GENNAIO 2025: LA MEMORIA DOPPIA, LE MULTE TANTE E ALTRO ANCORA

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Due iniziative al Poggio per la Memoria: nella seconda si ricorda la Shoah ma nella prima si esalta il Futurismo. Il sindaco si sceglie un dirigente per l’ufficio tecnico, la PM farà 140 mila euro di multe, la dimensione degli alloggi scende a soli 50 mq, arriva l’imposta di soggiorno e cambia il Mascherone d’oro. (mb)

FUTURISTI UNO: LA “MARCIA SERRATA” – Può un Comune, alla vigilia del 27 gennaio (“Giorno della memoria”: ricordo dei primi 80 anni dalla liberazione di Auschwitz) può un Comune organizzare un pubblico incontro che esalta il futurismo come (sic) “periodo fervido, senso di intuizioni, tensione spirituale e umana verso un avvenire che, in marcia serrata, balzava sul presente”?

Può un Comune, senza una adeguata inquadratura storiografica, esaltare con parole così incensatorie la riproposizione di un’opera letteraria (la sceneggiatura di un film sulla “velocità”) scritta da Filippo Tommaso Marinetti fra il 1917 e il 1918 quando Mussolini (e lo stesso Marinetti) fondavano i “fasci italiani di combattimento” in un clima di violenza e di intimidazioni contro gli avversari? Può separare, in quel fenomeno, la dimensione intellettuale da quella politica?

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FUTURISTI DUE: LA “GEMMA NASCOSTA” – Evidentemente si. Evidentemente una amministrazione di destra centro oggi può farlo: visto l’incontro organizzato dal Comune di Poggio a Caiano – con la sua vicesindaca e assessora alla Cultura, la leghista Diletta Bresci – questo 22 gennaio (ore 21) alle Scuderie di Poggio.

Verrà presentato un testo (“Velocità. Sceneggiatura futurista”) di Filippo Tommaso Marinetti (fondatore, nel 1908, del movimento futurista e glorificatore – va ricordato – della “guerra sola igiene del mondo”): un testo che Marinetti – firmatario nel 1925 del manifesto degli intellettuali fascisti e poi aderente alla RSI – aveva preparato per un film.

Gli organizzatori, fra cui il Comune, con parole auliche definiscono questa opera marinettiana come “gemma nascosta, preziosa … e scenario incredibilmente attuale rispetto ai giorni d’oggi, al limite della preveggenza”.

Insieme a Diletta Bresci parlerà Attilio Sodi Russotto, fondatore dell’associazione culturale “Inquadrature perfette” che, con il Comune, propone la serata.

FUTURISTI TRE: LA MEMORIA – Da notare che pochi giorni dopo, il 27 gennaio, la stessa amministrazione comunale, con una certo involontaria forma di apparente dissociazione, organizza una lodevole iniziativa per il “Giorno della Memoria” 2025: la deposizione di una corona con riflessioni sulla Shoah, la proiezione per gli studenti di un bel film (“L’ultima volta che siamo stati bambini” di Claudio Bisio), la premiazione – in accordo con ANED e Museo Deportazione – del concorso “per non dimenticare”. Se ne occuperà, sensibile a queste tematiche, l’assessora alla scuola Patrizia Cataldi.

Ma cinque giorni prima la sua collega Bresci avrà esaltato, presentandola in modo così laudatorio, la visione, inevitabilmente anche politica, di Tommaso Marinetti. Con un testo scritto dall’intellettuale fascista proprio mentre Mussolini iniziava la sua avventura che avrebbe portato l’Italia alla rovina (e alla Shoah).

FUTURISTI QUATTRO: NOSTALGISMO? – Nulla in contrario – specie in un Comune dove visse Ardengo Soffici ma dove era nato Paolino Taddei, ministro giolittiano che tentò di bloccare la marcia fascista su Roma – nulla in contrario, ovvio, nel lavorare in modo serio, con iniziative di qualità, anche sulla memoria del rapporto politica/cultura e, nello specifico, tra futurismo e fascismo.

Ma per questo occorrerebbe un supporto di ricerca storica, sarebbe stata utile la presenza di accademici (anche di tendenze diverse), capaci di aiutare nella comprensione di vicende così complesse.

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Anche per evitare – e speriamo davvero non sia questo il caso – il rischio di un tifo verso nostalgismi più o meno mascherati da forme contemporanee di sovranismi, esoterismi, identitarismi, revisionismi, talvolta negazionismi …

Specie quando in tutta Europa, perfino in Germania, si affacciano pericolosi rigurgiti di nazifascismo.

Perché – non scordiamolo mai – fu proprio in quel “periodo fervido, denso di intuizioni, tensione spirituale e umana verso un avvenire che, in marcia serrata, balzava sul presente”, che ebbe origine una dittatura di cui quest’anno celebriamo gli 80 anni della sconfitta.

Da notare una piccola curiosità. Nel manifesto della serata poggese è scritto che da quella sceneggiatura marinettiana “non scaturì mai un film“.

Andando però in rete si scopre che il film era stato in effetti realizzato: nel 1930 da futuristi torinesi. Pochi anni fa, nel 1996/1997, ne è stata trovata e restaurata una copia parziale.

STRADE DEL POGGIO: ATTENTI ALLE MULTE – 140.000 euro. Quasi 400 euro al giorno. Per tutti i giorni dell’anno. E’ la cifra che il Comune prevede di incassare, in questo 2025, dalle multe per violazione del codice della Strada. La delibera è la n. 168 adottata dalla giunta l’antivigilia di Natale.

A un normale osservatore forse sfugge come sia tecnicamente possibile, e in un solo anno, nel microscopico Comune del Poggio e con un numero così ridotto di vigili, far cassa addirittura per 140 mila euro dalle multe per il codice stradale.

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Ma se amministratori così attenti e svegli hanno previsto quella cifra, vuol dire che hanno fatto bene i conti: certo non hanno messo cifre a casaccio.

Vorrà dire che ogni giorno, festivi compresi, pagheremo alla nostra Polizia Municipale – che nel frattempo ha trovato una grande sede, in affitto, in un palazzo privato facendo stare tutti molto larghi – quasi 400 euro (ogni giorno che il buon Dio manderà in terra) per infrazioni al codice della strada.

MINI ALLOGGI DA MQ 50 – Fra le modifiche nelle Norme Tecniche di Attuazione (NTA) approvate (contraria la minoranza) nel Consiglio del 16 dicembre, una riguarda la riduzione (da 70 a 50) dei metri quadri di superficie edificata minima per ogni fabbricato esistente e per ogni ulteriore unità abitativa.

Sarebbe interessante sapere perché il limite di 70 mq è stato ridotto a 50. Sarebbe utile conoscere il motivo di questa scelta: se è un motivo tecnico o se dietro ci sono motivazioni politiche; se è stata una scelta chiesta da qualche soggetto esterno oppure se è scelta con motivazioni solo interne.

Sarebbe utile interrogarsi sul motivo per cui la dimensione minima degli alloggi è stata ridotta quasi del 30% e se è giusto prevedere alloggi, in cui far vivere persone, così mini.

EDILIZIA IN PRATICA: NORME NUOVE – Tutti gli atti (la delibera più una dozzina di complessi allegati) sono pubblicati in Albo Pretorio. Nella seduta del 16 dicembre non funzionò la diretta streaming. E la qualità della registrazione di quella seduta, poi pubblicata, rende impossibile comprendere ciò che in aula venne detto.

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A maggior ragione sarebbe stata necessaria una forte azione informativa per far capire ai cittadini cosa si nasconde tra quei fogli.

Sono tante le modifiche introdotte. Tante le parole cancellate, idem quelle aggiunte. Molto difficile, per un semplice cittadino, orientarsi.

Eppure sono le norme che ciascuno di noi si troverà davanti avendo necessità di dover presentare, agli uffici, una pratica edilizia.

Non sarebbe stato male, per una amministrazione desiderosa di mettere al centro i cittadini, aver effettuato una pubblica assemblea per spiegare, con parole semplici, gli arcani di questo atto e il senso politico delle scelte.

Nulla è stato fatto e ancora una volta il diritto alla conoscenza è, in pratica, vanificato da un palazzo chiuso in sé stesso. Il sindaco Palandri non ama le assemblee pubbliche.

DIRIGENTE DI FIDUCIA – Il sindaco ha deciso di assumere un dirigente, di sua stretta fiducia, per gli uffici tecnici del Comune. E’ stato pubblicato un avviso e chi ritiene di essere interessato può, se in possesso dei requisiti far domanda.

La selezione sarà effettuata da una commissione, ma a decidere sarà il sindaco “sulla base di scelta autonoma e discrezionale”. L’incarico, conferito dal sindaco, durerà fino alla scadenza del suo mandato politico.

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Tutto ciò è possibile grazie al Testo Unico Enti Locali. Scelta legittima, quella di un incarico solo fiduciario con un professionista scelto dal sindaco e che dunque, verso il sindaco, avrà sempre una rispettosa riconoscenza. Ma scelta interessante da far conoscere.

UN MASCHERONE D’ORO – Cambiano lievemente (ed è già un buon passo avanti) i criteri per l’assegnazione del “Mascherone d’oro”, il premio istituito lo scorso anno dal Comune in collaborazione con tre associazioni di categoria (Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti. Restano fuori – chissà perché – gli artigiani di CNA).

Un anno fa vennero premiate alcune validissime aziende poggesi. Ma il criterio, voluto dal Comune, riguardava solo la loro longevità (cioè il numero degli anni di presenza sul territorio). Quest’anno il criterio non sta più solo nella longevità. Viene infatti introdotta – e pare scelta giusta – anche la categoria della innovazione.

Il premio non consiste in denaro, ma in un riconoscimento di carattere simbolico. La cerimonia pubblica si svolgerò, nella sala della Giostra, il 6 marzo 2025. Il giorno dopo Le Ceneri.

UNA IMPOSTA NUOVA: DI SOGGIORNO – Istituita ex novo, al Poggio, l’imposta di soggiorno. Dallo scorso 1 gennaio chi soggiorna nell’unico albergo del Poggio e nelle altre strutture ricettive, pagherà una cifra destinata, come accade in ogni Comune turistico, non all’imprenditore ma al Comune.

E’ stato deciso un euro a notte (in bassa stagione: gennaio-marzo) che sale a un euro e mezzo, sempre a notte nella stagione “alta”: i restanti nove mesi. Lo ha stabilito a maggioranza (astenuta l’opposizione) il Consiglio nella seduta dello scorso 30 dicembre.

L’assessore competente (Piero Baroncelli) ha annunciato che da questa imposta potranno entrare, nelle casse del Comune, fino a 30 mila euro all’anno (ma la delibera riporta una cifra diversa: 20 mila euro). “Tutto ciò che si ricava da questa imposta – ha assicurato Baroncelli – sarà investito nel turismo”.

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POGGIO (A CAIANO) E BUCA di Mauro Banchini, 14 gennaio 2025 n. 82 (foto dal web)





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