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È morto Giorgio Barili, storico avvocato e fondatore della camera penale di Viterbo. Figura di spicco della comunità legale e culturale della città, è scomparso all’età di 84 anni oggi, 24 dicembre. I funerali sono stati fissati per venerdì 27 dicembre, alle 10, al santuario della Madonna della Quercia.
Nato il 14 dicembre 1940, Barili ha lasciato un segno indelebile nella storia della professione forense della Tuscia, distinguendosi per il suo impegno, la sua passione e la sua dedizione al diritto penale.
La sua formazione ha avuto radici solide e profonde. Diplomatosi al liceo classico Mariano Buratti, ha proseguito gli studi alla facoltà di Giurisprudenza dell’università La Sapienza di Roma. Durante il periodo universitario, ha collaborato con la redazione del quotidiano “Il Messaggero” di Roma come corrispondente, ottenendo il titolo di giornalista pubblicista.
Laureatosi in Giurisprudenza nel 1967, ha iniziato la pratica forense nello studio legale Pesaresi di Viterbo, dove ha gettato le basi di una carriera brillante. La sua inclinazione per il diritto penale, alimentata dalla formazione classica, lo ha portato a fondare, insieme ad altri colleghi, la camera penale di Viterbo, che ha presieduto dal 1987 al 2004, diventando un punto di riferimento per la comunità legale della provincia.
Dopo aver conseguito il titolo di avvocato nel 1972 e l’abilitazione al patrocinio in Cassazione nel 1986, Barili ha deciso di concentrare la propria attività esclusivamente sul diritto penale, trasformandolo nella sua passione e nella principale area di competenza. Negli anni Ottanta, ha fondato lo studio legale Barili. Lo studio, che inizialmente portava avanti prevalentemente casi di diritto penale, è cresciuto sotto la sua guida fino a diventare una realtà multidisciplinare con otto avvocati specializzati in vari settori, tra cui diritto civile, amministrativo, del lavoro, bancario e recupero crediti.
Oggi alla guida dello studio, situato in piazza dei Caduti a Viterbo, c’è il figlio Fausto Barili, anche lui avvocato. Avvocato anche l’altra figlia, Benedetta. Tra i colleghi, si ricorda il legame professionale ma anche di amicizia tra Giorgio Barili e Carlo Taormina, giurista e penalista di grido di fama nazionale.
La scomparsa di Giorgio Barili lascia un grande vuoto nella comunità forense e non solo. La sua figura rappresentava non solo un esempio di professionalità, ma anche un uomo profondamente legato ai valori etici e morali della professione. I colleghi e gli amici lo ricordano come una “persona integra, appassionata e sempre pronta a sostenere i giovani avvocati nel loro percorso di crescita”.
La camera penale “Ettore Mangani Camilli” di Viterbo, presieduta dall’avvocato Remigio Sicilia, esprime il proprio profondo cordoglio per la scomparsa dell’avvocato Barili: “Socio fondatore della nostra associazione e iscritto da sempre, la sua perdita ci lascia un vuoto incolmabile. Tanto dal punto di vista umano quanto professionale. L’avvocato Barili è stato una figura di riferimento per la nostra comunità legale, una bella persona, un collega sempre disponibile e un grande avvocato, capace di unire doti giuridiche di altissimo livello a una sensibilità umana rara e preziosa. La sua competenza, il suo impegno e il suo spirito di collaborazione hanno lasciato un segno indelebile in tutti noi. Ci mancheranno la sua professionalità, la sua passione per il diritto e la sua costante attenzione verso gli altri, che lo hanno reso un punto di riferimento per la camera penale e per tutta la professione. In questo momento di dolore, siamo vicini alla sua famiglia, ai suoi cari, a cui esprimiamo le nostre più sincere condoglianze”.
A ricordare Barili, anche per la sua passione e talento per il tennis, pure l’ex sindaco di Viterbo Giovanni Arena: “Con grande dolore apprendo della scomparsa dell’avvocato Giorgio Barili, al quale mi legava una profonda amicizia che oggi continua con il figlio Fausto. Oltre a essere un professionista di altissimo livello, possedeva rare doti umane. Grande atleta e fortissimo giocatore di tennis, ha più volte vinto tornei nazionali. Da ragazzo lo seguivo spesso per ammirare i suoi strabilianti incontri. Era un esempio da seguire per noi giovani tennisti. Un grande abbraccio a tutta la famiglia del caro Giorgio”.
Barili è stato fondatore e storico presidente del Tennis club di Viterbo, già campione d’Italia per cinque volte consecutive della A1 femminile. Grande appassionato dello sport della racchetta, più volte campione italiano nella categoria Giornalisti, Barili ha raggiunto da dirigente i vertici della Fit diventando consigliere federale con il presidente Paolo Galgani, oltre a curare dentro e fuori del campo da tennis le sorti del Tennis club da lui creato con altri amici nel lontano 1963.
La Fitp lo ricorda: “Professionista di altissimo livello del foro di Viterbo, anche in quell’ambito ha fondato la camera penale di Viterbo che riunisce gli avvocati penalisti di Viterbo e tutela i diritti di tutti i cittadini che si trovano di fronte alla giustizia. A Viterbo mancherà a tutti, ma anche a livello nazionale si sentirà forte la sua mancanza. I figli Benedetta e Fausto, che hanno seguito le orme paterne, continueranno a lavorare e vivere la professione e la passione per il tennis ereditata da un uomo illustre e generoso e porteranno il nome del genitore nelle aule dei tribunali e sui campi da tennis con lo stesso entusiasmo e la stessa dovizia. Il presidente della Federazione italiana tnnis e padel Angelo Binaghi e tutto il movimento tennistico si stringono con affetto alla moglie Nietta e a tutti coloro che gli sono vissuti a fianco”.
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