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Snai ha segnalato un flusso anomalo di scommesse sul giallo del portiere (arrivato poi al 19′ del secondo tempo). Iscritto al registro degli indagati anche il titolare di una pizzeria frequentata abitualmente dai giocatori
Maduka Okoye,25 anni, portiere dell’Udinese (attualmente infortunato), è indagato dalla Procura di Udine per un flusso di scommesse anomale in occasione della partita Lazio-Udinese disputata lo scorso 11 marzo. Secondo l’accusa — riportata dal Messaggero Veneto — il portiere si sarebbe fatto ammonire apposta dopo aver puntato.
Nel registro degli indagati è stato iscritto anche il titolare di una pizzeria frequentata abitualmente dai giocatori Diego Giordano, imprenditore titolare della pizzeria Biffi. L’accusa nei confronti dei due indagati è di truffa.
A far scattare l’indagine è stata una segnalazione giunta dalla Snai per una serie di scommesse per importi rilevanti legata all’ammonizione dell’estremo difensore bianconero durante la partita vinta a Roma per 2-1. Ammonizione che si è poi effettivamente verificata al 64′ per perdita di tempo in occasione di un rinvio dal fondo. Da lì l’avvio dell’inchiesta che ha portato alla verifica sui rapporti tra il calciatore e l’imprenditore prima della partita, e se tra loro ci sia stato un accordo per far andare a buon fine le puntate.
Oltre alle possibili conseguenze penali, il giocatore rischierebbe una condanna a partire da 4 anni di squalifica da tutte le competizioni. Ai tesserati è vietato infatti scommettere sul proprio sport oltre che alterare la regolaritĂ della competizione. Nei giorni scorsi, l’Udinese aveva tesserato il portiere Selvik, come mossa preventiva vista la lunga indisponibilitĂ di Okoye operato al polso. L’iscrizione nel registro degli indagati risale giĂ a metĂ dicembre.
Perquisito il locale. Avvocato Okoye: «Il mio cliente è sereno»
Nelle scorse settimane sono avvenute delle perquisizioni nei luoghi frequentati dagli indagati alla ricerca delle ricevute delle giocate. Il contenuto delle chat tra gli indagati è stato visionato dalle forze dell’ordine e copiato. Secondo quanto emerso, potrebbero esserci stati accordi verbali, proprio durante uno dei trascorsi insieme ai Biffi, poi concretizzatosi con le scommesse in un punto Snai prima della gara tra Lazio e Udinese.
Gli avvocati difensori del portiere e di Giordano si dicono tranquilli: «La vicenda sta assumendo contorni più grandi di quelli che ha. Il fatto contestato è totalmente insussistente». Il legale di Okoye ha dichiarato: «Il mio cliente è sereno, al momento opportuno forniremo tutti i chiarimenti del caso. La questione è piuttosto delicata».
I casi Paqueta e Bellomo
Di recente anche Paqueta del West Ham e Bellomo del Bari erano finiti sotto indagine per casi analoghi. Il brasiliano ex Milan è stato indagato in Inghilterra dalla FA per scommesse illegali, presunte combine in Brasile su ammonizioni ricevute con la maglia degli Hammers (rischiando addirittura una squalifica a vita). Ancora piĂą scalpore aveva fatto il caso Bellomo.Â
L’inchiesta era nata lo scorso maggio, da una serie di scommesse anomale giocate in una ricevitoria di Bari prima della sfida contro la Ternana. Le puntate erano andate tutte sulla sua espulsione: Bellomo, che non entrò in campo, riuscì ugualmente a farsi espellere per proteste.Â
Le scommesse di Fagioli e Tonali
Nel 2023 il mondo del calcio italiano era stato sconvolto dalle indagini della Procura di Torino sulle scommesse clandestine. Inchieste che avevano portato alle squalifiche di Fagioli e di Tonali. Il centrocampista della Juventus era stato squalificato per 7 mesi.
Più pesante la squalifica scontata da Tonali, che ha trascorso10 mesi lontano dal campo prima di tornare a giocare in azzurro e con la maglia del Newcastle. Entrambi però non avevano mai scommesso su partite della propria squadra.
Lo scandalo del calcioscommesse del 2011
Ombre sul calcio italiano anche tra il 2011 e il 2012, con le inchieste della Procura di Cremona rinominate «last bet» e «new last bet». Uno scandalo calcioscommesse che vide numerosi provvedimenti.
Fra gli indagati nomi noti del calibro di Cristiano Doni, l’ex calciatore Stefano Bettarini, Giuseppe Signori, l’allora difensore del Bari Masiello. L’indagine sportiva portò alla squalifica di 26 tesserati e 18 societĂ , con accuse tra l’illecito sportivo il divieto di scommettere per i tesserati. Nel 2012 nuove accuse il secondo filone, con nuove accuse per nomi importanti del calcio italiano, tra Stefano Mauri, Milanetto. Furono coinvolti anche Antonio Conte, gli ex baresi Andrea Ranocchia e Leonardo Bonucci, Domenico Criscito e Rodrigo Palacio (assolti nel 2016).
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