la creazione di un nuovo servizio reso direttamente da IVASS al mercato. Similmente a quanto è accaduto, con effetti largamente positivi, per il settore R.C. Auto, con l’introduzione di ‘PreventIVASS’, le disposizioni consentiranno ai consumatori di beneficiare di un comparatore pubblico, gestito dall’Autorità, anche per le polizze avverso i rischi catastrofali, nell’ottica anche di stimolare e favorire sempre di più la concorrenza nel mercato in un settore che per sua natura potrebbe prestarsi a distorsioni tariffarie specie in certi territorio più esposti a rischi naturali.



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