“Non c’è stata alcuna perdita di finanziamenti regionali per le Comunità energetica rinnovabile (Cer), poiché le risorse previste dalla programmazione regionale saranno disponibili solo dal 2025, come stabilito dalla delibera della Giunta Regionale toscana 1600 del dicembre 2024. Per quanto riguarda i fondi del Pnrr, invece, sono riservati esclusivamente ai Comuni con meno di cinquemila abitanti, escludendo Siena. Il nostro impegno per la costituzione di una Cer resta saldo e si avvale della preziosa collaborazione con l’Agenzia regionale recupero risorse (Arrr), che ha fornito supporto tecnico e progettuale”. Così l’assessore all’ambiente del Comune di Siena, Barbara Magi, ha risposto all’interrogazione del consigliere Fabio Pacciani (Gruppo Misto) durante il Consiglio Comunale di oggi, giovedì 16 gennaio, riguardante la Comunità energetica rinnovabile e il percorso intrapreso dall’amministrazione.
“L’interrogazione – ha spiegato Magi – ripropone il percorso iniziato a febbraio 2024, quando lo stesso consigliere Pacciani aveva presentato una mozione sulla partecipazione alla Cer SienaEnergie. Abbiamo già in precedenza spiegato più volte quali siano i motivi per i quali abbiamo intrapreso una strada diversa, affidandoci alla società Albatros per la redazione del progetto di fattibilità tecnico-economica. Preme inoltre evidenziare la proficua e costante collaborazione con Arrr, con cui sono state avviate, già dai primi mesi del 2024 e in varie sedi, interlocuzioni e approfondimenti in merito alla costituzione della Comunità energetica rinnovabile. In particolare, Arrr è stata, ed è tuttora, così come previsto tra i propri compiti istituzionali, un prezioso supporto per l’amministrazione comunale sia dal punto di vista prettamente tecnico per la consulenza in ambito progettuale che nella promozione di un positivo confronto teso a verificare possibili forme di collaborazione con SienaEnergie”.
“Occorre poi far presente – ha proseguito l’assessore – che a differenza di quanto erroneamente sostenuto nell’interrogazione, non c’è stata nessuna perdita di finanziamenti regionali, in quanto i sostegni a favore delle Cer previsti nella programmazione regionale saranno disponibili solo dal 2025, così come previsto da delibera della Regione Toscana 1600 del 23 dicembre 2024. L’unica misura operativa è quella relativa ai finanziamenti legati al Pnrr, ma questa è riservata ai territori con meno di cinquemila abitanti e pertanto non interessa direttamente Siena”.
Riguardo alla scelta dell’amministrazione di affidare l’incarico ad Albatros “non si tratta – ha chiarito Magi – di non voler valorizzare e utilizzare le competenze e le professionalità dei cittadini. Forse il consigliere Pacciani dimentica che noi siamo una pubblica amministrazione e non un’associazione iscritta al Runts: l’affidamento dell’incarico ad Albatros, della quale è indubbia l’esperienza e la competenza, ci consente di poter procedere riducendo al minimo i passaggi burocratici e avere a disposizione risorse umane con elevata competenza nel settore e dedicate a questo lavoro. Non è affatto né uno spreco di tempo né di risorse pubbliche. Tale scelta valorizza la nostra natura di ente pubblico e consente all’amministrazione di operare con efficienza e rapidità”.
“A seguito di questo affidamento per la redazione del progetto di fattibilità tecnico-economica – ha proseguito l’assessore – sono state avviate fin da subito le necessarie analisi tecniche e documentali, in collaborazione con la struttura tecnica comunale, a partire dal censimento del patrimonio immobiliare comunale e dei relativi consumi energetici, nonché l’analisi delle superfici utili, in funzione dell’efficienza e del rendimento impiantistico, e i sopralluoghi finalizzati alla verifica dell’idoneità tecnica di tutti i potenziali punti di installazione degli impianti. Il complesso lavoro di indagine e il necessario tempo impiegato hanno permesso di svolgere una compiuta analisi tecnico-economica che ha messo il Comune nella condizione di farsi parte attiva nel promuovere la costituzione di una Cer, rispettando la propria natura di ente locale che rappresenta la collettività di riferimento e ne cura gli interessi. Il progetto di fattibilità è arrivato al suo compimento ed è attualmente all’esame del competente ufficio tecnico comunale per la successiva approvazione da parte della Giunta Comunale. A breve si terrà l’assemblea costituente della Cer che era già stata programmata per il mese di dicembre e che è stata rimandata per gravi motivi indipendenti dalla nostra volontà”.
Sulla possibilità di aderire alla Cer SienaEnergie, l’assessore ha ribadito che “questa amministrazione intende promuovere una Comunità Energetica sotto forma di fondazione, mirata all’inclusività e al coinvolgimento di tutti i portatori di interesse (cittadini, imprese, enti) senesi e non. La nostra iniziativa vuole essere una cornice nella quale, se è anche loro volontà, potremo collaborare con la stessa Cer SienaEnergie, con cui infatti si stanno definendo possibili e auspicabili scenari di cooperazione. D’altra parte, è vero che la Cer SienaEnergie si è già costituita da tempo, ma ad oggi rimane un ‘contenitore vuoto’ e credo quindi possa essere anche di loro interesse una collaborazione”.
“Infine – ha concluso Magi – nel quadro normativo e regolatorio attuale vi sono ancora alcuni elementi di incertezza che suggeriscono di agire con prudenza e con il dovuto approfondimento tecnico-amministrativo. Ne sono esempi il servizio denominato ‘Scambio sul posto’, regime convenzionale alternativo all’autoconsumo diffuso, in dismissione a partire dal 31 dicembre 2024, ma la cui transizione a oggi non è stata regolamentata dai previsti decreti attuativi, e la non piena funzionalità della piattaforma Gse per l’accesso agli incentivi in conto esercizio a favore dell’autoconsumo diffuso delle Cer”.
Il consigliere Fabio Pacciani (Gruppo Misto) si è dichiarato: “non soddisfatto della risposta e riparto proprio dalle tempistiche assessore, proprio perché per progetti del genere è necessario il giusto tempo non comprendo le motivazioni di non aver aderito ad un progetto già avviato come quello di SienaEnergie. Un progetto che partiva dal basso, dai cittadini, costruito a misura della città. Non comprendo come si sia arrivati oggi a parlare di due comunità energetiche, mi sembra una barzelletta. SienaEnergie in realtà non è più oggi un contenitore vuoto, ha iniziato a operare e a ricevere i primi contributi dal Gse. Fra i soci ci sono università ed imprenditori. Che oggi si sia creata questo antagonismo è certamente responsabilità della politica. Il progetto a mio avviso dovrebbe essere condiviso per superare proprio questo dualismo che si è creato. Il fatto che Siena sia l’unico Comune che sta tentando questo percorso non possiamo sapere se sia una cosa positiva o negativa. Una cosa è certa: il bando scade a marzo e se non prende corpo il progetto a rischio si rischia di perdere i finanziamenti. Esistevano già delle professionalità, forse scegliere una strada alternativa ha allungato i tempi. Compito dell’amministrazione recuperare un dialogo che possa aiutare a raggiungere obiettivi comuni”.
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