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Il 25 ottobre scorso, sul ring pescato al volo dell’Unipol Arena (palasport agguantato all’ultimo causa indisponibilità del PalaDozza toccato dall’alluvione) Pamela Malvina Noutcho Sawa conquista il vero titolo europeo dei pesi leggeri battendo la detentrice serba Nina Pavlovic.
Tra la nona e la decima ripresa, con il pubblico che la incitava, ha consolidato la sua superiorità grazie a un costante lavoro con il jab. I giudici, unanimi, l’hanno proclamata vincitrice. Con la successiva dedica della vittoria a Bologna, Malvina ha rinsaldato il legame con la sua città.
L’importanza del titolo europeo
L’incontro per il titolo e la ricca undercard di ben 8 match professionistici e 4 dilettantistici, porta la firma dell’organizzatore Mario Loreni della Promo Boxe Italia e dell’A.S.D. Bolognina Boxe con il patrocinio del Comune di Bologna, di Bologna Welcome e della Regione Emilia-Romagna.
Se il titolo europeo EBU Silver già conquistato da Pamela, lo scorso 5 aprile davanti a oltre 2.500 spettatori contro la britannica Jordan Parker Porter, è paragonabile a una sorta di “semifinale”, la cintura di campionessa europea Ebu pesi leggeri, invece, è uno dei titoli più prestigiosi del vecchio continente che consentirà alla vincitrice di poter scalare più agilmente il ranking mondiale e accedere al campionato internazionale.
La storia di Pamela Malvina
Nata in Camerun, Pamela Malvina, 32 anni, vive in Italia da quando aveva otto anni ma solo nel 2022, dopo un lungo iter burocratico, è arrivata la cittadinanza, con il giuramento davanti al sindaco di Bologna Matteo Lepore. Lavora all’ospedale Maggiore come infermiera di Pronto Soccorso. A settembre ha vinto il titolo italiano.
Dopo essersi ricongiunta con il padre che aveva lasciato il suo Paese per studio e lavoro, ha vissuto l’infanzia e l’adolescenza a Perugia, poi si è trasferita a Bologna, dove si è laureata in Scienze Infermieristiche e dove, durante un tirocinio in un centro di accoglienza per senza fissa dimora, all’interno del quale c’era una piccola palestra, ha scoperto la sua passione per la boxe.
La nostra Pamela Malvina, ancora imbattuta nei professionisti, con 7 vittorie su 7 match disputati, attualmente figura già ai primi posti dei ranking internazionali (1° posto EBU; 7° nella classifica IBF mondiale). La forte pugile serba, che figura al quinto posto nel ranking europeo dei pesi leggeri, aveva un ruolino di 9 vittorie, 5 sconfitte e 1 pareggio, oltre a essere la campionessa mondiale WBF World Light in carica, cintura che ha conquistato il 6 aprile dello scorso anno a Vienna. Oltre al match clou, la serata prevedeva un ricco cartellone che vedrà protagonisti alcuni tra i migliori pugili professionisti della nostra regione, con ben 7 match che si preannunciano spettacolari.
La palestra e gli obiettivi di aggregazione
La Palestra Popolare Bolognina Boxe, il luogo dove Malvina si allena, nasce nel 2017 con lo scopo di costruire un progetto di boxe popolare all’interno dei quartieri, che sia accessibile a tutti e tutte e che possa essere “un’alternativa, alla vita in strada e all’isolamento, che promuova l’abbattimento degli stereotipi di genere e del razzismo e che allo stesso tempo costituisca un polo sportivo di livello”.
Alla Bolognina Boxe chiunque può sentirsi realizzato e messo nelle condizioni di superare i propri limiti in un ambiente salubre, dove lo spirito di collaborazione si coniuga a quello agonistico e all’impegno comune per il raggiungimento dei risultati. La palestra popolare si fonda sui principi dell’antifascismo, dell’antirazzismo e dell’antisessismo, ma soprattutto sul principio dell’accessibilità allo sport, abbattendo tutte le barriere, specialmente quelle economiche: chiunque non abbia la possibilità di pagare la quota mensile, può allenarsi gratis.
Al momento vi sono 600 iscritti e diversi corsi: boxe, mma, muay thai, brazilian jiu jitsu, bunda e hip hop. Nel 2022 dopo una lunga battaglia abbiamo la sede è cambiata da via del Lavoro a via Alfieri Maserati 5. La palestra si impegna quotidianamente a portare avanti un progetto di integrazione culturale potendo contare su oltre 28 nazionalità differenti, e ha come esempio portante Pamela Malvina Noutcho Sawa, pugile originaria del Camerun, arrivata in Italia all’età di 6 anni, che nel 2019 si è laureata campionessa italiana dilettanti, ottenendo grande visibilità mediatica anche grazie al suo impegno lavorativo come infermiera professionista all’ospedale Maggiore e, in pandemia, oltre a lottare sul ring, in ospedale combatteva il Covid19.
Il conseguimento della Cittadinanza Italiana
Ad agosto 2022, grazie anche alle forti pressioni da parte della Bolognina Boxe ha ottenuto la cittadinanza italiana. Ora è diventata la prima pugile professionista di Bologna, campionessa italiana professionisti nella categoria de pesi leggeri, e recente campionessa europea EBU silver e campionessa europea EBU, seguita dal manager Mario Loreni della Promoboxe Italia, influente promoter che negli anni, tramite la sua società ha organizzato diverse manifestazioni di boxe tra cui titoli nelle maggiori sigle mondiali.
A coronamento di un’annata straordinaria, Malvina, il 2 dicembre, nell’aula Magna del Maggiore, ha vissuto un altro momento emozionante. Paolo Bordon, direttore generale e Stefania Dal Rio, direttore assistenziale, Cristiano Pelati, direttore del dipartimento assistenziale, Alessio Bertini, direttore del dipartimento Emergenza Urgenza, Maria Cristina Berti, responsabile area emergenza 118, Alfonso Romano, coordinatore infermieristico 118, e i colleghi del Pronto Soccorso hanno celebrato la sua vittoria con la consegna di una targa in ricordo del suo importante successo e un mazzo di fiori.
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