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Un 2025 di Pace dalla Fisac CGIL del Banco di Sardegna
Care colleghe e cari colleghi,
si sta chiudendo un anno complicato. Le notizie che giungono dal resto del mondo ci dicono che il genere umano ha scelto una via molto pericolosa. Ha scelto di non ascoltarsi, di non capire le differenze e di far ripartire nuovamente una pericolosa rincorsa agli armamenti ed alle guerre. La storia ci insegna che quando arrivano le guerre chi lavora perde tutto. Le guerre privano tutti e tutte dei diritti e delle libertà per favorire pochi grandi interessi.
Ci siamo abituati a vedere morire straziati dalle bombe o dalla fame o annegati nel mare centinaia di bambine e bambini.
A tutto questo ci opporremo senza sosta e continueremo inesorabilmente ad essere degli e delle costruttrici di pace.
Nel nostro microcosmo aziendale il 2024 ha lasciato tracce importanti. A fronte di un bilancio 2023 storico (in attesa di un bilancio sempre molto positivo per il 2024), abbiamo affrontato un anno contraddistinto da tante novità.
Sicuramente abbiamo registrato la sostituzione della quasi totalità dei dirigenti apicali del Banco con manager provenienti dall’esterno.
Da Gennaio è arrivato il modello organizzativo BCostumer e come al solito siamo riuscite/i a ad adattarci alle novità. Sempre a gennaio abbiamo sottoscritto un ottimo accordo sulla formazione finanziata che, tra le varie cose, ha aumentato la percentuale della formazione fruita in presenza.
Abbiamo assistito ad alcune modifiche dei nostri orari ed alla riduzione della mezz’ora del venerdì a seguito del bel rinnovo del nostro CCNL di fine 2023.
A Luglio abbiamo sottoscritto un nuovo e robusto piano esodi con conseguente ricambio generazione con un numero cospicuo di assunzioni.
Il premio aziendale Banco di Sardegna si è mantenuto immutato ed abbiamo ottenuto la sottoscrizione di un verbale che ci desse la certezza di ottenere le polizze già in essere nel Gruppo Bper.
Ad ottobre è stato presentato il piano industriale del Gruppo di cui facciamo parte che non ha citato in alcun modo la nostra azienda.
Nel corso dell’autunno, insieme con la Uil, abbiamo sostenuto una importante mobilitazione che ci ha portato allo sciopero di fine novembre. E’ stato necessario a fronte di una manovra finanziaria che continua ad aumentare il carico fiscale a danno del lavoro dipendente.
A dicembre, dopo la sottoscrizione dell’accordo di Gruppo in materia di polizze, ci siamo dedicati alle questioni tecniche. Le coperture sanitarie ed accessorie sono una novità per le/i dipendenti Banco e abbiamo dovuto tutti/e studiare prima di aderire.
Il piano industriale, a fronte del blocco delle chiusure degli sportelli, ha evidenziato una volontà marcata di aumentare la produttività e la remunerazione degli azionisti. Tale volontà si esplicita in maniera chiara con la volontà di aumentare il numero degli ndg presenti nel portafoglio dei gestori. La prima avvisaglia si presenterà l’anno prossimo con l’arrivo del modello di servizio Personal Premium e Personal Digital che affiancheranno il classico modello personal. In queste settimane, come consuetudine, ci sono i confronti interni aziendali per l’attribuzione dei budget per l’anno prossimo, che verranno poi suddivisi e ribaltati sulle varie unità produttive. Ci aspettiamo quindi obiettivi che, seppur definiti sfidanti, saranno per tanti frustranti, con particolare riguardo al settore bancassurance.
Tutto l’anno è stato, perciò, contraddistinto, con particolare recrudescenza negli ultimi mesi, da politiche commerciali invasive che, unitariamente, stiamo monitorando ed alle quali ci stiamo opponendo.
Nel frattempo sul tavolo negoziale di gruppo abbiamo finalmente siamo entrati nel vivo del confronto sul tema inquadramenti: sarà una discussione lunga, ma riteniamo che la nostra dignità ed il nostro senso di identità si realizzino tramite percorsi inquadramentali e professionali concreti, non tramite il sistema MBO.
Ma ora che arrivano le feste vi chiediamo di usare questo periodo per trovare i vostri affetti più cari. Abbiamo bisogno di staccare e riposarci. Talvolta nel nostro lavoro pare di essere nella concitazione di una sala operatoria. Tante volte ci viene fatta percepire, volutamente, la nostra inadeguatezza.
Così non è.
Alziamo la testa. Ricordiamoci delle cose importanti. Pensiamo agli altri ed alle altre. Diamo solidarietà e riceveremo solidarietà.
Un buon 2025 dalla Fisac CGIL del Banco di Sardegna
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