IL PIANO PER LO SPORT GUARDI ALLE COSE BUONE FATTE NEL PASSATO – Talenti Lucani

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Mauro Armando Tita

La presenza nei giorni scorsi del Presidente Mattarella nello stupendo scenario del Centro Sportivo di Caivano mi ha dato una carica emotiva speciale, una nostalgia, fuori dal comune. Il meraviglioso Centro Sportivo “Caivano si “illumina“ intitolato al grande Pino Daniele, un vero caleidoscopio di colori e di luci che illuminano il Parco Verde, oggi, del tutto rinato ci dà una carica di adrenalina e di vero slancio verso la speranza. Un bagliore che restituisce a una triste e sciagurata Piazza dell’area metropolitana di Napoli i “mille colori” di Pino Daniele. Un significato molto più profondo completato dalla visita a sorpresa del Presidente Mattarella, quale segno di vicinanza alla Comunità sportiva e non, di Caivano e al suo coraggioso parroco Don Patriciello. Un Centro sportivo che offre opportunità di crescita e di qualità umane sconosciute ai residenti del cosiddetto…”Quartiere dello Spaccio”. Lo Spazio sportivo è un educatore sociale, insegna il rispetto, la condivisione, favorisce gli incontri e combatte l’esclusione sociale. E’ inutile soffermarsi sui 20 campi sportivi e sulle 44 discipline sportive praticabili. Lo Sport come mezzo per generare senso di Comunità, aggregazione, inclusione e autentica solidarietà non è un mero slogan. A tal proposito mi sento orgoglioso per aver posto le basi, redatto ed elaborato il primo “Piano Triennale dello Sport 2004/05”della Regione Basilicata ai sensi e per gli effetti della L. R. n. 26/2004 e ad aver , soprattutto, contribuito a creare un effetto moltiplicatore che si è tradotto con l’inaspettato 0,7 % del PIL regionale. Sento il dovere di esprimere la mia gratitudine agli Assessori regionali Salvatore Blasi, Dino Collazzo , Antonio Autilio e Carlo Chiurazzi per l’immensa fiducia accordatami. Una industria sportiva molto promettente in termini di promozione e sviluppo delle pratiche e delle attività sportive. Aver realizzato il Primo Progress Report “Lo Sport per Tutti” ha consentito, a sua volta, di ampliare la platea dei partecipanti alle attività motorie di oltre trentamila unità coinvolgendo tutti i livelli istituzionali attraverso le somministrazioni dei tanto amati “Buoni Sport”. Molti anziani e tante donne delle aree interne e dei piccolissimi e infimi Comuni lucani per la prima volta hanno toccato con mano la positività e i benefici delle pratiche sportive attraverso l’opera incessante e meritoria dei tanti Laureati in Scienze Motorie direttamente coinvolti dal e nel Piano dello Sport.  Non va dimenticato il primo Dispositivo Tecnico di un milione di euro definito “Equo Coefficiente” per gli Accordi di Sponsorizzazione tra Regione Basilicata, Federazioni Nazionali del CONI e Team sportivi partecipanti ai Campionati Nazionali di riferimento, unico e originale provvedimento regionale di innovazione sportiva in Italia. Una bella Misura che si aggiungeva alla prestigiosa attivazione del Corso Nazionale per Maestri di Sci Nordico e Alpino (il primo in Italia con la presenza di quattro Soggetti di “Alto Profilo”: Fisi (Federazione Italiana Sport Invernali ), Facoltà di Medicina e Chirurgia Sapienza Università di Roma, Regione Basilicata e Apofil). Provvedimenti di spessore e qualità molto apprezzati dal “Pianeta dello Sport”, nazionale e lucano, forieri di prestigiosi riconoscimenti indotti come il “Coordinamento Nazionale degli Assessori Regionali allo Sport” e la “Città Europea dello Sport”, conferiti alla Regione Basilicata e alla Città di Potenza nello scorso 2021. Riconoscimenti mal gestiti e mal recepiti in un “vuoto sistemico” pauroso, vissuto all’insegna del truce campanilismo e della bieca chiusura municipale più spietata. Riconoscimenti prestigiosi mai meritati, mai ipotizzati, mai guadagnati sul campo, piovuti dal cielo gratuitamente. Una classe dirigente politica che non meritava simili riconoscimenti sia per lo scarso impegno profuso nel settore, sia per la sua estraneità ai processi di consolidamento dello sviluppo dello Sport in Basilicata. Aver “compensato ” i Maestri di Sci Lucani qualificati “gratuitamente” con un ulteriore Voucher FSE di diecimila euro a “cranio”, piovuto dal cielo senza alcun merito, ha completato il ciclo degli “ingrati” a favore di una platea di presunti sportivi, indifferente e irriconoscente. Tutto ciò, caro assessore Cupparo, nella consapevolezza di superare le fasi dell’umiliante gestione anoressica e insignificante del “Coordinamento Nazionale degli Assessori Regionali allo Sport 2021” e i falsi modelli pregressi del Comune di Potenza, tesi soltanto alla contribuzione a pioggia e rivolti alle solite clientele del vecchio giro e degli inossidabili “Amici del giaguaro”. Sono, altresì, orgoglioso di aver constatato che a distanza di vent’anni l’itinerario metodologico e le Linee Guida stabilite dal vecchio Piano Triennale 2004/05 non sono ancora mutate pur in presenza di esigue poste finanziarie. E’ un implicito riconoscimento che vorrei estendere anche alla Signora Donatina LUCIA, mia brillante collaboratrice. Consentitemi, cari lettori e cari amici di ringraziare in modo particolare il Presidente Dino Desiderio del Coni Basilicata per i prestigiosi “Premi Speciali” del 2006 e del 2011, il CIP “Comitato Paralimpico Italiano Basilicata” presieduto dalla dr.ssa Rosanna Fabbrizio, per la splendida targa e il graditissimo “GRAZIE” che mi ha particolarmente commosso e l’U.S. ACLI “ del Prof Ottavio Bochicchio per l’ambito Premio Nazionale ”Animazione Sportiva” senza dimenticare coppe e distintivi d’oro della FGCI, FIPAV, FCI, FIP, CSEN e tanti altri. Tutti premi inattesi che hanno prodotto in me una certa sorpresa e tanta emozione. Lo Sport che unisce, lo sport che migliora la vita e fa uscire dal negativo quotidiano tante migliaia di ragazzi e ragazze in Basilicata deve imporre il potenziamento del settore con vere sinergie tra il dipartimento preposto allo Sport e tutti i livelli istituzionali interessati mai seriamente coinvolti durante i prestigiosi incarichi conferiti alla Città di Potenza e alla Regione Basilicata.  Spero che i nuovi Piani risentano di queste importanti e significative esperienze e coinvolgano adeguatamente non solo i livelli istituzionali comunali, ma , anche, e, soprattutto, il CONI con le sue articolazioni territoriali partendo dalla “ristrutturazione/omologazione” del Palazzetto dello Sport di Montereale con i relativi Impianti Polivalenti . Una ristrutturazione/omologazione prevista dai e nei fondi speciali del PNRR tanto attesa e tanto desiderata dalla Comunità sportiva potentina.(Spero che tali fondi non siano evaporati o perduti) Solo in questo modo il Sistema dello Sport lucano potrà di nuovo mettere al centro la persona e la sua indubbia e potenziale socializzazione. Negli anni scorsi si è dato tanta priorità alla formazione dei “Tecnici per l’animazione sportiva” dell’U.S. Acli lucana nella consapevolezza che molti spazi dovevano essere riempiti dalle attività e dalle puntuali e positive performance degli Enti di Promozione Sportiva, presenti capillarmente e fattivamente in tutto l’ambito regionale, in quanto il CONI e le Federazioni sportive, non erano e non sono in grado di garantire la totale gestione e il totale funzionamento di tante palestre e di tanti impianti sportivi omologati, sparsi su tutto territorio regionale. La grande diffusione delle pratiche sportive negli anziani, nei diversamente abili, nei giovani e nei minori potrebbe essere il nuovo Target di riferimento grazie al coinvolgimento diretto dei tanti laureati in scienze motorie e dei tanti animatori sportivi qualificati e già coinvolti proficuamente nei nostri precedenti Piani . Piani mutuati sulle attività motorie e sullo spirito di solidarietà giusto, teso a divulgare lo sport educativo e la cultura dell’accessibilità…per tutti. Tutto ciò nella consapevolezza di colmare un vuoto “secolare” nel mondo dell’animazione sportiva lucana, un vero valore aggiunto mai più preso in seria considerazione nell’ultimo decennio. L’animazione sportiva, ce lo ricorda Papa Francesco, caro assessore Cupparo e cari amministratori regionali, chini e supini, è veicolo di pace, binario privilegiato di crescita, fonte di solidarietà e condivisione perché aiuta a formare il carattere e la personalità di tanti adolescenti attraverso il rispetto delle regole. Rispetto delle regole caduto in disuso nelle famiglie e nelle istituzioni lucane. Non è più tempo di attese o di sermoni, il mondo dello sport lucano attende segnali seri, che, lo ripeto, fino alla noia, vanno in un’unica direzione …potenziare il settore e moltiplicare concretamente le sinergie con le diverse istituzioni e le diverse realtà sportive.


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