Viale Campania, un maxi intervento per risanare il collettore

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Fino a giugno del 2026 la viabilità di viale Campania a Monza resterà ad una sola corsia per senso di marcia, ma la bella notizia è che l’arteria resterà sempre percorribile alle auto e non era scontato. Partirà infatti a settembre un nuovo maxi intervento da oltre 9 milioni di euro.

Lavori in viale Campania

BrianzAcque e Comune di Monza hanno presentato stamattina, mercoledì 15 gennraio 2025, a Monza  i dettagli del metodo d’intervento prescelto per il risanamento strutturale del “maxi” collettore fognario di viale Campania.

Il progetto interesserà l’intero asse stradale, dalla rotatoria di San Fruttuoso sino all’incrocio con via Borgazzi, per una lunghezza complessiva di 1,2 km, e prevede una “riabilitazione manuale”, ovvero una vera e propria ricostruzione su misura della condotta realizzata negli anni ‘30 e che oggi necessita di un consolidamento per ripristinare appieno la sua funzionalità. I lavori comprenderanno, in una prima fase preparatoria, la rimozione dei depositi accumulati e la pulizia delle superfici interne; quindi, la riparazione di crepe e cavità mediante malte cementizie speciali; il consolidamento strutturale di pareti, volta e fondo con malta e rete elettrosaldata, per garantire una maggiore durabilità e resistenza; infine, la sigillatura e il ripristino degli allacci esistenti.

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Intervento, costo e dettagli

Prima di “approdare” a questa scelta d’intervento, è stato necessario valutare pro e contro di varie alternative prendendo in considerazione diversi criteri, tra cui: prestazioni idrauliche; impatto sulla viabilità; sicurezza dei lavoratori; costi e durabilità dell’intervento. La valutazione finale ha, di fatto, scartato l’ipotesi di posare una nuova condotta attraverso lo scavo a cielo aperto.

Tra le considerazioni che hanno fatto propendere per la soluzione scelta vi è il tema della flessibilità: l’intervento può essere adattato a diverse condizioni operative e permette di intervenire in modo localizzato sui punti critici. Ed ancora l’impatto minimo, praticamente inesistente, sull’attuale viabilità: poiché non sono richiesti scavi esterni, il traffico stradale non viene influenzato mantenendo interdette le sole due corsie centrali.

“Fin dal primo cedimento l’attenzione più grande del Comune e di Brianzacque è stata garantire contemporaneamente la sicurezza degli automobilisti e dei lavoratori impegnati nella gestione del cantiere sotterraneo – ha commentato il aindaco di Monza, Paolo Pilotto – Ora si tratta di investire professionalità e risorse per realizzare la manutenzione straordinaria e garantire la funzionalità del manufatto centenario, un’opera indispensabile per i servizi di igiene e di gestione delle acque nel territorio provinciale, obiettivo prioritario che rende più accettabili gli inevitabili disagi viabilistici che dovremo ancora sopportare”.

Tempistiche e iter

Il cronoprogramma prevede che entro fine febbraio 2025 avvenga l’aggiudicazione della gara di progettazione mentre tra maggio e giugno 2025 è prevista la chiusura del progetto esecutivo. Seguirà la produzione della documentazione per la gara dei lavori. Secondo l’attuale tempistica, nel rispetto delle procedure, l’affidamento dei lavori è stimato per il mese di settembre 2025 e, orientativamente, si svolgeranno in circa nove mesi.

Non si esclude, comunque, una possibile contrazione dei tempi di esecuzione dei lavori grazie, ad esempio, all’impiego di più squadre di maestranze su più fronti del cantiere o su più turni. L’ipotesi è comunque una conclusione per giugno 2026.

L’investimento stimato, relativamente ai soli lavori, è pari a circa 8 milioni di euro che arriva a oltre 9 con tutti gli oneri.

L’opera e il crollo

L’intervento sarà particolarmente complesso perché il collettore fu eseguito secondo le tecniche dell’epoca con la “gettato in opera”, a mano, metro dopo metro e così deve avvenire ora anche il risanamento. Spiega Enrico Boerci, presidente e Ad di BrianzAcque: “Sarà un intervento sartoriale, cucito su misura. L’abilità manuale sarà un valore aggiunto per “sanare” questa grande infrastruttura ormai secolare in modo definitivo garantendole una nuova vita.  In situazioni come questa, possiamo contare e mettiamo a disposizione le competenze dei nostri professionisti, per un lavoro mirato a garantire un intervento efficace e duraturo”.

Come ha ribadito Boerci, dal momento del primo cedimento, l’attenzione non è mai venuta meno.  Nel corso degli anni è stato oggetto di diversi interventi di manutenzione.

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Le videoispezioni in viale Campania

“Dopo i due cedimenti del 23 e del 31 dicembre 2023, il collettore, con alle spalle quasi un secolo di vita, è stato posto sotto stretta osservazione con indagini a tappeto e strumentazioni tecnologicamente avanzate già dai primi giorni di gennaio 2024. – ha chiosato – Il primo impegno è stato quello di risolvere l’emergenza e costruire in corrispondenza del punto collassato un manufatto ad hoc in cemento armato dalle dimensioni di 6 metri per 5 e profondo 4. Una azione che ha impegnato le maestranze sino ad aprile 2024 e che ha consentito la riapertura parziale del viale nel mese di maggio”.

In parallelo, è scattata l’attività di indagini a tutto campo che si è protratta fino ad estate avanzata. Dopo le primissime ispezioni con il personale calato in condotta e con una serie di videoispezioni con i droni, BrianzAcque, ha eseguito prove penetometriche, sondaggi (fino ad una profondità di 10 metri con l’obiettivo di testare la staticità), una campagna di indagini geofisiche finalizzata alla mappatura del sottosuolo e alla verifica dell’eventuale presenza di ulteriori anomalie riconducibili a cavità al di sopra della condotta fognaria. Ed ancora, un rilievo topografico con laser scanner e celerimetrico in modo da definire il più precisamente possibile la geometria interna e valutare possibili differenti tecniche di risanamento/consolidamento dell’infrastruttura. Una volta al mese, un geologo effettua inoltre dei passaggi con il georadar per controllarne lo “stato di salute”.

Grazie all’acquisizione di questi dati ed informazioni, dal 30 settembre in un punto specifico del viale, all’intersezione tra Via Borgazzi e via Philips, è stato avviato un intervento per la messa in sicurezza dei punti più ammalorati del collettore intercomunale così da evitare nuovi collassamenti della tubatura e cedimenti della sovrastante carreggiata stradale. Squadre di tecnici specializzati hanno provveduto al ripristino delle cavità formatesi per l’effetto combinato dell’azione erosiva del tempo, delle piogge e delle infiltrazioni delle radici degli alberi. I vuoti sono stati riempiti con mattoni e malta cementizia fibro-rinforzata. L’intervento è terminato a metà ottobre.



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