Gaza. Una tenda-scuola nel campo profughi: «fermiamo lo “scolasticidio” compiuto da Israele nella Striscia»

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Nella guerra di Gaza, a oggi si contano oltre 45.000 palestinesi morti, in grande maggioranza bambini e donne, una contabilità dell’orrore e della barbarie, con altre decine di migliaia di feriti, mutilati e centinaia di migliaia di profughi e senza casa. La strage dei bambini continua: dall’inizio del 2025 sono 74 i bambini uccisi a Gaza. Un libro con i disegni dei piccoli gazawi, travolti dagli eventi del conflitto che dura da 76 anni. Dall’ottobre del 2023, dopo le 1200 vittime del pogrom di Hamas nei kibbutz israeliani attorno alla Striscia, il conflitto ha assunto i caratteri del genocidio per la Corte Internazionale dell’Aja

Dalla Onlus “Fonti di Pace” riceviamo e pubblichiamo questo intervento

Quello a cui stiamo assistendo è una distruzione sistematica e deliberata del sistema educativo di Gaza, scuole e università, da parte di Israele. Non dobbiamo avere il timore di indicare quale “scolasticidio”. Difatti, anche per l’anno scolastico 2024/2025, circa 45.000 bambini e 625.000 studenti non hanno potuto iniziare la scuola e non hanno ripreso gli studi. Per i più piccoli, non andare a scuola è una minaccia per il loro sviluppo cognitivo, sociale ed emotivo. Le famiglie segnalano frustrazione ed isolamento nei loro bambini. I giovani, che hanno interrotto forzatamente gli studi, sono esposti a rischio di sfruttamento, lavoro minorile, matrimonio precoce e abbandono del percorso scolastico.

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L’istruzione non è solo apprendimento e opportunità di svilupparsi, ma anche pratica sociale che risponde alla domanda di comunità. Per questo pensiamo che i bambini di Gaza hanno bisogno di socialità per affrontare il trauma che stanno vivendo. Il Diritto Internazionale Umanitario deve essere rispettato e questo vuol dire anche salvaguardare le scuole e gli spazi civili e ai bambini deve essere garantito il diritto all’istruzione anche in mezzo al conflitto. Con queste premesse abbiamo accolto la proposta dal partner locale “Social Media Club Palestine” per realizzare un progetto educativo.

“Iniziativa educativa per migliorare l’istruzione”

Il progetto si realizza in una tendopoli in Deir el Balah in cui i civili sfollati affrontano gravi e difficili situazioni dovute alle scarse risorse e alle cattive condizioni di vita all’interno delle tende. Le famiglie del campo lottano contro la povertà e non sono in grado di soddisfare i bisogni base dei loro figli. Queste difficili circostanze e bisogni hanno reso il campo un luogo importante per la realizzazione del progetto. Le famiglie hanno accolto con positività la proposta, nella quale vedono una risposta urgente al bisogno di scolarizzazione, di socializzazione, ma anche un benessere psicologico per i bambini.

Iniziato il 4 gennaio 2025, il progetto durerà 3 mesi. Si offrono corsi educativi a 40 bambini, di età compresa tra i 6 e 12 anni, che vivono nella tendopoli “campo comunale” di Deir el Balah. Insegnanti qualificati si sono uniti al team dell’associazione “Social Media Club Palestine”; insieme praticheranno modalità di insegnamento interattive, tra cui anche giochi educativi, per rendere l’apprendimento dei bambini coinvolgente e partecipato. Per la realizzazione delle attività è stata allestita una tenda scuola con banchi e lavagne. La tenda è divisa in due parti per permettere le attività scolastiche diversificate per i più grandi e i piccini. È stata consegnata a ciascun bambino una sacca contenente matite, colori e quaderni.

Le lezioni si tengono quattro giorni alla settimana dalle 10:30 alle 14:00. Le materie di insegnamento: Arabo (per migliorare le capacità di lettura, scrittura e comprensione); Inglese (per sviluppare la comunicazione e il vocabolario di base); Matematica (per rafforzare i concetti fondamentali e le capacità di risoluzione dei problemi). Completano il corso di studi sessioni di disegno e pittura.

Per sostenere questo progetto educativo, Sos Palestina/Civg (Centro di iniziative per la verità e la giustizia), “La compagnia Luigi Cecchetti” e l’Associazione “Fonti di Pace” (grazie al lavoro di Giuditta Brattini e dell’Associazione Social Media Club Palestine di Gaza) hanno pubblicato il libro “Le voci dei bambini di Gaza attraverso i loro disegni”. Un racconto illustrato molto commovente disponibile nelle librerie al costo di 17,00 euro. Il libro può essere richiesto anche direttamente a edizioni@puntorosso.it con un notevole sconto. Il ricavato della vendita servirà a finanziare il progetto “Iniziativa educativa per migliorare l’istruzione”. Le iniziative di solidarietà per Gaza possono essere sostenute anche attraverso l’Iban: IT45N 01030 01656 000002624683 intestato a Fonti di Pace. 

A questo link il filmato del progetto (disponibile purtroppo solo in arabo): https://vimeo.com/1045286359?share=copy





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