MyChef, siglato il primo Contratto integrativo aziendale per gli oltre 1.300 dipendenti della società italiana della ristorazione commerciale

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Roma, 17 gennaio 2025 – C’è intesa sul primo contratto integrativo aziendale di gruppo MyChef, storica realtà aziendale italiana operativa nel mercato della ristorazione commerciale, con il core business incentrato nel travel retail. La società occupa oltre 1.300 dipendenti, impiegati nei 170 punti vendita presenti su tutto il territorio nazionale in autostrade, aeroporti, stazioni ferroviarie e della sede centrale.

L’esito dei negoziati tra i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e la direzione aziendale, avviati nel 2024, ha definito aspetti importanti sia sul piano normativo che su quello economico, rafforzando le relazioni sindacali sia a livello nazionale che territoriale, migliorando i diritti sindacali in tema di permessi e assemblee.

Le parti hanno concordato diversi miglioramenti rispetto alle norme del Ccnl di settore stipulato il 5 giugno 2024: la maggiorazione per il lavoro notturno sarà riconosciuta a partire dalle ore 23:00; nei casi di malattia la carenza sarà retribuita al 100% per i primi due eventi e al 50% per il terzo evento, con esclusione degli eventi gravi; tutelati i lavoratori affetti da malattie gravi aumentando la conservazione del posto di lavoro.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Introdotta la pausa retribuita di 20 minuti per i turni pari o superiori alle 6 ore per il settore autostradale e di 10 minuti per tutti gli altri settori. Vengono inoltre previsti congedi, permessi e aspettative sia per assistenza a familiari, per l’inserimento dei figli alle scuole dell’infanzia e per il diritto allo studio.

Normato l’utilizzo delle ferie solidali e aumentato il contributo aziendale per la previdenza completare. I dipendenti potranno ricevere l’anticipo del Tfr per motivazioni ed entità più ampie di quanto previsto dalla norma di legge.

In tema di pari opportunità, tutele di genere e contrasto alla violenza sulle donne, l’intesa istituisce la figura del Garante di parità aziendale con l’intento di far crescere la consapevolezza su tali temi.

Al fine di garantire una migliore tutela della salute e della sicurezza nel posto di lavoro sono state aumentate le ore di permesso per l’attività dei rappresentati dei lavoratori per la sicurezza. Viene inoltre riconosciuto il diritto alla designazione dei Rls in ogni punto vendita indentificato come unità produttiva.

L’azienda contribuirà alle spese per l’utilizzo del parcheggio sostenute dai lavoratori degli aeroporti.

Sull’organizzazione del lavoro, per migliorare le condizioni di lavoro e consentire un miglior bilanciamento vita-lavoro, si potranno sperimentare a livello di singola unità produttiva schemi di orario di lavoro basati su 5 giorni lavorativi alla settimana con 2 giorni di riposo anche consecutivi. Sarà in ogni caso garantito il godimento del riposo nella giornata di domenica ogni 4 domeniche lavorate.

Sul mercato del lavoro, sempre a livello di unità produttiva, si svilupperanno confronti per garantire la stabilizzazione dei contratti di lavoro a tempo indeterminato e l’aumento delle ore dei contratti di lavoro part time.

In via eccezionale ed esclusivamente per l’anno 2025 a tutti i lavoratori con una anzianità di servizio di almeno 8 mesi verrà riconosciuto una somma una tantum di 150 euro, erogata sotto forma di welfare. Ai lavoratori delle arre di servizio autostradali che abbiano conservato erogazioni individuali verrà riconosciuta una somma una tantum pari a 100 euro.

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Entro il 2025 verrà definito un premio di risultato variabile basato su indicatori aziendali e di singolo punto vendita.

Soddisfazione in casa sindacale. «Anche in My Chef, realtà aziendale importante nel settore della Ristorazione commerciale, si afferma la contrattazione integrativa, allineando progressivamente le condizioni di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori di questo comparto» dichiarano Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs . «L’accordo riconosce il valore delle relazioni sindacali e mira a consolidare un sistema di confronto tra le parti improntato al miglioramento condiviso – sottolineano – valorizzando le caratteristiche e le peculiarità delle varie formule commerciali, offrendo dopo tanti anni a diverse centinaia di lavoratori e lavoratrici, una prima significativa risposta in termini di tutele e diritti».



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