Superbonus 110%: i crediti d’imposta si perdono in caso di chiusura dell’attività professionale? | Articoli

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La chiusura di un’attività professionale può comportare incertezze riguardo all’utilizzo dei crediti d’imposta accumulati, in particolare quelli derivanti dal Superbonus 110%. L’Agenzia delle Entrate (AE) ha confermato che la chiusura dell’attività non preclude l’utilizzo dei crediti e sottolinea che questi non possono essere impiegati nella dichiarazione dei redditi annuale, ma esclusivamente attraverso il modello F24.

Chiusura dell’attività e come utilizzare i crediti d’imposta

Spesso i liberi professionisti, imprenditori o aziende si trovano di fronte alla scelta di chiudere la propria attività. Quando si verifica questa situazione, è necessario considerare anche i crediti d’imposta, ovvero strumenti fiscali che permettono ai contribuenti di abbattere l’importo delle imposte dovute, facendo uso di un valore assegnato dallo Stato o da altre autorità fiscali. Queste sono somme che il contribuente può detrare dalle proprie imposte, diminuendo in tal modo l’importo totale delle tasse da versare.

Alla luce di ciò, per quanto concerne i crediti acquisiti mediante il Superbonus 110%, creato per incentivare la riqualificazione edilizia, diventa di fondamentale importanza sapere che tale strumento legislativo non impone limitazioni per chi chiude la partita IVA, consentendo l’utilizzo dei crediti maturati nel tempo.

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Questi crediti sono considerati come un beneficio economico già acquisito dal contribuente e possono quindi essere utilizzati anche dopo la cessazione dell’attività, senza dipendere dalla continuazione della stessa. Tuttavia questi crediti non possono essere utilizzati direttamente nella dichiarazione dei redditi, ma solo tramite il modello F24 e ciò diventa fondamentale per i contribuenti che vogliono compensare i crediti, poiché non esiste la possibilità di farlo in dichiarazione. Per professionisti e imprese che chiudono l’attività, questa normativa offre la possibilità di ridurre il carico fiscale futuro utilizzando i crediti d’imposta per compensare tasse come l’IRPEF.

Infine, è importante che i contribuenti verifichino la legittimità dei crediti, poiché l’Amministrazione Finanziaria può effettuare controlli per accertarne la validità.

A chiarire del tutto se la chiusura di un’attività professionale impedisce l’utilizzo dei crediti presenti nel proprio cassetto fiscale è la stessa AE con la risposta n. 255/2024.

 

Cessazione dell’attività professionale: riflessioni sull’utilizzo dei crediti d’imposta

Il ricorrente ha sollevato all’AE un quesito riguardante la possibilità di utilizzare i crediti fiscali derivanti dal Superbonus 110%, per le annualità 2025, 2026 e 2027, in vista della chiusura della propria partita IVA a causa della cessazione dell’attività professionale. In particolare, il professionista si interroga se la chiusura della propria attività e la conseguente cancellazione della partita IVA possano ostacolare l’utilizzo dei crediti d’imposta accumulati nel proprio cassetto fiscale.

Infatti egli ritiene che la cessazione della partita IVA non comporti la perdita del diritto ai crediti maturati per gli anni citati, affermando che i crediti visibili nel cassetto fiscale possano essere utilizzati come contribuente privato, in compensazione durante la dichiarazione dei redditi per gli anni 2025, 2026 e 2027.

L’AE, chiarisce che la valutazione espressa nella risposta non implica un giudizio sull’effettiva spettanza dei crediti d’imposta presenti nel cassetto fiscale dell’istante. Non si conoscono infatti l’origine di tali crediti, i quali potrebbero derivare:

  • dal riconoscimento di uno sconto nelle fatture emesse a titolo professionale nell’ambito di interventi edilizi agevolati, ai sensi dell’art. 121, comma 1, lettera a) del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77;
  • dal loro acquisto presso soggetti terzi, come indicato nella successiva lettera b) dello stesso art.
    Pertanto, resta riservato il potere di verifica da parte degli organi competenti riguardo alla concreta spettanza di tali crediti.

L’Agenzia, ad ogni modo, conferma che la chiusura dell’attività professionale non preclude all’istante di utilizzare i crediti d’imposta derivanti dal Superbonus, presenti nel proprio cassetto fiscale, in compensazione secondo quanto stabilito dall’art. 17 del DLGS n. 241 del 1997. Pertanto, qualora sussistano le condizioni per fruire di tali crediti, il professionista potrà continuare a utilizzarli in compensazione con le imposte relative alla propria situazione personale, indipendentemente dal fatto che siano stati maturati nell’ambito della sua attività professionale o acquistati in quel contesto.

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È importante notare, tuttavia, che i crediti non potranno essere impiegati direttamente nella dichiarazione annuale, come ipotizzato dall’istante, ma potranno essere utilizzati esclusivamente tramite il modello F24.

 

LA RISPOSTA DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE È SCARICABILE IN ALLEGATO.



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