Addio Tonia, era la decana della provincia di Bergamo

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La preghiera e la famiglia sono state le costanti che l’hanno accompagnata per oltre un secolo. Una lunga vita, quella della decana Antonietta Franchini, sopravvissuta a due guerre e altrettante pandemie. La sua storia s’è intrecciata con i principali eventi dell’età contemporanea, dei quali è stata «testimone». Nata nel 1914, all’alba della Prima guerra mondiale, quando era giovane è sopravvissuta all’influenza Spagnola e al Secondo conflitto mondale, mentre in tempi più recenti ha evitato anche la pandemia del Covid. Ieri mattina Antonietta si è addormentata per sempre nella sua abitazione in via Brigata Lupi di Toscana, in località Rizzolo, frazione Mazzoleni di Sant’Omobono Terme, nell’abbraccio dei suoi famigliari. Tonia, come era conosciuta, aveva 110 anni e 182 giorni ed era la decana dell’intera provincia bergamasca, terza persona più longeva della Lombardia e quindicesima a livello nazionale, come certifica il sito «supercentenari d’Italia».

La storia di Tonia

Conversando con lei, si intuiva che aveva a una memoria di ferro, ricordava date e nomi, raccontava i momenti salienti della sua lunga vita e parlava anche in francese. Nata il 19 luglio del 1924, da giovane Tonia era emigrata in Francia, nella regione della Loira, con il marito Giuseppe Gardinetti. Oltralpe trascorse vent’anni della sua vita lì nacquero le loro tre figlie: Ivette, morta a 15 mesi, e le gemelle Giuseppina e Ivette, entrambe scomparse. Tutta la famiglia Gardinetti rientrò in Italia nel 1963 e si stabilì a Rizzolo. L’anno dopo Tonia rimase vedova. E così, per sessant’anni, ha sempre vissuto, sino a venerdì 17 gennaio, con i suoi famigliari. «Mia nonna è sempre rimasta con noi ed era felice di vivere con la nostra famiglia e in questi ultimi due anni è stata seguita dalla signora Fiorella che abita in paese – racconta la nipote Michela Baretti –. La nostra nonna pregava molto ed era devota alla Madonna della Cornabusa, a Padre Pio e a Papa Giovanni XXIII, insegnava a noi e ad altre persone a pregare. Sicuramente è riuscita a raggiungere 110 anni per la sua tempra forte, anche l’altra sorella Giuseppina è scomparsa a 104 anni nel novembre del 2022, ma anche per le cure quotidiane che gli abbiamo prestato con amore. Ultimamente aveva degli acciacchi, causati dall’età, e serenamente ci ha lasciati». La salma è stato composta nella casa e numerose sono le persone che nelle ultime ore hanno raggiunto Rizzolo per una preghiera e porgere le condoglianze ai famigliari.

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Il ricordo del sindaco di Sant’Omobono

«Ricordo con affetto e ammirazione la nostra cara Tonia quando venivamo a renderle omaggio nei giorni dei suoi compleanni a tre cifre – afferma il sindaco di Sant’Omobono Ivo Sauro Manzoni –. Simbolo della longevità, ci ha sempre accolti con sorriso e mente lucida. A nome mio, ma anche dell’Amministrazione che rappresento e di tutta la comunità esprimo le più sentite condoglianze ai famigliari e a coloro che le hanno voluto bene. Con la sua morte se ne va una testimonianza preziosa del nostro paese e della nostra storia».

Al momento, stando al portale «Supercentenari d’Italia», la bergamasca più longeva è suor Cristina Vitali, di Sedrina, con i suoi 107 anni e 63 giorni

«Ricordo affettuoso per garbo e doti umane»

Cordoglio anche da parte del presidente dell’Ente bergamaschi nel mondo, Carlo Personeni: «A titolo personale, come cittadino di Sant’Omobono Terme, ma anche come ex-emigrante, e a nome di tutto il Consiglio direttivo dell’Ente, rivolgo alla famiglia le più sentite e sincere condoglianze, manifestando vicinanza e sostegno in questa dolorosa circostanza – ricorda Personeni -. Rimane di lei un ricordo affettuoso, per il garbo, la sobrietà, le doti umane ed il senso di appartenenza alla comunità locale, tale da esserne punto di riferimento. A lei mi lega la stessa esperienza di emigrante, con tutti i sacrifici e le privazioni che questo ha comportato. E una vicinanza verso i valori di disponibilità e altruismo che ne connotano l’esperienza. La sua voce si è spenta, ma il ricordo della sua persona continuerà a rimanere impressa nei cuori di chi ha avuto il privilegio di conoscerla».

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Tonia lascia nel dolore il genero Umberto, i nipoti Daniele con Michela e Alberto con Raffaella, i pronipoti Elisa, Emily, Alessia, Nicolas e Lorenzo. La liturgia funebre avrà luogo lunedì 20 gennaio alle ore 10, partendo dall’abitazione in via Brigata Lupi di Toscana 78 per la chiesa parrocchiale di Sant’Omobono (frazione Mazzoleni). Al momento, stando al portale «Supercentenari d’Italia», la bergamasca più longeva è suor Cristina Vitali, di Sedrina, con i suoi 107 anni e 63 giorni.



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