Il ruolo delle Destination Management Organization, al via il convegno nazionale a Scicli

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Domani e sabato 18 gennaio presso il Centro Polifunzionale Museo di Scicli si terrà il convegno nazionale sul ruolo delle Destination Management Organization organizzato da Enjoy Barocco – progetto di promozione turistica, progettatodal GAL (Gruppo Azione Locale) Terra Barocca, che unisce i territori di Ragusa, Modica, Scicli, Ispica e Santa Croce Camerina – con il patrocinio degli Assessorati regionali “Turismo, Sport e Spettacolo” e “Agricoltura, Sviluppo rurale e Pesca mediterranea”.

 

 All’evento, che si articolerà in 5 sessioni, prenderanno parte ospiti di rilievo, esperti del settore e rappresentanti delle DMO siciliane pronti a dare il proprio contributo sulle varie esperienze territoriali.

 

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Il programma:

Il convegno si aprirà venerdì 17 gennaio alle 15.00 con i saluti istituzionali, a cui farà seguito la prima sessione “Governance e sviluppo turistico in Italia” con l’intervento di Martha Friel, docente di Marketing del Turismo presso lo IULM, e Giovanni Battaiola, Presidente di Trentino Marketing.

La seconda sessione, intitolata “Le DMO siciliane: Iniziative e prospettive”, vedrà la partecipazione di esponenti delle principali Destination Management Organisation (DMO) siciliane, tra cui Rosalia D’Alì per la DMO West of Sicily, Fabrizio La Gaipa per la DMO Valle dei Templi, Christian Del Bono per la DMO Islands of Sicily, Calogero D’Anna per la DMO Madonie e Targa Florio, Claudio Gambino per la DMO Sicilia Centrale e Salvatore Occhipinti per la DMO Enjoy Barocco.

La terza sessione sul tema “Turismo e sviluppo locale”, offrirà una riflessione sul ruolo del turismo nell’economia locale, con gli interventi di Saverio Continella, Amministratore Delegato di Banca Agricola Popolare di Sicilia, Antonio Belcuore, Commissario della Camera di Commercio del Sud Est, e Patrizia Valenti, Commissario del Libero Consorzio Comunale di Ragusa.

La giornata si concluderà con le riflessioni di Elvira Amata, Assessore al Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana, e Salvatore Barbagallo, Assessore dell’Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea della Regione Siciliana.

Sabato 18 gennaio i lavori riprenderanno alle 10.00 con una sessione dedicata a “Sviluppo e criticità delle destinazioni turistiche italiane”, con gli interventi di Claudio Dell’Accio, Presidente dell’Associazione Italiana Destination Manager (ASSIDEMA), Bruno Bertero, Direttore Generale dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, e Andrew Agius Muscat, Segretario Generale della Mediterranean Tourism Foundation (MTF).

L’ultima sessione, intitolata “La destinazione turistica Enjoy Barocco”, offrirà un focus specifico sulla destinazione locale con gli interventi di Marco Platania, Direttore dell’Osservatorio Enjoy Barocco, Christian Del Bono, Destination Manager di Enjoy Barocco, Rodolfo Baggio, esperto di Intelligenza Artificiale presso Enjoy Barocco, e Salvatore Occhipinti, Direttore del GAL Terra Barocca.

 

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Iscrizioni al convegno su www.galterrabarocca.com

 


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Essere parte dell’Associazione startup turismo per molti anni è stato un viaggio incredibile. Ho avuto il privilegio di collaborare con diverse startup innovative nel settore del destination management, come Bizzeffe, la prima rete italiana di Dmc, e successivamente con Freedoo, focalizzata sullo sviluppo dello shopping tourism. Queste esperienze non sono solo un ricordo, ma una parte viva del mio bagaglio professionale, che porto con me ogni giorno nel mio lavoro di destination manager.

È vero, il mondo delle startup e quello delle Dmo sono diversi sotto molti aspetti. Le startup devono innovare continuamente per restare a galla in un mercato competitivo, mentre le Dmo, grazie ai finanziamenti pubblici, godono di una stabilità maggiore e spesso si muovono con meno urgenza. Tuttavia, credo fermamente che un cambio di mentalità e di approccio operativo potrebbe rivoluzionare le Dmo, permettendo loro di adottare alcuni elementi del modello startup per diventare più efficaci e incisive.
Differenze
Le differenze sono evidenti: mentre le startup sono orientate al risultato, sperimentano senza paura e accettano il fallimento come parte del processo, le Dmo operano per il bene collettivo, con obblighi istituzionali che limitano la loro flessibilità. Ma proprio qui sta il punto: le Dmo hanno molto da imparare dal mindset imprenditoriale. Penso, ad esempio, all’importanza di introdurre maggiore trasparenza, metriche chiare per misurare il successo, e nuovi modelli di finanziamento, come progetti a reddito o partnership pubblico-private.

La flessibilità è un elemento cruciale. Credo che i progetti pilota e i laboratori interni possano rappresentare strumenti fondamentali per le Dmo, aiutandole a testare nuove soluzioni e a rispondere meglio alle sfide contemporanee. Penso, ad esempio, alla sostenibilità, alla gestione del sovraffollamento turistico o alla promozione di modelli di turismo responsabile. E poi, non possiamo ignorare la pressione crescente per attrarre visitatori in un mercato globale sempre più competitivo. Qui è dove un approccio dinamico e sperimentale può fare davvero la differenza.

So bene che il Destination manager non ha la bacchetta magica. Ma credo anche che la possibilità di sperimentare sia essenziale per crescere e innovare. Per le Dmo, abbracciare questo tipo di approccio non è solo un’opportunità: è una necessità per diventare più competitive e sostenibili. Solo così potranno trasformarsi in veri motori di innovazione per le destinazioni che rappresentano.

Claudio Dell’Accio

presidente Assidema
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[post_content] => Assunzioni e turismo. Sono oltre 497 mila i lavoratori ricercati dalle imprese a gennaio e circa 1,4 milioni per il primo trimestre dell’anno. A guidare la domanda di lavoro sono le imprese turistiche   (pari a circa 67mila entrate), seguite dal commercio con +2mila unità (con oltre 77mila entrate).

In flessione, invece, le previsioni dell’industria manifatturiera e dei servizi alle imprese (entrambi -12mila unità). Stabile rispetto a 12 mesi fa la difficoltà di reperimento che riguarda sempre almeno una assunzione su due (49,4%). A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e ministero del Lavoro e delle politiche sociali, grazie al Programma nazionale Giovani, donne e lavoro cofinanziato dall’Unione europea, che elabora le previsioni occupazionali di gennaio.
L’industria diminuisce gli ingressi
A gennaio l’industria complessivamente ha in programma 161mila assunzioni (-6,4% su base annua) 109mila delle quali nelle industrie manifatturiere e nelle public utilities (-9,7%), mentre le altre 52mila riguardano il settore delle costruzioni (+1,4%). I servizi nel complesso prevedono di assumere 336mila lavoratori, pressoché stabili su base annua.

Sotto l’aspetto dimensionale sono le microimprese (fino a 9 dipendenti) a prevedere per gennaio una crescita delle assunzioni (+1,5mila rispetto a gennaio 2024). In flessione la previsione delle medio-grandi imprese (-8mila tra 50 a 249 dipendenti e -4mila per quelle con 250 dipendenti e oltre).
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[post_content] => Il gruppo Norwegian Cruise Line Holdings investirà circa 5 miliardi di dollari nel prossimo lustro per rimodernare e costruire nuove navi dedicate ai propri due brand del segmento più alto di mercato, Regent Seven Seas Cruises e Oceania Cruises: “Più di chiunque altro nel comparto di lusso”, ha sottolineato il ceo Harry Sommer a Travel Weekly.

Il riposizionamento dell’offerta verso l’alto è testimoniata anche dalla nomina di una nuova figura executive: Jason Montague ha infatti assunto il ruolo di chief luxury officer, con responsabilità su entrambi i marchi upscale di Nclh. Il manager è stato per sei anni presidente di Regent, nonché presidente e coo di Oceania per due. Ha inoltre già lavorato con Sommer alla Prestige Cruise Holdings, la compagnia titolare dei brand Regent e Oceania, prima dell’acquisizione da parte di Nclh nel 2014.

I piani sono ambiziosi: entro il 2029 entrambi i marchi hanno in calendario l’arrivo di ben cinque nuove unità. La prima, la Oceania Allura, debutterà il prossimo luglio nel Mediterraneo. In seguito, i due marchi lanceranno classi inedite dedicate a navi di dimensioni più grandi. Per quanto riguarda Oceania in particolare, in cantiere ci sarebbero unità con più spazi per le esperienze a bordo e per l’offerta f&b. L’esordio è previsto per il 2027. La nuova classe Regent includerà invece navi in grado di trasportare più passeggeri, ma anche capaci di garantire un rapporto spazio-ospiti più elevato, nonché ancora una volta un maggior numero di aree pubbliche e ristoranti. Il debutto è calendarizzato per il 2029. Sul fronte restyling, infine, il programma prevede interventi sulle Oceania Marina e Riviera nei prossimi due anni. Nel 2026 sarà anche la volta delle Regent Seven Seas Mariner e Voyager.
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Per quanto riguarda invece il settore crocieristico sono 640.496 (-11,4%) i crocieristi registrati nel Golfo dei Poeti nel 2024 di cui 622.701  (-11,3%) nel solo porto della Spezia.

A Marina di Carrara sale il traffico crocieristico (+108,6% passeggeri) che registra il transito di 27.165 passeggeri.

«I dati del 2024 premiano il lavoro costante svolto dall’Ente – spiega Commissario Straordinario dell’ADSP, Federica Montaresi –  servizi efficienti, innovazione, grandi progetti infrastrutturali in corso di realizzazione grazie alla coesione e unità d’intenti tra pubblico e privato, intermodalità, attenzione alla sostenibilità ambientale, impegno nella promozione internazionale dei due scali continuano a stimolare e motivare gli stakeholders. Questi risultati ci confermano che il modello di sviluppo che abbiamo costruito è che stiamo portando avanti è quello che ci permette di consolidare i traffici in questo particolare periodo di incertezza e nello stesso tempo di essere pronti a giocare un ruolo strategico anche nei nuovi scenari nel trasporto marittimo che si stanno delineando e nelle nuove catene logistiche globali. Fondamentale in questo modello di sviluppo è la fattiva collaborazione con le altre istituzioni locali e nazionali che perseguiamo ogni giorno per continuare nella valorizzazione del nostro sistema portuale».

 
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Ecco allora un ricco programma di eventi che si snoderà per tutto il 2025. “Le iniziative dell’anno Art Déco 2025 seguono il successo dell’anno Art Nouveau 2023 ed i suoi 2 milioni di visitatori dall’estero – afferma Ursula Jone Gandini, direttore Italia Ufficio del Turismo di Bruxelles -. Mostre, visite guidate, conferenze e aperture straordinarie di edifici normalmente chiusi al pubblico offriranno un’occasione preziosa per riappropriarsi di una parte della storia collettiva e comprendere meglio la filosofia e le peculiarità del movimento, proponendo agli appassionati anche nuovi stimoli e prospettive inedite. Parallelamente, sono previste attività collaterali dedicate alle famiglie e ai neofiti, che consentiranno a tutti di conoscere e apprezzare pienamente la straordinaria ricchezza architettonica e artistica di Bruxelles”.

Tra le prime iniziative in programma, la mostra “Echoes of Art Déco”, ospitata fino al 25 maggio nella splendida Villa Empain; dal 26 gennaio al 2 febbraio, la 70° edizione di BRAFA Art Fair, celebre mostra-mercato annuale dedicata all’antiquariato e all’arte moderna, con elementi di design e arte etnica,  ospiterà 130 espositori da 16 paesi, per un totale di oltre 20 tipologie di opere.

Art Deco Festival 2025 – weekend dal 15 al 30 marzo: anche quest’anno, il Banad Festival invita a scoprire i tesori dell’architettura Art Nouveau e Art Déco della regione di Bruxelles-Capitale, con un focus particolare proprio sull’Art Déco.

Nei mesi estivi, si potranno visitare “Camouflage”, mostra in scena al Museo Horta che si interrogherà sul ruolo delle donne nell’arte durante il periodo tra le due guerre, e “Attorno all’Art Déco. Sculture del periodo tra le due guerre”, esposizione immersiva di sculture nei Giardini Van Buuren.

Da giugno a fine anno, invece, il museo BELvue presenterà “Art Déco. Lo stile di una società in trasformazione” che affronterà le dinamiche della transizione tra Art Nouveau e Art Déco, alla luce dei cambiamenti sociali dell’epoca.
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[post_content] => Tennis, padel, pickleball, beach tennis, tennis tavolo e squash: tutto il mondo della racchetta sarà presente al Raquet Trend 2025 di Milano, diretta evoluzione di Padel Trend Expo, che in due edizioni ha attirato oltre 40 mila visitatori e coinvolto 265 brand e 4500 club. L’evento, primo format in Europa interamente dedicato a tutti i principali sport di racchetta, coinvolgendo sia il settore b2b che il b2c, si svolgerà alla Fiera Milano di Rho tra il 7 e il 9 marzo 2025. 

Tra gli ambiti di sviluppo più promettenti, verrà data particolare rilevanza al turismo sportivo, con il progetto le Vie del Turismo, attraverso appuntamenti che mettano in connessione espositori, tour operator, strutture ricettive, academy e buyers dall’Italia e dall’estero, al fine di gettare basi sinergiche di offerta. Lo stesso ambito di Racquet Trend sarà l’arena per poter proporre ai visitatori vacanze che contemplino insieme relax e sport preferito.

Gli appassionati potranno inoltre trovare tutte le novità di settore, cimentarsi sui 22 campi allestiti, partecipare a clinic, eventi, competizioni e spettacoli alla presenza di campioni, vip e leggende di questi sport. La manifestazione integra alle discipline dei racquet sport un’ampia area dedicata all’alimentazione e al wellness, con una significativa presenza del settore fitness, a supporto e potenziamento di una cultura della salute e del benessere. Tutto organizzato con un occhio alla sostenibilità: particolare attenzione sono infatti date alle soluzioni ecologiche, a partire dagli allestimenti, con l’obiettivo di ridurre al massimo l’impatto ambientale

Racquet Trend sarà infine una piattaforma commerciale, dove aziende, circoli e professionisti potranno far incontrare domanda e offerta, rafforzare relazioni e aprire nuovi mercati. A questo scopo e per approfondire la conoscenza del mercato sono stati organizzati numerosi workshop, convegni e seminari.
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[post_content] => Si terrà terrà a Rotterdam dal 12 al 14 marzo la Clia Cruise Week. La seconda edizione della fiera della crocieristica, organizzata da CLIA, associazione internazionale delle compagnie da crociera, in collaborazione con il Comune e il Porto della città olandese e con Cruise Port Rotterdam, vedrà riuniti tutti i vertici delle compagnie, istituzioni e governi, autorità internazionali, rappresentanti di porti e destinazioni, come anche innovatori, fornitori, esperti del settore, leader della cantieristica e tutti gli stakeholders, che avranno modo di proseguire il confronto sul futuro del comparto e su soluzioni turistiche sostenibili e innovative.

La settimana europea della crociera sarà composta di due parti. Da un lato, l’European Summit, cioè una serie di incontri istituzionali in cui si affronteranno molti temi, tra cui il contributo della crocieristica al settore marittimo europeo e il suo ruolo di primo piano nei progressi ambientali e tecnologici. Dall’altro, l’Innovation Showcase, uno spazio dedicato a fornitori (o potenziali fornitori) del settore.

La novità del 2025 sarà una piattaforma per mettere in contatto diretto gli espositori con i responsabili acquisti delle compagnie tramite appuntamenti programmati, sessioni promozionali e workshop per presentare prodotti e servizi.

«L’Europa è leader nello sviluppo delle tecnologie marittime – spiega Jason Liberty, CLIA Chairman e CEO di Royal Caribbean – e le compagnie stanno facendo enormi investimenti per un futuro con carburanti a basse o zero emissioni di carbonio. Con il suo porto e la sua tradizione Rotterdam è sede giusta per la Cruise Week Europe 2025, durante la quale discuteremo con partner e stakeholders del nostro futuro, condivideremo le innovazioni e concorderemo un percorso da seguire».

«Il nostro settore – aggiunge Samuel Maubanc, Direttore Generale CLIA Europa – è parte fondamentale del cluster industriale europeo del trasporto marittimo. Le compagnie stanno guidando l’innovazione, investendo nello sviluppo e nell’uso di tecnologie e soluzioni energetiche sostenibili che si applicheranno a tutto il settore navale. Ci aspettiamo dibattiti costruttivi e fruttuosi su come le crociere possano contribuire alla competitività, alla sostenibilità e alla resilienza del settore marittimo europeo».
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[post_content] => Airbus chiude il 2024 con 766 velivoli consegnati, sfiorando così l’obiettivo che era fissato a quota 770 aeromobili e toccando il livello più alto raggiunto in sei anni.

Il settore degli aeromobili commerciali ha registrato 878 nuovi ordini, cifra che ha portato il portafoglio ordini per il 2024 a quota 8.658 unità.

L’A321neo ha giocato un ruolo significativo nell’andamento dell’anno, rappresentando il 60% delle consegne di aeromobili a fusoliera stretta.

“Il 2024 ha confermato una domanda sostenuta di nuovi aeromobili – ha commentato Christian Scherer, ceo Commercial Aircraft di Airbus -. Abbiamo ottenuto decisioni chiave con i clienti più importanti e abbiamo registrato uno slancio fenomenale per il nostro portafoglio ordini di velivoli widebody, a complemento della nostra posizione di leader nel mercato dei velivoli a corridoio singolo.

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