CAMPODIMELE, OK AL PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE DEL MONASTERO DI SANT’ONOFRIO

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 


Il progetto di riqualificazione e efficientamento energetico del Monastero di Sant’Onofrio, approvato dalla Regione Lazio, ha ottenuto il primo posto tra le iniziative presentate nell’ambito del bando “Luoghi della Cultura 2024”, posizionando Campodimele al vertice regionale.

L’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Tommaso Grossi, ha elaborato un piano organico che non solo migliorerà la fruibilità del monastero, ma lo renderà un esempio virtuoso di turismo sostenibile.

Gli interventi previsti comprendono la Messa in sicurezza del sito e riqualificazione dei percorsi pedonali, realizzati con materiali ecocompatibili per rispettare il paesaggio naturale, l’efficientamento energetico degli immobili, attraverso l’installazione di pannelli fotovoltaici con sistemi di accumulo, pannelli solari termici per l’acqua calda e un’illuminazione a basso impatto ambientale, la riqualificazione degli spazi interni per creare aree dedicate all’accoglienza, all’esposizione di prodotti locali, alla degustazione e alla vendita di eccellenze enogastronomiche del territorio, l’installazione di arredi esterni per offrire spazi di sosta e relax ai pellegrini e ai visitatori, con pensiline, tavoli e attrezzature ludiche per le famiglie e la digitalizzazione dell’esperienza culturale, con guide multimediali, audioguide e ricostruzioni virtuali che permetteranno di esplorare il sito in maniera interattiva. Il risultato ottenuto non è frutto del caso, ma di un lungo percorso di crescita e sviluppo che l’amministrazione comunale ha intrapreso negli ultimi anni.

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

“A Campodimele – spiega il sindacato Tommaso Grossi – abbiamo sempre creduto che il rispetto della nostra storia e delle nostre tradizioni possa convivere con l’innovazione. Questo progetto è l’ultimo tassello di un impegno costante che punta a rendere il nostro borgo un luogo centrale per la cultura e il turismo del Lazio. Voglio ringraziare il team dell’Ufficio Tecnico e tutti coloro che hanno lavorato con dedizione per realizzare un progetto che è stato riconosciuto come il migliore in Regione. Questo risultato è il simbolo della nostra visione per il futuro.” Il sindaco ha inoltre posto l’accento sull’importanza dell’efficientamento energetico come pilastro della programmazione comunale: “Il processo di efficientamento energetico è centrale nella continuità della nostra amministrazione. Investire in opere sostenibili significa non solo ridurre l’impatto ambientale, ma anche rendere Campodimele sempre più attrattiva per un turismo di qualità. Questi interventi dimostrano come sia possibile innovare senza perdere l’anima del nostro territorio”.

Situato nel territorio della Terra Sancti Benedicti, che faceva parte del vasto patrimonio dell’Abbazia, il monastero godeva di autonomia e libertà da obblighi temporali verso autorità esterne. Si trova al centro di un triangolo formato dai comuni di Campodimele, Lenola e Pico, tre località con una lunga storia.

Questo triangolo, che rappresenta la perfezione della Trinità, simboleggia una comunità che ha sviluppato e preservato per oltre mille anni valori di cristianità, fede, lavoro e umiltà che le società più avanzate hanno perso. Il monastero di Sant’Onofrio fu fondato nel XI secolo per volontà dell’attivo abate Desiderio di Montecassino, che affidò l’esecuzione materiale del progetto al priore Gerardo di Pico. Originariamente costruito in una zona isolata, era composto da una chiesa a navata unica e da una serie di piccole camere che fungevano da alloggi per l’eremo.

Col passare del tempo, il monastero divenne noto e frequentato dai pastori e dai boscaioli dei Monti Ausoni e Aurunci. L’immagine spirituale di Sant’Onofrio, un grande anacoreta vissuto in una solitudine tranquilla nella Tebaide in Egitto, presumibilmente simile al paesaggio in cui sorge il monastero di Campodimele, evocò una forte devozione. Sant’Onofrio divenne così il patrono del paese e la sua venerazione si è mantenuta nel corso dei secoli.

Oggi, come mille anni fa, i fedeli di Campodimele, che vivono nel paese o sono emigrati in terre lontane alla ricerca di lavoro e sostentamento per le loro famiglie, celebrano il loro protettore secondo le antiche tradizioni. La festa di Sant’Onofrio si tiene il 12 giugno e le celebrazioni si svolgono nelle piazze Capocastello e Municipio. È una tradizione secolare gustare le lumache in salsa verde, conosciute come “ciammotte ammuccate”, in questo giorno festivo.

La ricorrenza di Sant’Onofrio rappresenta un momento di unione e di devozione per la comunità di Campodimele, mantenendo viva la memoria e la spiritualità di questo antico anacoreta.





Source link

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link