Dove fare birdwatching in Italia: guida ai posti migliori

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L’Italia con la sua straordinaria biodiversità e varietà di ecosistemi, è una meta imperdibile per chi pratica il birdwatching. Dal Delta del Po alle coste della Liguria, dalle riserve marine della Sicilia agli stagni della Sardegna, molte località offrono opportunità uniche per osservare l’avifauna. Ma dove fare birdwatching in Italia? Ecco una mini-guida con i 10 luoghi perfetti per osservare gli uccelli, da nord a sud.  Diventare un birdwatcher perfetto in fondo non è difficile, anche se si è principianti:  poter vedere da vicino, senza disturbarli, uccelli di specie anche rare è un modo diverso e rispettoso per conoscere meglio queste creature bellissime, fragili e resilienti e per immergersi nella natura, seguendo itinerari poco esplorati ed emozionanti.

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10 posti dove fare birdwatching in Italia

L’Italia è un crocevia fondamentale per l’avifauna europea: conta oltre 570 specie di uccelli censite sul territorio. La sua posizione strategica nel cuore del Mediterraneo la rende, infatti, una tappa obbligata per migliaia di uccelli migratori che, due volte l’anno, attraversano il nostro Paese per spostarsi tra l’Africa e l’Europa settentrionale.

Questo movimento perpetuo che in alcune stagioni possiamo scorgere semplicemente guardando il cielo, in campagna come in città, offre opportunità straordinarie per osservare specie rare, come il falco pescatore o il combattente e per riscoprire specie più comuni, come l’airone cenerino o il martin pescatore in tutto il loro splendore.

Le aree umide come il Parco del Delta del Po, le Valli di Comacchio e la Laguna di Venezia, così come i grandi parchi naturali alpini e appenninici, sono luoghi privilegiati per fare birdwatching. Ma il birdwatching non è relegato solo alle riserve naturali: anche in città come Roma, Milano o Torino, è possibile avvistare specie sorprendenti nei parchi urbani, a dimostrazione che la natura trova sempre il modo di adattarsi e di sopravvivere, persino nelle metropoli che sembrano così ostili alla fauna selvatica. Ecco allora i 10 luoghi migliori per fare birdwatching in Italia, da nord a sud.

Fra Emilia Romagna e Veneto

Uno dei luoghi migliori per fare birdwatching in Italia è sicuramente il Delta del Po, un vero e proprio paradiso per chi ama osservare l’avifauna. Con oltre 300 specie osservabili, tra cui fenicotteri rosa, spatole, sterne e cavalieri d’Italia, questa zona umida è una delle aree più importanti d’Europa per l’avifauna, grazie alla ricchezza di habitat diversi come canneti, lagune e specchi d’acqua. Qui è possibile osservare specie rare e comportamenti migratori davvero spettacolari. L’area in cui spostarsi è quella della Riserva della Biosfera del Delta del Po e delle Valli di Comacchio.

In Lombardia

La Lombardia offre una combinazione unica di zone umide e grandi laghi che attirano sia uccelli acquatici che rapaci. La Riserva Naturale Torbiere del Sebino, vicino al Lago d’Iseo, è particolarmente apprezzata dai fotografi per le sue incredibili atmosfere. Sempre in Lombardia poi bisogna nominare il Parco del Ticino e il Lago di Varese, luoghi ideali per avvistare aironi, svassi e falchi di palude.

In Liguria

La Liguria con il Parco Naturale di Portofino e le Cinque Terre offre scenari mozzafiato per fare birdwatching; fra mare e coste alte e rocciose c’è infatti la possibilità di osservare da un punto di vista privilegiato sia uccelli marini, come i gabbiani corsi e le berte maggiori, che i rapaci soprattutto durante la migrazione primaverile e autunnale.

In Piemonte

Il Piemonte è il posto perfetto per chi ama esplorare ambienti fluviali e collinari e offre percorsi di birdwatching accessibili per tutte le età. L’Oasi Zegna e il Lago di Viverone sono tappe imperdibili per chi vuole osservare l’avifauna e godersi una full immersion nella quiete della natura. In queste bellissime località piemontesi potrete imbattervi in gruccioni, albanelle reali, germani reali e upupe.

In Toscana

Con i suoi inconfondibili paesaggi, dolci e selvaggi allo stesso tempo, e la sua natura sorprendentemente intatta, la Maremma è un gioiello da scoprire, con avvistamenti di ibis, falchi pescatori e cormorani. Altrettanto incantevoli sono il Lago di Massaciuccoli e l’area di San Rossore.

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Avvistamento uccelli

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In Puglia

I Laghi Alimini, vicino a Otranto nel basso Salento, in Puglia, sono un’area naturale protetta composta da due bacini collegati: Alimini Grande e Alimini Piccolo. Circondati da foreste di pini e macchia mediterranea, offrono un ambiente ideale per il birdwatching in Italia. Si possono osservare aironi bianchi maggiori, falchi di palude, gruccioni e martin pescatori. Perfetta per una gita di primavera e di inizio estate, questa zona si può visitare con escursioni a piedi o spostandosi in bicicletta lungo i sentieri che costeggiano i laghi.

In Campania

Nel cuore del Parco Regionale del Fiume Sele-Tanagro, nella provincia di Benevento e Avellino, l’Oasi di Persano è una delle zone umide più importanti della Campania. Si tratta di una riserva naturale che unisce lussureggianti boschi e specchi d’acqua: un habitat ideale per numerose specie di uccelli come cicogne bianche, nitticore, martin pescatori e perfino il raro tarabuso, timido e schivo. Per chi viene in questo angolo della Campania c’è anche la possibilità di fare un’esperienza unica: osservare le cicogne bianche che nidificano sulle piattaforme artificiali installate proprio per preservare questa specie.

In Sicilia

La Riserva Naturale di Vendicari, situata lungo la costa orientale della Sicilia, tra Noto e Pachino, è un luogo di straordinaria bellezza naturale. Le sue lagune, dune e spiagge sabbiose sono un rifugio per moltissime specie di uccelli, e per questo è uno dei luoghi più indicati per fare birdwatching in Italia.

Andarci è anche l’occasione per vedere una Sicilia diversa, non arroventata dal caldo estivo ma con l’atmosfera più rarefatta dei giorni freddi: autunno e inverno infatti sono perfette per osservare le specie migratorie come alcune specie di anatre fra cui il mestolone e la marzaiola. A Vendicari si possono poi avvistare fenicotteri rosa, spatole, garzette e varie specie di limicoli. Un’escursione nei vari osservatori all’interno della riserva permette di avere una visuale privilegiata sulle lagune.

In Calabria

I Laghi di Sibari rappresentano una meta perfetta per fare birdwatching in Calabria, in provincia di Cosenza. Questo complesso di laghi e aree umide offre rifugio a molte specie come aironi rossi, gru, cavalieri d’Italia e diverse specie di anatidi. Il periodo migliore per andarci è la fine dell’inverno o l’inizio della primavera. Si può anche organizzare, in sicurezza con le guide locali, una giornata in barca per osservare gli uccelli direttamente sull’acqua.

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In Sardegna

Lo stagno di Cabras, situato nella provincia di Oristano, è uno dei più grandi ecosistemi lagunari della Sardegna. Questa area protetta è famosa per la sua biodiversità e i suoi splendidi panorami. In questa parte di Sardegna lontana dalle immagini steoreotipate potrete osservare i fenicotteri rosa (quasi un simbolo del luogo), folaghe, cormorani e falchi di palude. Per godervi i posti l’ideale è andarci in primavera e in autunno. Osservare i fenicotteri rosa in stormi, con lo sfondo delle acque tranquille dello stagno è davvero un’esperienza unica.

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Birdwatching, un turismo sostenibile che fa bene a tutti

Oltre a essere un hobby appassionante, il birdwatching si sta affermando come un nuovo motore per il turismo sostenibilein Italia. Molte strutture ricettive si stanno attrezzando per accogliere birdwatcher principianti ed esperti: B&B e hotel mettono spesso a disposizione guide specializzate, tour organizzati e persino punti di osservazione dedicati. Questo non solo arricchisce l’esperienza del visitatore, ma contribuisce anche a sostenere le economie locali, nelle aree rurali o meno battute dal turismo di massa.

Inoltre questa attività è una forma di turismo a basso impatto ambientale: nessun consumo di suolo, nessuna costruzione invasiva, solo l’utilizzo di binocoli, taccuini e tanta pazienza. È un’attività che insegna il rispetto per i luoghi e per i loro abitanti e per sviluppare una maggiore consapevolezza ecologica.

Un aiuto per la scienza e la biodiversità

Anche se spesso lo immaginiamo come un’attività “passiva”, in cui ci si limita a osservare a distanza gli uccelli, il birdwatching è anche scienza. Sempre più appassionati partecipano attivamente a progetti di ”citizen science”, contribuendo con le proprie osservazioni a monitorare le popolazioni di uccelli e a segnalare eventuali cambiamenti preoccupanti.

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Applicazioni come Ornitho Italia permettono ad esempio di registrare e condividere i propri avvistamenti: in questo modo ognuno può in prima persona a costruire database preziosissimi per ricercatori e per tutti quelli che vogliono preservare animali sempre più a rischio, disturbati da cambiamenti climatici e dalle installazioni umani che trovano sulle loro lunghissime e a volte pericolose rotte di viaggio.

Grazie all’impegno di birdwatcher, ricercatori e associazioni ambientaliste sono stati fatti importanti progressi nella difesa della natura e della fauna, come la reintroduzione del grifone in Appennino o la crescente presenza di fenicotteri rosa nelle zone umide del Sud Italia e delle isole.

Birdwatcher

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Come iniziare a fare birdwatching

Non serve molto per cominciare a fare birdwatching: un binocolo di buona qualità, una guida sugli uccelli italiani e una buona dose di curiosità. Si tratta infatti di un’attività inclusiva, adatta a tutte le età e praticabile praticamente ovunque. Che siate in cerca del raro piviere dorato o che vogliate semplicemente ammirare lo spettacolo di un volo in stormo (sorprendente per precisione e nello stesso tempo incredibile fluidità) l’importante è coltivare pazienza e rispetto per l’ambiente che ci circonda, imparare ad aspettare ed esercitare doti poco praticate come stare in silenzio: gli sforzi saranno senz’altro ripagati!

Attrezzatura base

L’attrezzatura di base per chi vuole accostarsi al birdwatching è semplice e non richiede grandi investimenti. Ecco cosa bisogna portare sempre con sé in una giornata di birdwatching.

  • Binocolo: la scelta deve andare su un binocolo 8×42 ideale anche per chi è alle prime armi e facile da usare.
  • Guida agli uccelli: una guida specifica sugli uccelli europei o italiani, con immagini chiare e dettagli sulle abitudini e habitat è indispensabile.
  • Taccuino e app di registrazione: annotare gli avvistamenti aiuta a sviluppare un “occhio allenato” e a ricordare dettagli utili. Ci sono anche app per smartphone come Merlin Bird ID o BirdNet: possono aiutare a identificare le specie tramite immagini o suoni.
  • Abbigliamento adeguato: per il birdwatching servono vestiti comodi e dai colori neutri, meglio se tecnici e adatti al clima. Scarpe da trekking e giacche impermeabili sono essenziali per affrontare con più comfort ambienti umidi.

Consigli per principianti

Ecco 4 consigli per diventare un buon birdwatcher anche se si è “principianti”.

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  1. Scegliere un luogo vicino e facile da esplorare: si può iniziare con parchi urbani o riserve locali, più accessibili.
  2. Osservare in silenzio e con pazienza: gli uccelli si spaventano facilmente.
  3. Imparare a distinguere forme, colori e richiami: Concentrarsi su un numero limitato di specie per iniziare aiuta a sviluppare sicurezza.
  4. Partecipare a gruppi o escursioni guidate: la condivisione di esperienze è divertente e aiuta superare qualche timore iniziale. La LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) organizza regolarmente corsi introduttivi e avanzati in tutta Italia. Questi corsi insegnano le basi del riconoscimento delle specie e delle tecniche di osservazione. Anche EBN Italia European Bird Network offre corsi e workshop per migliorare le capacità di identificazione e l’utilizzo dell’attrezzatura. Escursioni guidate e tour a piedi o in bicicletta con guide esperte per avvicinarsi agli uccelli senza disturbarli si possono prenotare nella maggior parte delle riserve italiane.

Le stagioni più adatte

L’inverno è una stagione speciale per il birdwatching, che regala incontri unici con specie difficili da osservare in altri periodi dell’anno. Le zone umide si animano di uccelli migratori che trovano riparo nelle temperature miti delle nostre coste e lagune, come le anatre selvatiche, i fenicotteri rosa e le oche selvatiche.

Tra i protagonisti dell’inverno ci sono il maestoso falco pellegrino e il rarissimo smeriglio, un piccolo falco che può essere avvistato nelle aree aperte e lungo i litorali. Gli appassionati di montagna potranno osservare, nei paesaggi innevati delle Alpi, il gallo forcello, il francolino di monte e le pernici bianche, perfettamente mimetizzate con l’ambiente.

Per un’esperienza indimenticabile ci sono poi il Delta del Po o il Lago di Massaciuccoli in Toscana, dove stormi di migliaia di uccelli offrono uno spettacolo straordinario.
Nelle giornate più rigide diventa fondamentale indossare abiti caldi e impermeabili, meglio se con un abbigliamento a strati e portare con sé un binocolo potente (utile in condizioni di luce ridotta).

Lucia Fino

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