Ghinelli: “Meglio nulla che Creti”. Baccelli: “La volontà della Regione non è Creti”. Giani: “Rigutino unica soluzione funzionale. Proietti lo sa” – Live dalla Sala dei Grandi

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Nella Sala dei Grandi di palazzo della Provincia, la seduta congiunta di Consiglio Provinciale e Consiglio Comunale sulla localizzazione della nuova stazione ferroviaria Medio Etruria. Alla presenza del Sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli e del Presidente della Provincia Alessandro Polcri, gli interventi di liberi cittadini, rappresentanti istituzionali e di associazioni di categoria del territorio aretino.

  • 15.15 – La seduta si apre con l’esecuzione dell’Inno d’Italia
  • Apre Luca Stella, presidente del Consiglio Comunale di Arezzo, che saluta i presenti e chiede l’appello
  • I segretari provinciale e comunale fanno l’appello dei presenti
  • I saluti istituzionali del Presidente della Provincia Alessandro Polcri, che esprime “soddisfazione per la scelta della Sala dei Grandi a testimonianza dell’unitarietà del territorio. Il tema infrastrutture e viabilità si accompagna al benessere dei cittadini. Ringrazio le segreterie per l’organizzazione del Consiglio e i Sindaco della città di Arezzo per questa battaglia. Grazie all’assessore Baccelli, tra poco dovrebbe arrivare il presidente della Regione Toscana Giani“.
  • 15.25 – Il Sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli introduce l’argomento: “Mi sono laureato nel 1978 con una tesi di laurea su Direttissima Roma-Firenze. Relatore il prof. Leonardi. Sostenevo di fare una stazione sotto Santa Maria Novella. Il comune di Firenze ha deciso di fare altrimenti con la stazione Foster. La localizzazione della Stazione Alta Velocità in linea ad Arezzo è necessaria, altrimenti non serviamo un vasto territorio. Già dal 2015 ci sono stati degli studi con cinque soluzioni diverse. Ne venne fuori che la soluzione che dava i migliori risultati era quella che oggi chiamiamo Rigutino, in realtà Manziana, dove si avvicinano AV e linea lenta. A me preme dare il concetto che la soluzione Manziana è quella migliore per gli utenti, sia direzione nord che sud. Comporta un cambiamento per le abitudini e l’economia del territorio, è bene che siano presenti oggi le categorie economiche. Aumentare numero convogli? E’ un tema accessorio, l’infrastruttura si migliora con una nuova stazione. Secondo punto: se la stazione venise localizzata a Creti, che per noi è a sud e non raggiungibile in ferrovia, dovremmo fare un viaggio di decine di minuti, conveniente per andare verso Roma, per andare verso Milano dovremmo arrivare a Firenze. Per questo ho detto ‘meglio nulla, che Creti’, non sono disposto a validare una soluzione che peggiora le condizioni di servizio per i cittadini. Solo un atto unanime consente di avere un peso politico”. 
  • 15.33 – Interviene l’assessore regionale ai trasporti Stefano Baccelli: “Rappresentavo la Regione al tavolo del Ministero delle Infrastrutture. C’era una grande speranza di non fare operazioni velleitarie, partendo dalla volontà di Ferrovie e Ministero di realizzare una Stazione AV. La nostra idea era era dell’accessibilità multimodale, in modo da disincentivare il trasporto privato. Dovendo trovare un accordo con Regione Umbria, volevamo individuare tre ipotesi. In origine, ricorderà anche Ceccarelli, anche l’ipotesi dell’Umbria era Rigutino. Cinque riunioni a Roma. La volontà della Regione Toscana non è Creti. Per migliorare la viabilità verso Creti occorrerebbero 60 milioni ne sono stati stanziati 6. Le analisi hanno individuato Arezzo, la soluzione Creti prevede l’arrivo di più auto private, è un’area di bonifica e ha costi di realizzazione superiori. Emerge dagli studio Rigutino come soluzione migliore, nel frattempo rafforziamo i treni AV su Arezzo“.
  • 15.45 – Marco Randellini, segretario Generale della Camera di Commercio di Arezzo – Siena: “Porto i saluti del presidente Guasconi, assente per altri impegni altrettanto importanti. Per Arezzo, Siena e per l’Umbria, la stazione è necessaria, una priorità che abbiamo a più riprese sollecitato. Non vorremmo che a causa di una difficoltà nel trovare un’unità d’intenti questo progetto non veda mai la sua realizzazione. Altrettanto importante è la Due Mari, la terza corsia dell’autostrada, la E45“.
  • 15.49 – Francesco Butali, presidente Confcommercio Arezzo, in rappresentanza delle categorie economiche: “La città collassa con gli eventi, la stazione AV potrebbe risolvere tanti problemi. L’attrattività dei territori aumenterebbe notevolmente, anche dal punto di vista degli investimenti, con una crescita del Pil locale, migliorerebbe la mobilità dei residenti, meno gomma e meno inquinamento, con un miglioramento della qualità della vita. Questa struttura è assimilabile a quello che negli anni ’60 è stata per il territorio l’Autostrada del Sole. Fanfani non c’è più, la politica è molto divisa, come categorie economiche chiediamo di fare squadra e sinergia, abbiamo perso fin troppo tempo“.
  • 15.56 – Interviene il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani: “Quando si va a realizzare una stazione di questa portata, lungo la spina dorsale del sistema Italia, tra Roma e Milano, si compie una scelta strategica che vale per le generazioni future. Le vie di comunicazione sono troppo importanti: pensiamo alle due città dell’Etruria toscana, Arezzo e Siena, e a quanto la loro storia sia stata condizionata dal passaggio o meno di una grande arteria. E allora occorre operare in modo accurato e personalmente non ho cambiato idea: va privilegiata la combinazione ferro/ferro. Se ci trovassimo dinanzi a Creti, occorrerebbe raggiungere Camucia per salire magari su un bus. Dunque: lo scambio in questo caso sarebbe fra auto e treno, senza considerare il problema parcheggi da realizzare in una zona di pregio come il paesaggio della Valdichiana. Rigutino è l’unica soluzione funzionale per una stazione Medioetruria. L’ho detto al ministro, alla presidente umbra Stefania Proietti e quest’ultima si è mostrata fin dal giorno della sua elezione disponibile e aperta. Per questo sono fiducioso del suo spirito di collaborazione e sulla sua volontà d’impostare un ragionamento comune. Una stazione Medioetruria non si fa però dall’oggi al domani, serviranno anni, in un quadro in cui l’orientamento della spesa per i trasporti va prevalentemente verso il ponte sullo stretto di Messina. È dunque il realismo e la necessità di dare risposte immediate ai cittadini che mi porta a dire: facciamo pressione tutti insieme sul ministero per aumentare nel frattempo le fermate ad Arezzo e Chiusi, rimodulando anche gli orari degli intercity. L’interesse territoriale deve prevalere, destra e sinistra devono fare lavoro di squadra per incidere sulle scelte dei livelli nazionali”.
  • 16.13 – Interviene il Consigliere regionale Vincenzo Ceccarelli: “Grazie al Comitato SAVA, Comune e Provincia. E’ il momento in cui trovare unità politica, istituzionale, economica e sociale per la Stazione AV e maggiori servizi. Questa partecipazione lascia ben sperare, con i nuovi assetti in Umbria si può tornare a un dialogo che recuperi serietà e coerenza con i dati e l’oggettività dello studio tra Umbria, Toscana e RFi del 2014. Nel secondo studio, quello che prevede Creti, lo scambio ferro-ferro non è stato soppesato, nel gruppo di lavoro non c’erano più le Università, Perugia, Siena e Firenze, meno permeabili ai condizionamenti, infine su Creti si continua a considerare come bacino di convenienza anche Arezzo e le sue vallate. Ha ragione il sindaco: Creti cancella Arezzo, Casentino e Valtiberina. Rigutino non è campanilismo in favore di Arezzo, ma parla ad un bacino molto ampio, alla città di Arezzo e alla Valdichiana senese e all’Umbria, a Perugia. Non possiamo togliere servizi a chi oggi li ha. Perchè Rigutino? Motivi oggettivi: minore impatto ambientale, minori infrastrutture, scambio ferro-ferro. Ci vorranno dieci anni, subito vogliamo più treni AV, come auspicato dal Presidente Giani. La stazione AV porta sviluppo, dobbiamo pensare anche ai pendolari, il servizio si è deteriorato. Chiediamo di essere attivi con RFI, consapevoli che la Regione ha un contratto con Trenitalia che ha il monopolio. Possiamo sanzionare, ma dobbiamo farci sentire col Ministero che dovrà occuparsene. A mio avviso non ci sono le capacità adeguate in RFI. Chiediamo il raddoppio della direttissima tra Valdarno e Firenze, è un’opera che serve all’Italia”.
  • 16.26 – Interviene Gianluca Sonnini, sindaco della Città di Chiusi (Si): “Combattiamo lo spopolamento dei piccoli centri, anche Chiusi era stata indicata come sede della stazione AV; nella nostra Provincia ci sono varie anime, invidio questa compattezza ad Arezzo. Non entro nel merito della localizzazione della Stazione, l’elemento unificatore è l’ottenimento di risultati immediati per il miglioramento delle infrastrutture n favore degli utenti di Chiusi, Arezzo e Perugia“.
  • 16.32 – Filippo Vagnoli, sindaco del Comune di Bibbiena: “Rappresento Bibbiena e il Casentino: per noi a soluzione è solo Rigutino, con Creti ci sarebbe una gran peggioramento. Se partiamo dalla stazione di Bibbiena, con un cambio ad Arezzo, possiamo spostarci agevolmente a sud, verso Roma. Occorre lo stesso tempo per raggiungere Firenze. Creti porterebbe per il Casentino peggioramenti, in quanto costretti a raggiungere il capoluogo toscano“.
  • 16.36 – Interviene Matteo Galli, presidente del Comitato SAVA: “Abbiamo raccolto 8250 firme per Medioetruria a Rigutino. Verranno realizzate stazioni AV anche in aree più modeste del nostro Paese, nel 2025 la politica aretina deve fare un passo in avanti per risultati concreti. Ci aspettiamo pragmatismo per i giovani che sono costretti ad andare all’estero“.
  • 16.41 – Interviene Stefano Chiassai, vice presidente del Comitato SAVA: “Una stazione alle porte di Arezzo darà impulso all’economia. Per noi oggi è una giornata molto importante, dopo tante frustrazioni“.
  • 16.43 – Interviene Luca Scateni, CDU: “Troppi annunci, no all’oblio infrastrutturale e alla decrescita di Arezzo. Il regolamento europeo 1315 del 2015 impone la scelta dello scambio ferro su ferro, quindi solo Rigutino è l’unica scelta logia e coerente. Quali altri interessi ci sono dietro? Con Creti saremo tutti più poveri e non possiamo violare le normative europee“.
  • 16.51 – Laura Stanganini, viaggiatrice, contribuente, geografa: “Ad Arezzo fermava il Roma-Mosca, fino a pochi anni fa c’erano collegamenti con Monaco e Vienna. Nel nord Europa i treni notturni sono una realtà importante. Recuperiamo Rigutino come sede di metropolitana leggera, Arezzo è al centro di quattro vallate. In Valtiberina la domenica non ci si arriva con un mezzo pubblico. Mi aspetto come contribuente la garanzia del servizio. Il paesaggio va preservato, quello toscano e della Valdichiana è riconosciuto in tutto il mondo, mi fa specie che l’impatto paesaggistico venga messo da parte nelle valutazione, Creti è un’offesa in questo senso“.
  • 16.57 – Mencaroni: “Abbiamo ancora gli stessi collegamenti del tempo della guerra. La Chiesa di Mezzavia in mezzo alla Sr71 è un problema mai risolto, la Valtiberina è un cantiere infinito, mancano risorse da tanti anni. Il Casentino è isolato, la cementeria Sacci non la tocca nessuno. Da San Zeno a Siena finiamo a Lucignano e ci sbattiamo. Collegamento col Valdarno non pervenuto. Da Indicatore in poi ci hanno voltato le spalle. Arezzo: Città del Natale Saracino sono belle cose, ma non abbiamo connessioni. No a Rigutino, no a Creti, sì all’aumento dei treni AV nella nostra stazione“.
  • 17.03 – Donato Lucci, Fratres donatori di sangue: “Grazie al Comitato SAVA, al presidente Galli e al segretario Alberti. Spendiamo bene il denaro pubblico per i giovani, dobbiamo aprirci al dialogo“.
  • 17.07 – David Checcacci presidente consulta studenti Arezzo: “Gli studenti vogliono la stazione a Rigutino per uscire dall’isolamento, dal 2014 siamo bloccati, passiamo all’azione diretta“.
  • 17.08 – Corrado Chieri, Valtiberina toscana e umbra: “Rilanciamo l’economia e usciamo dall’isolamento, Creti ci penalizza e penalizza anche l’Umbria. Riprendiamo il progetto del collegamento ferroviario tra Sansepolcro e Arezzo nell’interesse dell’economia“.
  • 17.11 – Cinzia Santoni, Associazione Unici e Uniti: “Medioetruria a Rigutino è la soluzione migliore. Il territorio deve essere unito per la valorizzazione del turismo e lo sviluppo. 3,16 miliardi è il costo dell’inefficienza dei treni, le infrastrutture sono fondamentali“.
  • 17.16 – Tiziano Cardosi, rappresentante lavoratori RFI: “Parlo a nome dei ferrovieri manutentori: RFI è la responsabile dei disservizi dal 3 giugno 2024, dalla riorganizzazione dei servizi a oggi. La manutenzione viene boicottata per massimizzare gli introiti. Medioetruria  è utile a drenare risorse che dovrebbero essere per i cittadini, sarebbe una cattedrale nel deserto. Interveniamo per vigilare sulle speculazioni. Se abbiamo scelto questa modalità è per denunciare il silenzio e le pressioni. Assemblea nazionale manutentori delle ferrovie. Se fate Medioetruia vi costruite una rottura di carico“.
  • 17.20 – Mauro Cornioli, ex Sindaco di Sansepolcro: “Grazie al Comitato SAVA. L’Alto Tevere umbro è per Rigutino. Anche da Gubbio si va a Rigutino, sono d’accordo con Ghinelli, meglio niente  se la scelta deve ricadere su Creti“.
  • 17.22 – Lucia Cherici, segretaria provinciale di Azione: “Grazie al Comitato SAVA per avere tenuto alta l’attenzione sul tema. Le province e le Regioni siano coinvolte, Trenitalia, che potrebbe soprassedere alla realizzazione della stazione, prenda contezza del volere dei territori. No al campanilismo, sì ad un tavolo anti ideologico. Azione ha promosso un’interrogazione al Ministro Salvini, Creti non è soluzione da percorrere“.
  • 17.29 – Stefano Tenti: “Nuntio vobis gadium magnum: habemus unitas. Bella politica stasera, tanto di cappello a tutti per l’unità d’intenti, che prevalga anche su latri temi. Abbiamo iniziato con l’inno d’Italia, potremmo finire con Puppo o l’Inno di Arezzo“.
  • 17.33 – Gaetano Gliatta, Associazione Opzione Zero, Comitato per la valorizzazione delle Stazioni di Chiusi C.T. ed Arezzo: “Abbiamo raccolto circa 4 mila firme, non siamo contrari alle infrastrutture quando necessarie, ma ci battiamo perché si valuti se le stazioni esistenti di Chiusi, Arezzo e Perugia siano in grado di assolvere alle esigenze degli utenti. 100 milioni di euro per un’opera pronta tra 15 anni, vogliamo soluzioni a costo zero e subito. Prendiamo una pausa di riflessione. I regolamenti europei impediscono Creti“.
  • 17.39 – Guido Pasquetti, storico pendolare: “Non si è mai parlato dei pendolari, cittadini, studenti e lavoratori. Arezzo è un hub che collega le vallate. Ai pendolari quindi non interessa l’Alta Velocità? Il Memorario fu introdotto per far largo all’AV, ma si sono allungati i tempi di percorrenza. I treni regionali danno la priorità ai treni veloci. Il nostro timore è che una fermata stazione AV vada ad impattare ulteriormente. Siamo favorevoli ad interventi volti a migliorare il passaggio del San Donato col suo raddoppio, potenziare la stazione di Arezzo e chiedere più Intercity“.
  • 17.44 – Tommaso Pierazzi, MoVimento 5 Stelle: “Ci sono difficoltà di dialogo col Governo. Il MoVimento 5 Stelle è per l’opzione zero, col potenziamento delle stazioni di Chiusi e Arezzo, evitando di spendere inutilmente soldi pubblici. Potenziare Arezzo costerebbe 10 milioni, otto anni per costruire Rigutino con spesa di 137 milioni, con la stazione a Rigutino, Arezzo diventa periferia“.
  • 17.52 – Dimitri Abbado, Comitato pendolari Arezzo: “Non siamo contrari a priori ad una nuova stazione, come pendolari non ci interessa. I collegamenti con Firenze sono un disastro, esiste uno studio sulle priorità per i toscani? Sono convinto che la priorità sia il raddoppio del San Donato“.
  • 17.55 – Enrico Valentini Fiab Arezzo: “Faccio mie le parole del sindaco: ‘Meglio nulla che Creti’. Raddoppio San Donato, gallerie Levane e Laterina, accessibilità delle stazione alle pensiline per le bici, rimangono difficoltà di accesso alle stazioni. La zona di Creti è depressa rispetto alle acque alte, una stazione lì andrebbe realizzata su impalcati“.
  • 17.56 – Paolo Berti, Ingegnere: “Lavoro a Milano, uso l’Alta Velocità. Propongo come alternativa la localizzazione a metà strada tra Aeroporto di Arezzo e casello della A1“.
  • 18.02 – Giovanni Chiarini, Legambiente Arezzo: “Semaforo rosso sulla stazione AV a Creti, prendiamoci cura dell’esistente, miglioriamo Perugia, Terontola, Siena, Chiusi, Sinalunga, Arezzo“.
  • 18.07 – Maurizio Da Re, portavoce Comitato pendolari Valdarno Direttissima: “La proposta di Creti è surreale, fuori dal mondo, Rigutino poco convincente. Perchè non puntare al potenziamento della stazione di Arezzo? La situazione attuale delle Ferrovie è catastrofica, gli ‘inchini’ producono ritardi, aspettiamo risposte dalla Regione“.
  • 18.14 – Lorenza Cerbini: “62 km. da Arezzo a Firenze Santa Maria Novella, in 33 minuti, ma costi troppo alti. Regionali lenti, pochi Intercity. Impossibile andare a teatro a Firenze, ci sono anche problemi di sicurezza. E’ scoraggiante. Conviene stare a casa“.
  • 18.17 – Mario Banelli: “Grazie al Comitato SAVA, concordo con Ghinelli, ma parliamo di stazioni, poco di treni e orari. Il convitato di pietra è RFI, altri treni non possono essere inseriti. Invito a considerare Arezzo sulla linea dov’era nata cioè la Firenze – Perugia. Lavoro da 50 anni nel settore treni, ben venga Rigutino, facciamo massa critica con l’Umbria migliorando i servizi“.
  • 18.22 – Roberto Barone, Arezzo 2020: “Le grandi opere affascinano. Medio Etruria: Creti non è la migliore soluzione, su Rigutino mancano studi economici trasportici. Qual è il bacino di utenza? Non è la somma degli abitanti di Arezzo e Siena. Trenitalia ha dichiarato che è interessata? Non lo sappiamo. L’interporto doveva nascere a Indicatore, alle promesse di RFI non è stato dato seguito. Il mio parere: abbiamo bisogni di altri elementi, sono soldi pubblici, con molto meno, 4-5 milioni, possiamo ammodernare la stazione di Arezzo. Propongo un tavolo permanente con pendolari, associazioni di categoria col sostegno dei decisori politici per avere da Trenitalia maggiore rispetto. Riapriamo con poca spesa la stazione di Rigutino come fermata per scambio ferro-gomma col supporto di LFI“.
  • 18.28 – Domenico Alberti, segretario del Comitato SAVA: “Ho sentito alcune incongruenze, ma grazie alla politica della città, ad iniziare dal primo cittadino Ghinelli. Grazie al Pd per la propensione all’ascolto e la disponibilità a portare avanti un tema molto avvertito. Scusate l’insistenza del Comitato, ma è l’audacia dei giovani che ci esorta a proseguire in questo impegno, lo facciamo col rigore di più Università, come la Federico II di Napoli, di Bologna e Palermo. Sono in corso altre indagini anche in Europa grazie a Matteo Galli. Non ci siamo inventati nulla, nei prossimi 9 anni saranno investiti 200 miliardi di euro, non possiamo essere attaccati sulla spesa. Il nostro tessuto provinciale conta 42 mila imprese, ci sono centinaia di cassintegrati, facciamo un ragionamento su costi-benefici, va armonizzato complessivamente attraverso gli studi che il Comitato consegna alla città. Vogliamo dire grazie alle Istituzioni, in bocca al lupo, ci impegneremo ancora, guardando i Grandi affrescati da De Carolis, con Vasari e Fanfani. Arezzo deve essere al passo con i tempi. Il padre del liberalismo italiano, Luigi Einaudi, ha dato lo stile al metodo a Luigi Lucherini, che ha portato Arezzo ad essere riconosciuta ed apprezzata. La mia è la voce di 9 mila pendolari che hanno firmato”.
  • 18.42 – Luca Stella legge l’atto d’indirizzo che sarà posto in votazione

Atto di indirizzo

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Contributi per le imprese

 

Oggetto: realizzazione della Stazione AV Medioetruria al servizio della Provincia di Arezzo in Arezzo-Rigutino

PREMESSO che:

  • la Stazione Alta Velocità Medioetruria posta in prossimità di Arezzo nei pressi della frazione di Rigutino, rappresenta un’infrastruttura strategica per lo sviluppo economico, sociale e turistico della Toscana, e in particolare per la provincia di Arezzo, ma con utilità anche per l’Umbria, rispondendo alla crescente domanda di mobilità sostenibile e intermodale.
  • L’individuazione della sede della futura stazione AV deve rispondere a criteri di funzionalità, accessibilità, sostenibilità e conformità alle normative europee in materia di trasporto ferroviario e intermodalità.
  • Il Regolamento (UE) n. 2024/1679 sulle linee guida per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) stabilisce la rilevanza di garantire un’interconnessione efficace tra linee AV e linee regionali, favorendo l’accessibilità e promuovendo l’intermodalità ferroviaria.
  • La Direttiva 2012/34/UE promuove uno spazio ferroviario europeo unico, incoraggiando l’integrazione tra linee ferroviarie regionali e ad alta velocità per garantire un sistema di trasporti sostenibile e inclusivo.

CONSIDERATO che:

  • la linea ferroviaria Alta Velocità “direttissima” attraversa la provincia di Arezzo per circa 70 km, impattando significativamente sul territorio offrendo servizi solo parzialmente adeguati alle esigenze della comunità locale.
  • Due distinti studi universitari hanno indicato in Arezzo, nei pressi della frazione di Rigutino quale localizzazione ideale per la Stazione AV Medioetruria, evidenziando il suo ruolo centrale rispetto alla rete ferroviaria e al territorio circostante.
  • La localizzazione di Arezzo-Rigutino garantirebbe il maggior bacino di utenza potenziale, servendo efficacemente sia la città di Arezzo sia le aree limitrofe, nonché altre province toscane e umbre vicine, grazie proprio alla sua posizione strategica e ben collegata.
  • Arezzo-Rigutino rappresenta il baricentro sia geografico rispetto alle quattro principali vallate aretine, sia infrastrutturale rispetto ai principali assi viari/ferroviari esistenti e futuri (quadro programmatico Regione e MIT). La scelta migliore per una perfetta integrazione con il territorio vasto resta circostanza di sviluppo economico al servizio della popolazione.
  • La scelta di Arezzo-Rigutino garantirebbe un’integrazione ottimale con la rete ferroviaria esistente, in linea con le normative europee sull’intermodalità ferro-ferro, favorendo la connessione tra la linea AV e la rete ferroviaria regionale.
  • La posizione di Rigutino, al centro della provincia di Arezzo e prossima a un nodo infrastrutturale già consolidato, consentirebbe un facile accesso ai viaggiatori provenienti sia dall’area urbana sia dalle zone limitrofe.

RITENUTO che:

  • attualmente la città di Arezzo, grazie all’interconnessione AV-linee locali, può fruire di tre coppie di treni ad Alta Velocità (AV). La realizzazione di una nuova stazione AV comporterebbe la cancellazione di questo servizio. Pertanto, l’unica posizione che può considerarsi equivalente per compensare il servizio tolto è quella di Arezzo-Rigutino.
  • La realizzazione della stazione in questa località rafforzerebbe il ruolo strategico della provincia di Arezzo nel contesto regionale e nazionale, promuovendo una mobilità più sostenibile e riducendo la dipendenza dai trasporti su gomma.
  • L’investimento su di una infrastruttura moderna e ben connessa contribuirebbe a migliorare l’attrattività del territorio per nuove attività economiche e turistiche.
  • Raggiungere la stazione Medioetruria di Arezzo-Rigutino tramite treno regionale, dotata di una stazione in linea lenta, consentirebbe la valorizzazione e la riqualificazione delle stazioni esistenti.
  • Dotare la provincia di Arezzo di una stazione AV colmerebbe una grave lacuna infrastrutturale, offrendo finalmente un servizio adeguato al territorio che attualmente subisce solo gli effetti ambientali e logistici del passaggio della “direttissima” senza trarne alcun beneficio diretto.
  • La realizzazione della stazione AV ad Arezzo-Rigutino rispetterebbe i principi stabiliti dal Regolamento (UE) n. 2024/1679, promuovendo un’infrastruttura intermodale conforme agli standard europei.

Il Consiglio Provinciale e il Consiglio Comunale di Arezzo

impegnano il Sindaco del Comune di Arezzo e il Presidente della Provincia di Arezzo a:

  1. sostenere con determinazione il progetto di realizzazione della Stazione AV Medioetruria, con particolare riferimento alla localizzazione in Arezzo-Rigutino, come indicato dagli studi universitari e in virtù del suo ruolo strategico per il maggior bacino di utenza potenziale.
  2. Promuovere, in collaborazione con la Regione Toscana e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, l’avvio di un tavolo tecnico con Trenitalia, Italo e Rfi per individuare, nell’immediato, le soluzioni possibili per potenziali servizi AV e le stazioni di Arezzo e Chiusi; nonché per approfondire gli aspetti progettuali e realizzativi legati alla scelta di Rigutino.
  3. Richiedere al Governo e ai gestori del servizio un impegno concreto e investimenti necessari per dare risposta alle legittime aspettative dei pendolari aretini, in relazione ai gravi disagi provocati dal sovraffollamento della linea Arezzo-Firenze.
  4. Sensibilizzare i Comuni, le categorie economiche e tutti i portatori di interesse affinché supportino la candidatura di Arezzo-Rigutino come sede della futura stazione AV Medioetruria.
  5. Ribadire che Arezzo, grazie all’interconnessione alta velocità-linee locali, dispone già oggi di tre coppie di treni AV, servizio che deve essere potenziato in tempi brevi e che verrebbe cancellato con la realizzazione di una nuova stazione AV, rendendo Arezzo-Rigutino l’unica posizione migliorativa per compensare tale perdita.

Il dibattito riprende con le dichiarazioni di voto dei Consiglieri provinciali e comunali:

  • 18.50 – Francesco Lucacci (FdI): “La vera novità è che la Regione Toscana riconosce Rigutino come sede della Stazione AV. Creti cattedrale nel deserto, bene il Comitato SAVA con i suoi studi, grazie ai pendolari intervenuti“.
  • 18.55 – Valentina Vaccari (PD): “Spiace la vena polemica di Lucacci. Via libera alla nuova stazione a Rigutino, ma occorre nell’immediato potenziare le infrastrutture attuali e le fermate su Chiusi, Terontola e Arezzo. TFT può giocare un ruolo importante“.
  • 18.58 – Marta Mancianti, Patto civico: “Sosteniamo l’ipotesi Rigutino, ma dobbiamo potenziare la stazione di Arezzo e le infrastrutture di viabilità“.
  • 19.02 – Marco Donati (Scelgo Arezzo): “Occasione importante, ne esce un quadro sostanzialmente unitario, anche se non del tutto. I pendolari sono in grande difficoltà, la viabilità del territorio è critica. Facciamo arrivare le nostre istanze a Roma, il territorio soffre di rappresentatività. Continuiamo a spingere”.
  • 19.10 – Palazzini Francesco (FdI): “Il dato politico è l’unitarietà di tutte le forze politiche, Ghinelli e Polcri avranno argomenti per perorare la causa Rigutino“.
  • 19.13 – Michele Menchetti: “Mi sono confrontato con il gruppo che rappresento, sono contrario a MedioEtruria a Rigutino e a Creti. Portiamo avanti le opere pubbliche già iniziate“.
  • 19.21 – Donato Caporali (Pd): “Voto favorevole all’atto, peroriamo Rigutino in contrasto alla decisione del Ministero che ha indicato Creti. Occorre aumentare le corse dei treni AV
  • 19.27 – Piero Perticai (Lega): “Deve essere una scelta tecnica, non politica, abbiamo colloqui in corso col Ministero. Difendo il territorio, al di là dell’appartenenza politica. Voto favorevole“.
  • 19.30 – Egiziano Andreani: “Confronto estremamente positivo, la stazione AV a Rigutino è una chimera, un bel sogno. L’obiettivo vero è avere treni in più. Voto a favore“.
  • 19.36 – Simon Pietro Palazzo: “Infrastruttura fondamentale per la nostra terra. Giusto l’appello ad una maggiore alle nostre esigenze, grazie al Comitato SAVA. Non è una suggestione parlare di Medioetruria, oggi è il momento delle azioni, la politica deve dare concretezza alle idee. Voto favorevole e lancio un nuovo guanto di sfida: da soli non ce la facciamo, diamo forza a chi ci rappresenta. Convochiamo qui il presidente della Provincia di Siena, tutti i consiglieri regionali, dobbiamo capire chi ci sta e chi non ci sta. Chiedo al Presidente Polcri di convocare qui il Consiglio regionale, con le Province di Perugia e Siena su questo tema“.
  • 19.42 – Mery Stella Cornacchini: “Grazie a Ghinelli e Polcri per aver dato seguito ad atti precedenti, al Comitato SAVA, dispiace che alcuni non si siano resi conto di dove è Creti. Peccato per l’assenza di tanti sindaci del territorio. Il mio voto è favorevole“.
  • 19.45 – Votazione del Consiglio provinciale per appello: l’atto di indirizzo approvato all’unanimità.
  • 19.50 – Votazione del Consiglio Comunale per appello: l’atto di indirizzo viene approvato con 25 voti favorevoli e 1 voto contrario di Menchetti

 

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