l’Abruzzo sarà ancora protagonista. Tutte le tappe

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Dopo una lunga attesa, svariate polemiche e con un ritardo di due mesi è stato presentato il Giro d’Italia edizione 2025. La partenza, come le indiscrezioni avevano anticipato, sarà Oltralpe, anzi sarebbe il caso di dire oltre Adriatico visto che la bandiera a scacchi vedrà i girini il 9 maggio in quel di Durazzo (Albania), per la 1ª tappa, la Durazzo-Tirana, di chilometri 164, tipica per velocisti che darà una prima bozza alla classifica.

Nella terra delle aquile sono previste anche le successive due tappe, una cronometro sempre a Tirana di 13,7 chilometri e la Valona-Valona una specie di circuito caratterizzato da diversi saliscendi, tra cui spicca il monte Qafa e Llogarase di 1.030 metri di altitudine.

Arriva la prima giornata di riposo, sicuramente dovuta più a fattori tecnici che di effettivo affaticamento muscolare degli atleti.

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Tornati in terra italica i ciclisti ripartiranno con la 4ª frazione, la Alberobello-Lecce, 187 Km di pianura che salvo avventurose fughe, vedrà un piccolo circuito finale e un arrivo in volata. A seguire la 5ª tappa, la Ceglie Messapica-Matera anch’essa pianeggiante e la 6ª tappa, la Potenza-Napoli di 226 km, caratterizzata da una prima parte più montuosa dovendo attraversare la Basilicata e l’Irpina. L’arrivo a Napoli è previsto su via Caracciolo, la strada simbolo dello struscio partenopeo.

Veniamo alla settima frazione, la Castel Di Sangro-Tagliacozzo, in Abruzzo, ovvero il primo vero incontro con le montagne. La tappa di 168 km attraverserà il Parco naturale regionale Sirente Velino. In particolare la carovana rosa percorrerà un ampio tratto della Valle Subequana: i ciclisti, dove aver superato Sulmona, da Raiano imboccheranno la strada statale 5 in salita, tra tornanti e una vista mozzafiato, alla volta di Goriano Sicoli. Poi scenderànno a Castel di Ieri dirigendosi verso Gagliano Aterno e Secinaro, per iniziare l’ascesa verso il Sirente. Previsto il gran premio della montagna a Vado della Forcella, poi l’Altopiano delle Rocche, l’entrata nella Marsica con il passaggio a Massa d’Albe e Magliano dei Marsi prima di giungere a Tagliacozzo.

Cosi commenta il presidente del Parco, Francesco Amore: “Sarà una splendida vetrina per valorizzare il nostro territorio, la cui bellezza conquista palcoscenici sempre più importanti. Siamo orgogliosi di poter mostrare i suoi paesaggi agli atleti, agli organizzatori e ai tantissimi spettatori. Siamo consapevoli della necessità della promozione attraverso canali importanti, come questo, così come lo siamo dell’unicità della nostra terra che merita l’attenzione che finalmente sta ottenendo e che ci conferma che stiamo lavorando nella giusta direzione. Un doveroso ringraziamento agli organizzatori e alle istituzioni, a partire dalla Regione, che hanno collaborato per dare questa opportunità”.

Queste le dichiarazione del presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, a margine della presentazione del Giro tenutosi a Roma, all’Auditorium Parco della Musica: “Il Giro d’Italia continua a scoprire l’Abruzzo, e l’Abruzzo a farsi scoprire da tutta l’Italia grazie a questa meravigliosa opportunità. L’Abruzzo è pronto ad accogliere la carovana rosa con una tappa dove le nostre aree interne e montagne, quest’anno particolarmente innevate, saranno protagoniste. Un grande scenario per una tappa importante. Il giorno successivo la ripartenza da Giulianova offrirà nuovi straordinari scorci per raggiungere altre destinazioni”. 

Siamo così arrivati all’ottava tappa, la Giulianova-Castelraimondo di 197 km. Partenza sul mare per poi addentrasi sull’Appennino, con un susseguirsi di scalate che potrebbero fare una prima vera selezione di corridori. Si continua quindi a risalire la penisola, con la Gubbio-Siena, percorso pianeggiante e un totale di 29,5 km di strada sterrata bianca, richiamando le classiche del nord europa. Arriva la seconda giornata di riposo, poi la cronometro in terra toscana, la Lucca-Pisa di km 28,6. Nulla di particolare nelle tappe successive, percosi perlopiù pianeggianti con qualche strappo ma nulla di che. Da segnalare la tappa n° 16, la Piazzola sul Brenta-San Valentino. Qui si comincia a fare sul serio. Un dislivello di quasi 5.000 metri attende gli atleti, 5 gran premi della montagna e arrivo in salita a 1.315 metri dapo aver percorso 199 km. Il giorno successivo ci sarà il passaggio sul Tonale (1.882 mt) e sul Mortirolo (1.854 mt), prima dell’arrivo a Bormio. Dopo questi due tapponi i ciclisti potranno (quasi) riposare con la 18esima tappa, la Morbegno-Cesano Maderno, di 144 km, senza particolari difficoltà.

Si arriva quasi alle battute finali. 19ª frazione, Biella-Champoluc, tipico tappone alpino che potrebbe decidere chi può indossare la maglia rosa in modo definitivo. 166 km, 5 gran premi della montagna di cui 3 salite di 16 km con pendenze che arrivano fino al 15%. Arrivo in discesa che potrebbe riservare sorprese. Siamo così arrivati alla tappa n° 20, da Verres a Sestiere, di 203 km Arrivo in salita e presenza di “Cima Coppi” ovvero la vetta più alta del Giro 2025, (Colle delle Finestre di 2.178 mt.), sono gli elemetenti che caratterizzano il penultimo appuntamento con il Giro. Il 1° giugno tutti a Roma, per la passerella finale.

Alla fine dopo 3.413,3 km sapremo chi sarà il vincitore. 15 gen 2025

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