Roncade (Treviso), da subito 50 borse di studio a disposizione di ragazzi impegnati nelle materie «stem»
Borse di studio per un intero ciclo di scuola superiori nel campus di H-Farm: un anonimo filantropo mette sul piatto una donazione da 9 milioni di euro a beneficio di giovani studenti talentuosi nelle materie scientifiche e matematiche. È stata annunciata ieri, giovedì 16 gennaio, la costituzione di un fondo che da subito offre 50 borse di studio: consentiranno, ad altrettanti giovani da tutto il mondo, di frequentare per 4 anni la H-International School di Roncade. Rigorosamente top secret l’identità del facoltoso benefattore: l’unico dettaglio che filtra è che non si tratta di un cittadino italiano e tanto basta per avere l’ulteriore conferma del posizionamento sempre più internazionale del campus inaugurato nel settembre 2020 alle porte della laguna. Quella offerta lungo le sponde del Sile è una proposta formativa che abbraccia un intero ciclo di studi, dalla scuola d’infanzia fino ai master universitari. La filosofia che il fondatore Riccardo Donadon ha voluto imprimere a questo progetto è quella dell’innovazione, della fiducia nel futuro e dello spirito globale.
Il fondo comprende retta, vitto e alloggio
Per espressa volontà del donatore le borse di studio (messe a disposizione attraverso la Fondazione H for Human, nata nel 2015 in seno a H-Farm proprio per diffondere la cultura digitale) si rivolgono a studenti talentuosi in matematica, fisica, programmazione e tecnologia applicata, le cosiddette materie Stem. «L’obiettivo — spiega Donadon — è di contribuire concretamente alla costruzione di una comunità appassionata di argomenti e materie sempre più importanti per lo sviluppo della nostra società». A beneficiare di questo fondo, che comprende la retta più vitto e alloggio, saranno studenti dai 14 anni in su. «La prima selezione – fanno sapere da H-Farm – è riservata a studenti dei paesi Cis (Commonwealth of Independent States)». I primi a poter frequentare il campus saranno dunque giovani provenienti dalla Russia e dalle aree dell’ex Unione Sovietica (Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan, Moldavia, Federazione Russa, Tagikistan, Turkmenistan, Uzbekistan, Ucraina). Non è quindi difficile immaginare che il finanziatore dell’iniziativa possa essere russofono. Che vi sia un qualche legame tra l’ecosistema dell’innovazione di H-Farm e l’est Europa lo testimonia anche il fatto, che nel 2023 proprio due russi (con cittadinanza in Antigua e Barbuda), attraverso una società italiana, hanno acquistato l’area da 50 mila metri quadrati lungo il Sile dove era sorta la prima International School e dove ora si sviluppa la start up innovativa Future Farming Initiative in partnership con Ca’ Foscari.
Le borse di studio
Ma l’esperienza dell’avveniristico campus trevigiano (che ospita attualmente 2000 studenti, il 55% dei quali è straniero) attrae anche persone e investitori dal resto del mondo: basti ricordare il fondo inglese Adt Capital Ltd che qui era intenzionato a sviluppare una golf academy (progetto sfumato), i contatti con il gruppo Volkswagen e con altri «osservatori» cinesi e mediorientali. Tornando alle borse di studio, con il coinvolgimento di docenti altamente qualificati, selezionati per potenziare l’offerta formativa, si punta in particolare a colmare il gap di formazione scientifica su scala globale: «Le competenze Stem – ricorda Antonello Barbaro, amministratore delegato di H-Farm Education – sono sempre più richieste, ma il 40% delle aziende globali segnala una carenza di profili adeguati. La donazione di cui siamo beneficiari dimostra l’impegno verso un’educazione di qualità e sottolinea il prestigio della nostra scuola, scelta tra oltre 500 istituti nel mondo».
17 gennaio 2025
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