manovra da 6,8 miliardi. Scontro su Sacal

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REGGIO CALABRIA Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza la legge di stabilità e il Bilancio di previsione della Regione per il triennio 2025-27. A illustrarli in aula il presidente della seconda commissione Antonio Montuoro, di Fratelli d’Italia. La manovra, approvata nelle scorse settimane dalla Giunta Occhiuto, ammonta complessivamente a circa 6,8 miliardi per il 2025, si conferma il peso preponderante della sanità, pari a oltre il 64% della manovra, mentre ammontano a poco più di 800 milioni le risorse “da destinare a finalità autonomamente definite dalla Regione”. Approvato anche il Documento di Economia e Finanza della Regione.

La relazione di Montuoro

I numeri

Secondo quanto riporta la relazione della Giunta «il bilancio di competenza effettivo della Regione per l’anno 2025, al netto delle contabilità speciali, della anticipazione di cassa e del fondo pluriennale vincolato, ammonta al momento complessivamente a circa 6,8 miliardi di euro. Tuttavia, tali importi afferiscono in gran parte a risorse con vincolo di destinazione». Si specifica: «Rientrano in questo ambito le risorse destinate al finanziamento del servizio sanitario regionale (4,4 miliardi di euro circa; 64,5%), quelle destinate all’attuazione dei programmi comunitari Por e Pac (454 milioni di euro; 6,7%), le risorse del Fondo Sviluppo e Coesione (398 milioni di euro; 5,8%), nonché ulteriori fondi di natura vincolata assegnati a vario titolo dallo Stato (706 milioni di euro; 10,3%). Nei fondi statali sono ricomprese le risorse Pnrr per 241 milioni, di cui 79,9 milioni di euro circa conteggiati nel perimetro sanitario. Le entrate per mutui (47,4 milioni di euro; 0,7%) sono relative al cofinanziamento a carico del bilancio regionale dei Programmi comunitari Pr Calabria Fesr 21-27, Csr 21-27, Feampa 21-27 e Pac 14-20. Nel merito occorre segnalare che nelle annualità 2026 e successive non sono ancora inserite una gran parte delle previsioni, molto consistenti, della programmazione Pr21-27 e Psc 21-27, nonché quelle del Poc 21-27, giunto ormai alla conclusione della fase programmatoria e che sarà presumibilmente approvato dal Cipess entro il mese di aprile del 2025. Le entrate libere da vincoli da destinare a finalità autonomamente definite dalla Regione – si legge nella relazione al Bilancio – ammontano a circa 808 milioni di euro, pari al 11,8% circa delle risorse attualmente iscritte in bilancio».

L’intervento di Lo Schiavo

La manovra sulla spesa

Il bilancio della Regione nella parte spesa – prosegue la relazione della Giunta – «vale circa 6,8 miliardi di euro, al netto delle contabilità speciali, delle anticipazioni di liquidità, del fondo pluriennale vincolato e dell’anticipazione di cassa. La distribuzione rispetto al vincolo non rispecchia in maniera speculare i valori evidenziati nella parte entrata, in ragione dell’incidenza del Fondo pluriennale vincolato e per la quota di risorse autonome che cofinanziano il Fse 2021-27 spalmata sui relativi capitoli della spesa. Si evince, pertanto, che il 64,3% circa è rappresentato da spese per la sanità. Le risorse per investimenti (Por e Fsc) rappresentano il 12,7% circa del bilancio di competenza, mentre il 10,7% circa riguarda altri fondi a destinazione vincolata. La spesa finanziata nel 2025 con risorse autonome rappresenta poco meno del 12% della spesa complessiva in termini di competenza totale».

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La spesa da realizzare con risorse autonome

La relazione poi specifica: «L’indirizzo dato dalla Giunta regionale per la stesura del bilancio 2025-2027 è stato quello di predisporre un documento contabile improntato al principio della prudenza, al fine di tutelare gli equilibri di bilancio, far fronte ad obblighi di legge imposti dal governo centrale, confermare gli stanziamenti già previsti per le leggi regionali di maggiore importanza (Lsu, politiche sociali, precariato, trasporti, forestazione, etc.) e di reperire le risorse necessarie per far fronte al nuovo contributo di finanza pubblica, anche attraverso l’applicazione di tagli lineari, ove compatibili, agli stanziamenti di quelle poste di bilancio autorizzate nell’esercizio precedente sulla base del livello di utilizzazione delle stesse negli ultimi esercizi finanziari, evitando così al momento di ricorrere alla fiscalità regionale, aumentando ulteriormente le aliquote oltre quelle già destinate al ripiano dei disavanzi sanitari». Tra gli stanziamenti più significativi approvati con il via libera alla Legge di Stabilità, c’è l’ok alla sottoscrizione dell’aumento di capitale di Sacal da parte della Regione “in considerazione della rilevanza strategica del servizio di interesse generale da essa erogato, per una spesa complessiva di 75 milioni di euro a valere sulle risorse Fsc 2021-2027”.

L’intervento della Bruni

Il dibattito

Quindi, il dibattito, caratterizzato anche dagli auguri bipartisan di guarigione per il presidente della Giunta Roberto Occhiuto, in convalescenza dopo l’intervento cardiochirurgico delle scorse settimane. Così Montuoro nella relazione: «Il Bilancio contiene le linee programmatiche del Governo regionale, orienta le successive deliberazioni della Giunta e dell’Assemblea legislativa costituendo il presupposto del controllo strategico. Rappresenta, infine, lo strumento programmatico fondamentale, attraverso cui il governo regionale definisce le strategie economiche, finanziarie e di sviluppo sostenibile. Va considerato tra i principali strumenti di programmazione, e quadro di riferimento finanziario. È un documento improntato alla prudenza e alla tutela degli equilibri di bilancio». Subito dopo partono le dure critiche dai banchi dell’opposizione, soprattutto rispetto alle risorse per l’aumento di capitale per Sacal. Il capogruppo del Misto Antonio Lo Schiavo: «I dati come il Pil smentiscono la narrazione del presidente Occhiuto di una regione che sta cambiando passo ed evidenziano una incapacità di fondo nell’invertire il trend. Sull’emendamento Sacal l’assessore Minenna ha spiegato che non è un aiuto di Stato ma intanto si utilizza quasi tutta la copertura del Fsc per le infrastrutture solo per questa operazione.  Si dà una copertura politica a una decisione gestionale già presa e questo non va bene. Una scelta politica fatta senza che nessun consigliere ne sappia nulla: poi abbiamo scoperto che questo aumento di capitale già è stato deliberato dall’assemblea straordinaria della Sacal dello scorso maggio. In una legge di stabilità in cui non c’è un euro mettere tutte queste risorse per Sacal è inaccettabile. Ed è mancata completamente la trasparenza». Sulla stessa lunghezza d’onda il capogruppo M5S Davide Tavernise: «Non c’è una visione da parte di questa maggioranza e di questa Giunta, il cui racconto sulla crescita della Calabria è smentito dalla realtà. Quanto a Sacal, c’è anche un problema di mancanza di investimenti: è normale che nel 2024 un aeroporto come quello di Crotone non abbia una struttura ricettiva al proprio interno? E cosa ha fatto il centrodestra per le fasce più deboli della Regione?». Amalia Bruni, del Pd: «Questo è il penultimo bilancio della regione e certe scelte rischiano di incidere negativamente sul futuro della Calabria. Ci sono criticità strutturali che compromettono gli equilibri e l’efficacia dell’azione amministrativa, denotando mancanza di strategia e grave incapacità di spesa. Abbiamo una sanità al collasso e dobbiamo dircelo. Ci sono gravi tagli dal governo: dov’era il presidente e commissario Occhiuto quando questi tagli si sono concretizzati? Occhiuto poi ha detto che si ricandiderà: ci ha pensato che avrà questo quadro negativo?». Raffaele Mammoliti, del Pd: «Siamo al quinto bilancio del centrodestra, che sta governando da 10 degli ultimi 15 anni, e lo scenario sotto gli occhi dei calabresi secondo Bankitalia vede l’economia regionale crescere sotto l’1 per cento, la percentuale più bassa d’Italia. Quanto alle risorse per gli aeroporti, vorremmo capire quali saranno le ricadute delle scelte politiche della maggioranza. Sottolineo poi la discrasia tra la Giunta che nel Defr chiede di ridurre le spese di funzionamento e la maggioranza pensa di introdurre il consigliere supplente». Ernesto Alecci, del Pd: «Quando si parla di crescita del traffico aereo, si tratta di capire se si tratta di turisti o invece di calabresi che se ne vanno. Ricordo che per fare turismo bisognerebbe avere anche un piano regionale che non c’è». Il capogruppo Pd Mimmo Bevacqua: «E’ evidente che stanno emergendo due visioni diverse di Calabria, quella che lancia una narrazione come specchietto per le allodole e quella, la nostra, che guarda ai problemi della Calabria. Perché poi i fondi per la Sacal sono comparsi solo il giorno prima della seduta di Commissione? Perché questa magia?».

L’intervento di Minenna

Dai banchi della maggioranza ovviamente corale difesa delle politiche di bilancio. Pasqualina Straface, di Forza Italia: «Assistiamo a numerose aperture di start-up da parte di giovani calabresi, la Calabria è una regione finalmente dinamica, piaccia o non piaccia. La Giunta poi ha rafforzato la mobilità con investimenti importanti alla Sacal: l’aumento di capitale di Sacal è stato autorizzato da una legge dello Stato del maggio 2024. Più in generale l’intervento su Sacal risponde a una visione di sviluppo e programmazione: i dati parlano di aumenti mai visti nel traffico aeroportuale in Calabria». Antonello Talerico, di Forza Italia: «I dati di Bankitalia dicono in realtà che ci sono segnali di inversione di tendenza, e poi ci sono risultati storici del governo regionale difficilmente smentibili, come la conclusione positiva della vertenza Abramo e i passi avanti nella vertenza dei tirocinanti. I 75 milioni per Sacal sono stati già deliberati, l’emendamento serve solo ad abbattere i tempi per dare le risorse a Sacal: i rilievi dell’opposizione sono completamente sballati». L’assessore regionale al Bilancio Marcello Minenna: «Dall’opposizione ho sentito solo imprecisioni e anche falsificazioni tecniche. Anzitutto non è vero che i 75 milioni per Sacal assorbono gran parte del Fsc. Con l’emendamento poi semplicemente velocizziamo una procedura. Non c’è nessuna opacità nell’operazione per quanto riguarda gli investimenti, perché sono definiti con il “Cis Volare”, sono interventi cofinanziati con una strategia Stato-Regione nota da tempo. E’ un’operazione di mercato che consente a Sacal di non muoversi come un carrozzone, un’operazione che ha superato verifiche che riguardano una disciplina comunitaria. Qui si stanno adottando scelte che stanno facendo risalire la Calabria. Quando sono arrivato l’aeroporto di Lamezia era una tendopoli, ora con l’azione del Occhiuto ha cambiato completamente volto. Dall’opposizione non vedo critiche costruttive». Le conclusioni del relatore Montuoro: «L’opposizione forse non ha compreso la ratio dell’emendamento, il “Cis Volare” era una strategia nazionale voluta anche dal centrosinistra. I 75 milioni della ricapitalizzazione servono solo per interventi infrastrutturali, non per altro. In generale si dovrebbe prendere atto di tutte le cose positive fatte, fermo restando che ovviamente su alcune problematiche si deve ancora migliorare. Oggi possiamo essere soddisfatti del lavoro che abbiamo fatto, che ci consente di proseguire il cammino verso la normalità». Quindi la votazione del Bilancio, che passa con il sì della maggioranza di centrodestra e il no del centrosinistra. (a. cant.)

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