Il caso Novis, compagnia assicurativa slovacca in difficoltà , sta provocando preoccupazioni anche tra migliaia di risparmiatori italiani, sempre attenti a nuove opportunità di investimento e risparmio. Con migliaia di polizze a rischio e un confronto inevitabile con la crisi di Eurovita, si delineano scenari complessi che richiedono chiarezza. La questione riguarda non solo gli assicurati, ma – essendo questo un nuovo caso che deflagra all’improvviso – anche la fiducia nel sistema assicurativo europeo. Vediamo tutti i dettagli:
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La crisi di Novis e il rischio per gli assicurati di perdere soldi -
Il parallelo con il caso Eurovita che ha travolto molti risparmiatori italiani
La crisi di Novis e il rischio per gli assicurati di perdere soldi
Novis, fondata nel 2014 e presente in diversi Paesi europei, è ora finita sotto la lente delle autorità di vigilanza a causa di problemi di solvibilità . La normativa europea Solvency II impone a tutte le compagnie assicurative di mantenere un livello minimo di capitale per coprire i rischi, ma Novis non ha rispettato questi parametri. Di conseguenza l’Autorità di Vigilanza Slovacca ha revocato la licenza operativa della compagnia, gettando nel caos migliaia di assicurati, di cui oltre 19.000 in Italia, per un valore complessivo di circa 36 milioni di euro.
Con la revoca della licenza, Novis non può più stipulare nuovi contratti e opera solo per gestire le polizze esistenti. La mancanza di supervisione adeguata rende incerto lo stato finanziario della compagnia e accresce il rischio che i premi versati non vengano recuperati. Sono soprattutto i contratti con premi ricorrenti e essere vulnerabili poiché i clienti continuano a versare denaro in una compagnia che potrebbe non soddisfare le richieste future.
La preoccupazione riguarda i risparmiatori italiani che hanno sottoscritto polizze attraverso il regime di libera prestazione di servizi di Novis. Il primo suggerimento di base non può che essere quello di acquisire consapevolezza su quanto sta accadendo e restare in linea con le azioni che stanno attivando le autorità competenti.
Gli assicurati si trovano davanti a un dilemma: riscattare le polizze ora o attendere l’esito della procedura di liquidazione. In alcuni casi, il riscatto immediato comporta perdite per via delle commissioni previste. Ma può essere una soluzione più sicura rispetto al rischio di una liquidazione incerta.
Per chi preferisce aspettare è bene sapere che la nomina di un liquidatore da parte del tribunale di Bratislava non ha ancora una scadenza definita. La liquidazione potrebbe richiedere anni e lasciare nell’incertezza su quanto verrà effettivamente recuperato.
Il parallelo con il caso Eurovita che ha travolto molti risparmiatori italiani
Il caso Novis richiama alla mente la vicenda di Eurovita, la compagnia assicurativa italiana che nel 2023 ha vissuto una crisi simile. Nel caso di Eurovita, il sistema italiano aveva garantito il salvataggio grazie a un intervento coordinato tra governo e banche. In realtà , la situazione di Novis sembra più complessa in quanto la compagnia opera sotto la supervisione slovacca,. Detto in altri termini, le possibilità di intervento diretto da parte delle autorità italiane sono limitate.
Non solo, ma l’assenza di un piano di salvataggio europeo coordinato potrebbe lasciare migliaia di risparmiatori in una posizione vulnerabile
A ogni modo, per gli assicurati di Novis, la priorità è agire in modo informato e con cautela. Un primo importante punto di riferimento sono le comunicazioni ufficiali dell’Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) per disporre costantemente di un quadro chiaro e aggiornato della situazione.
Un altro passo importante è consultare un legale esperto in diritto assicurativo per conoscere i propri diritti e valutare le opzioni disponibili. Per intenderci, la rescissione immediata del contratto – anche se può sembrare la prima reazione valida – può non essere la scelta migliore, in quanto può comportare perdite aggiuntive. Meglio attendere indicazioni più precise dalle autorità .
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