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La Regina degli Emirati Arabi, dove tutto è un record
Ci eravamo ripromessi un “Natale al caldo” e la scelta è ricaduta su Dubai, facilmente raggiungibile da Milano Malpensa e con sole 3 ore di fuso orario nel periodo invernale. Dopo 6 giorni trascorsi qui, Dubai è per me un grande sì. Ci ritornerei? Assolutamente sì. Sono rimaste tante cose da vedere, saltate per mancanza di tempo e altre priorità (Museum of the Future, Corniche, più tempo per Abu Dhabi, e sicuramente il tornarci tra qualche anno permetterà di osservare ulteriori cambiamenti nella città.
Una cosa che ho apprezzato tantissimo è stata l’incredibile sensazione di sicurezza in ogni angolo (della serie: “Lascio la borsa aperta per terra con portafoglio a vista e nessuno me lo tocca”), la pulizia ovunque (non un sasso per strada o un filo d’erba fuori posto nelle aiuole), i bagni pubblici dove puoi tranquillamente camminare scalzo (appena finisci, entrano subito a pulire), l’incredibile apertura mentale e tolleranza verso tutte le religioni (ad Abu Dhabi, in una piazza, sono state costruite una Moschea, una Sinagoga e una Chiesa Cattolica). La parola “Tolerance”, scritta in tutte le lingue all’ingresso della Moschea di Abu Dhabi, qui si percepisce davvero.
Tutto quello che devi sapere per visitare al meglio Dubai
Volo: ho monitorato per tanti mesi, dopo la pubblicazione della tratta, il volo Malpensa-Dubai con Emirates, e posso dire che i prezzi non sono mai scesi, anzi sono stati in crescita. Sicuramente non è un periodo economico, noi abbiamo scelto la comodità del volo diretto da Malpensa (che dista meno di 20 minuti d’auto da casa nostra), tratta notturna all’andata (21.35 – 06.45 del giorno dopo) e di pomeriggio al ritorno (15.40 – 19.35). Il check in l’ho fatto 48h prima del volo, direttamente dalla app, i posti erano già assegnati (i 4 del blocco centrale), ho dovuto solo confermarli. Avevamo incluso un bagaglio da 25kg da imbarcare e un bagaglio a mano da 7kg.
Emirates si conferma (dopo il viaggio in Sudafrica) una compagnia eccellente, il cibo è assolutamente ok, anche la proposta per i bambini o quella light. L’intrattenimento è ottimo, con il canale Disney+ apprezzatissimo! Vengono dati ai bimbi zainetti e borsette, giornalini e matite, e viene scattata una foto Polaroid alle famiglie con bambini. Assolutamente consigliata! Con l’Emirates Pass, mostrando le carte di imbarco nella biglietteria di alcune attrazioni (ad esempio The View at the Palm, Burj Khalifa) o in alcuni ristoranti e negozi, si ha diritto a uno sconto fino al 20%.
- Parcheggio: abbiamo lasciato l’auto al P4 Holiday, direttamente al T1, in cui si entra dopo 4 minuti a piedi (all’esterno ma con passaggio coperto).
- Transfer: dopo aver letto varie recensioni, alla fine abbiamo optato per “Transfereeo”, con cui ci siamo trovati benissimo. Servizio preciso con aggiornamenti puntuali tramite App o Whatsapp. All’arrivo a Dubai, l’autista ci aspettava con un cartello con il mio nome, aveva un van da 7 posti e seggiolino per mio figlio, oltre ad acqua fresca a bordo. Anche il pick up al rientro è stata precisa e puntuale.
- Pagamenti: al momento del viaggio, l’euro era abbastanza debole rispetto al Dirham… Il cambio era a 3.71. Non abbiamo prelevato o cambiato nulla, ho pagato tutto con carta di credito, i biglietti delle varie attrazioni li avevo già comprati da casa, e le corse in auto con Uber le gestivo tramite app e quindi carta di credito.
- Deposito bagagli: arrivando presto la mattina (alle 8.30 eravamo già davanti all’appartamento), e non avendolo disponibile fino alle 14, ci siamo fatti consigliare dalla host un deposito bagagli. Abbiamo utilizzato Baggage Taxi, un servizio perfetto, preciso, puntuale, con aggiornamenti via app e Whatsapp. Sono venuti a prenderci le valigie alle 9.20 e ce le hanno riportate alle 17.30, così abbiamo potuto sfruttare la giornata senza i bagagli appresso.
- Guide: oltre alle informazioni trovate qui nel gruppo e nelle pagine Instagram, abbiamo trovato utile la guida della Lonely Planet.
- Meteo: di giorno giravamo tranquillamente in pantaloncini corti e maglietta a maniche corte/canottiera, non abbiamo trovato aria condizionata eccessiva nei posti al chiuso (solo sulla Monorail). Per la sera, consigliata una felpina leggera, non sempre indispensabile. Le temperature erano sui 25 max – 18 minima. Mio marito e mio figlio hanno fatto il bagno in mare un paio di volte. L’acqua era discreta, io non sono riuscita a tuffarmi però. Per l’escursione nel deserto, assolutamente da portare pantaloni lunghi e felpina per la sera perché c’è escursione termica, oltre a uno scaldacollo/simil kefia per ripararsi la bocca dalla sabbia mentre si scende dalla jeep e se tira vento.
- Alcol: nei club e negli hotel con licenza è possibile consumare alcolici, che non vengono venduti nei supermercati classici. Per acquistarli (a caro prezzo) bisogna recarsi nei negozi autorizzati (ad esempio MMI Stores o African Eastern), muniti di passaporto, ricevendo una sorta di licenza valida 30 giorni. In alternativa, è consentita l’importazione di 4 litri di alcol ciascuno.
- Assicurazione: abbiamo optato per la Columbus per assistenza e bagaglio.
- Sim: dato che il mio telefono non supporta E-sim, ho attivato il piano Vodafone Travel Mondo per 7 giorni. All’arrivo in aeroporto a Dubai, al controllo passaporti, viene consegnata una Sim DU con 10GB di traffico incluso e valida 24h, da attivare.
- Trasporti: abbiamo sempre utilizzato Uber per i trasporti. Un’alternativa è Careem, che utilizza anche i taxi locali con il tetto colorato. Le auto che abbiamo trovato sono sempre state pulitissime e in perfette condizioni; un paio di volte, scegliendo l’opzione Green, abbiamo avuto la Tesla (per la gioia dei miei figli). Le strade sono in condizioni perfette, alcune anche a 6 corsie. Nonostante il traffico impegnativo in alcune ore della giornata, e l’uso “facile” del clacson, gli autisti guidano molto bene e si destreggiano facilmente.
- Alloggio: abbiamo optato per la zona di JBR, volevamo godere della vista sul mare, e non siamo rimasti delusi. Abbiamo prenotato un Airbnb presso il complesso di Murjan 1 (GMA Murjan 2BR Sea View High Floor), un appartamento al 36esimo piano, pulitissimo, con 2 camere da letto matrimoniali, due bagni con doccia e uno di servizio, cucina super accessoriata, terrazzo con vista su parte della Palma e sul mare. Comodissimo il check out fino alle 12, che ci ha permesso di sfruttare l’ultima mattina in spiaggia. L’ingresso è stato un pochino complicato all’arrivo, in quanto la lobby è chiusa al momento per lavori, quindi dovevamo sempre passare dal Ground Floor/parcheggio. Al livello Plaza si trova una palestra, caffetteria, ristoranti, un piccolo playground, un Carrefour (aperto fino alle 2 di notte) e altri piccoli supermercati. Consiglio assolutamente questa zona, sia per la vista stupenda, per essere a pochi minuti a piedi dalla Marina Promenade o dalla passeggiata di The Walk, e da cui si raggiungono anche gli altri punti caratteristici di Dubai (la zona più lontana, Bur Dubai, l’abbiamo raggiunta in circa 40 minuti con traffico).
- Costi e spesa: la benzina, al momento, costa 0.67€ al litro. Ma se volete un piano telefonico con Giga illimitati per connessione Internet (pensavo al mio con Vodafone a 20€/mese), preparatevi a spendere 100€ almeno. Per la spesa, nel Carrefour da cui ci rifornivamo, non abbiamo trovato grosse differenze con la zona dove abitiamo noi (frutta super economica, così come l’acqua), chiaramente non vendono carne di suino ma agnello e pollo a volontà. Carissimo tutto l’italiano, dalla pasta alla Nutella.
Ecco cosa abbiamo visto a Dubai (e Abu Dhabi)
Se può servire, questa è stata la divisione del programma per i vari giorni:
Giorno 1
- The Palm – Monorail
- Spiaggia JBR
Giorno 2
- Sky Views Observatory
- Dubai Mall e vista Burj Khalifa
- Burj Park
Giorno 3
Giorno 4
- Miracle Garden mattino
- Escursione nel deserto pomeriggio + cena
Giorno 5
- Dubai vecchia: Al Fahidi, Bur Dubai
- Souk Madinat Jumerirah + Festive Market
- Marina Promenade
Giorno 6
The Palm
Avevo prenotato online i biglietti per la Monorotaia, con l’opzione Day pass.
Il tragitto parte dalla Gateway Station Palm Jumeraih per arrivare fino all’Atlantis Aquaventure station. Consiglio di sedersi in testa alla monorotaia, così da ammirare l’arrivo verso l’hotel Atlantis e la fine della Palma. Abbiamo fatto un giretto all’interno del famoso hotel, dove si trova l’acquario, negozi, gelaterie, bowling…
Siamo poi scesi alla stazione di Al Ittihad, con una bellissima passeggiata lunga 3km, e poi abbiamo scattato qualche foto nella zona di Palm West Beach (piena di club privati dove andare in spiaggia). *Curiosità*: un uomo della security sul lungomare ci ha informato che le foto erano possibili solo con cellulare, niente Reflex o Mirrorless, per una questione di privacy 🤷♀️
Sky Views Observatory
Avevo prenotato l’ingresso delle 10.30, siamo arrivati all’apertura alle 10 e siamo potuti entrare dopo pochi minuti, approfittando così del fatto che non ci fosse ressa. C’è un deposito zaini gratuito vicino alla biglietteria. L’ascensore porta in pochi secondi a 220mt di altezza, al 54esimo piano. Oltre al panorama stupendo a 360 gradi, con vista sul Burj Khalifa e Dubai Mall, c’è una passerella sospesa nel vuoto con pavimento trasparente. Da vertigine!
Come attività extra, per i più coraggiosi c’è la Edge Walk, una camminata imbragati sul cornicione esterno, con foto “sospesi nel vuoto”.
Più “calma” è invece la discesa dallo scivolo di vetro, i cui biglietti si acquistano a un counter al 53esimo piano (o in biglietteria al piano terra); si può fare dai 12 anni in su (o su autorizzazione dei genitori) e con un peso minimo di 30kg. Dura veramente pochissimi secondi, scattano delle foto durante la discesa e queste si possono acquistare (assieme a quelle scattate all’ingresso) alla “modica” cifra di 145AED (circa 40€) – ma in compenso vengono stampate in formato grande e messe nel folder di pelle…
Dubai Mall
Siamo arrivati giusto in tempo per lo spettacolo delle fontane delle ore 13, che abbiamo visto dalla terrazza del negozio Apple. È stato simpatico, sulle note di Baby Shark, e dura pochi minuti. Sicuramente sarà molto suggestivo anche di sera, con le fontane illuminate.
Rientrati al Mall, ci siamo resi conto della sua grandezza e abbiamo capito perché ci siano vari display con le mappe per orientarsi, oppure QR Code da scaricare per avere una navigazione da un punto all’altro…
Abbiamo pranzato da Zou Zou, ristorante libanese-turco, con ampia scelta di piatti, speziati o meno, e prezzi adeguati.
Immancabile la tappa nel negozio Lego, dove abbiamo fatto timbrare i passaporti, e poi foto di rito alla Cascata con i tuffatori.
I Love Dubai Sign
Appena fuori dal Dubai Mall, è un cuore in metallo per fare delle foto con alle spalle il Burj Khalifa.
Burj Park
È un parco con installazioni artistiche come soffioni giganti, la Three Fingers Statue e una vista incredibile sul Burj Khalifa. Nei pressi della Dubai Opera, si trova anche un playground molto carino, con vista incredibile sul grattacielo più alto del mondo.
Con il senno di poi, siamo stati contenti di aver scelto la salita al grattacielo The Sky View, sia per la possibilità di ammirare il Burj Khalifa, per il costo inferiore e per aver sicuramente evitato code estenuanti, che abbiamo visto sia all’interno del Mall (che è il punto di accesso al grattacielo) e di cui abbiamo letto sui social.
Miracle Garden
Avevo acquistato i biglietti da casa (bisogna scegliere solo il giorno, non l’orario), e consiglio assolutamente di andarci appena apre alla mattina (alle 9) per evitare la ressa di gente che si accalca poi, impedendo di godersi questa meraviglia di giardino botanico (e per evitare anche il caldo). L’airbus A380 della Emirates, riprodotto a grandezza naturale e ricoperto interamente di fiori, lascia a bocca aperta, così come le sculture gigantesche di cavalli, pinguini, orso… Per non parlare del villaggio dei Puffi o dell’area spettacoli, con ballerine rotanti.
L’unica nota che stonava, a mio avviso, era l’eccessiva presenza di venditori di souvenir, chioschi, giochi per bambini a pagamento (gonfiabili, macchinine…), fotografi che ti propinano servizi negli angoli “clou”… Un po’ troppo, davvero. Rovinano l’atmosfera.
Escursione nel deserto di Dubai
Abbiamo prenotato un’escursione da Airbnb, facendo una ricerca su un’esperienza privata e adatta ai bambini. La scelta è ricaduta su un tour, con accompagnatore in lingua inglese, che ci è venuto a prendere alle 14.15 in appartamento e ci ha riportato verso le 22. Ci siamo trovati benissimo con la guida, un ragazzo indiano di 26 anni, molto friendly, preparato, disponibile ad ascoltare le nostre richieste. Abbiamo viaggiato su una Landcruiser 4×4 con acqua fresca a disposizione e il seggiolino per mio figlio.
L’esperienza comprendeva:
- Sosta prima di entrare nel deserto, per eventualmente salire sul quad (ma noi non l’abbiamo fatto)
- Ingresso nel deserto con dune bashing, molto movimentata, infatti abbiamo chiesto di “abbassare il livello” perché mio figlio si stava spaventando e quindi abbiamo poi potuto godercela al meglio. Ci siamo poi fermati in cima a una duna per ammirare l’immensità del deserto e fare il “sand boarding”, la divertente discesa su una sorta di surf sulla sabbia (io alla prima discesa mi sono completamente ribaltata!). Preparatevi ad avere kg di sabbia nelle scarpe poi…
- Ci siamo poi spostati in un camp nel deserto, dove abbiamo ammirato il tramonto spettacolare, e poi sono iniziate le attività della sera. Il campo era molto piccolo rispetto ad altri che abbiamo superato, conteneva una quarantina di persone e quindi non si è creata troppa confusione o ressa. Abbiamo iniziato con un aperitivo con focaccine, involtini di verdure, bevande aromatizzate alla rosa o al mirtillo, formaggi… Per poi poter fare varie esperienze nel campo: il giro in cammello, il tatuaggio all’hennè per me e mia figlia, la foto con il falco, fumare narghilé. È iniziato poi lo spettacolo, che comprendeva danza del ventre e danza Tanoura, e uno spettacolo del fuoco che ha incantato i bambini.
- La cena era composta da vari piatti di grigliata di carne (agnello o manzo), verdure, curry, riso bianco, dolcetti tipici, e bevande analcoliche alla spina.
È sicuramente un’esperienza turistica, ma non abbiamo sentito il senso di “circo” o eccesso, quindi devo dire che anche questo momento nel campo ci è piaciuto. Un po’ meno l’uscita dal deserto per ritornare sulla strada principale, dove era un po’ il Far West con le macchine che andavano velocissime, abbaglianti accesi, sgommando per risalire le dune
Bur Dubai
Era la zona più distante dal nostro appartamento; ci siamo fatti portare da Uber nel quartiere di AL FAHIDI, con le case Patrimonio dell’Unesco che ora sono gallerie d’arte o piccoli musei, visitabili per pochi Dirham.
Siamo passati davanti all’Arabian Tea House, molto carino e sicuramente da valutare per una colazione o pranzo, ma non era orario per noi…
Molto bello percorrere a piedi la zona di Hindi Lane, una stretta stradina puntellata da piccoli negozi che vendono prodotti e artigianato tipico indiano, che vanno da sciarpe, piccole statue Krishna, cestini di offerte, fiori, sari di seta… Qui si trova anche l’unico Tempio Indù di Dubai (Shri Krishna Temple), dedicato a Shiva e Krishna Mandir. Non siamo potuti entrare perché era chiuso. È posizionato esattamente dietro alla Grande Moschea di Dubai, che però non è visitabile dai non musulmani.
Siamo quindi arrivati al Grand Souq Bur Dubai, dove vendono spezie, tessuti (soprattutto cashmere e pashime), e dove i venditori sono davvero davvero davvero davvero insistenti (mio figlio salutava praticamente tutti, ho dovuto “bloccarlo” altrimenti non saremmo mai riusciti ad uscire). Infine abbiamo scattato qualche foto lungo il canale, con le Abra che lo attraversavano (al costo di un Dirham) per raggiungere la zona di Deria.
Souk Madinat Jumeirah
Centro commerciale che riproduce un vecchio mercato arabo, situato nel quartiere di Medinat Jumeirah. Da qui, con una breve passeggiata, si può raggiungere un punto panoramico verso il Burj-al-Arab.
Nel periodo tra dicembre e gennaio, nell’area esterna, viene allestito il MADINAT JUMEIRAH FESTIVE MARKET, una sorta di villaggio di Natale dove potete semplicemente passeggiare e scattare foto (anche a Babbo Natale che passa sull’Abra lungo il canale interno), oppure far fare ai bambini qualche attività/giostra… Costano praticamente tutte 30AED (circa 8€), dal salta salta alla battaglia di “palle di neve” finta, alla giostra dei cavalli o ruota panoramica. I miei figli hanno fatto l’esperienza nella Santa’s Grotto per decorare un biscotto Pan di zenzero, da portarsi poi a casa.
Marina Promenade
La potevamo raggiungere a piedi in pochi minuti dall’appartamento, costeggiando uno o l’altro lato. Bellissima di sera, con tutti i grattacieli illuminati, come la Cayan Tower che si arrotola su se stessa inclinandosi di 90 gradi. Poco dopo il ristorante Massimo’s, si trova un playground molto carino, dove mio figlio ha giocato con dei bambini del posto.
Spiaggia JBR
Era quella più vicina al nostro appartamento, ci siamo arrivati con una passeggiata lungo The Walk di una decina di minuti. È libera, abbastanza stretta ma molto lunga, e si ha una visuale bellissima su AIN DUBAI, la ruota panoramica che ha recentemente riaperto dopo 2 anni di chiusura. Ogni tanto passa un beduino con i cammelli per fare le foto o su cui si può salire per fare un giro, e poi c’è un’enorme struttura con gonfiabili d’acqua al centro del mare. La spiaggia è pulita (manco a dirlo, passano continuamente a tirare su eventuali cartacce), sorvegliata e con lavapiedi all’ingresso (non abbiamo visto però le docce).
Cosa vedere ad Abu Dhabi
Avevo contattato diversi tour operator perché volevamo avere un tour privato e in italiano di Abu Dhabi, per poter gestire i nostri tempi e avere una spiegazione dettagliata e comprensibile anche dai bambini. Alla fine ho scelto “Vivere a Dubai”, e devo dire che siamo rimasti pienamente soddisfatti. Abbiamo avuto un autista a disposizione per l’intera giornata, insieme alla guida italiana, Monica, molto preparata, simpatica e proattiva anche con i bambini. Siamo stati ad Abu Dhabi dalle 9.30 alle 19 circa.
Avevo preparato da portare dei pantaloni lunghi e una felpina/maglietta lunga per tutti e 4, in più per me una pashmina per coprire i capelli e un foulard per mia figlia. In teoria lei non avrebbe dovuto coprirsi, avendo 10 anni, ma ai controlli l’hanno fermata dicendo che era “too tall” e quindi dimostrava più della sua età. Poco male, ci siamo coperte entrambe senza problemi. Ci sono ovunque cartelli che ricordano i divieti: non introdurre giocattoli, non sdraiarsi per terra, non fare foto con “gesti” (fosse solo una “V” di Evviva), non prendersi per mano tra coppie.
Grande Moschea di Abu Dhabi
Dopo aver superato i controlli, e prima di accedere alla Moschea, si attraversa un centro commerciale che da un lato rovina un po’ la magia del luogo, con i negozi, ristoranti e fast food, ma dall’altro risulta comodo per la sosta pranzo finita la visita. Noi abbiamo pranzato presso “Mado”, un ristorante turco con servizio veloce e dai prezzi onesti (buonissimo il dolce Kunafa). Abbiamo utilizzato le golf car gratuite per avvicinarci all’ingresso della Moschea, perché c’è abbastanza da camminare.
La Moschea lascia senza fiato: per il contrasto tra il bianco accecante del marmo e il cielo azzurro, i minareti altissimi, i lampadari in oro e cristallo Swarovski scintillanti, i rosoni con indicati il calendario gregoriano e musulmano e gli orari delle preghiere, le colonne intarsiate con motivi floreali… Meravigliosa, anche in considerazione che si tratta della quarta Moschea più grande al mondo, dopo la Mecca, la Medina (non visitabili dai non musulmani) e quella di Casablanca.
Non siamo purtroppo potuti entrare nell’Heritage Village perché, nonostante normalmente chiuda alle 16, il giorno della nostra visita ha chiuso un’ora prima per un evento privato.
Abbiamo allora optato per visitare l’Emirates Palace Mandarin Oriental, uno degli hotel definiti “a 7 stelle”, dove l’oro troneggia ovunque, persino sui dolci in vendita nella pasticceria. È interessante osservare un plastico che rappresenta la zona di Saadiyat, dove sorgeranno e sono in costruzione tantissimi nuovi musei oltre al Louvre (Guggenheim, Museo Nazionale, delle Curiosità, di Storia Naturale…).
Tappa “turistica” (ma dovuta) al mercato dei datteri, dove basta scegliere un negozio qualsiasi per venire sovrastati da mille assaggi di datteri di tutti i tipi, cioccolato di Dubai (ripieno di pistacchio, squisito), dolcezze varie… Gli acquisti sono d’obbligo, i prezzi onesti.
Proseguendo in auto, abbiamo fatto dei foto stop per ammirare:
- Etihad Towers, un complesso di 5 torri situato sulla Corniche di Abu Dhabi, un lungomare lungo 8km.
- Qsar Al Watan: il Palazzo presidenziale, sede di eventi e cerimonie, che ospita gli uffici del Presidente degli Emirati Arabi Uniti.
- Louvre di Abu Dhabi, che sorge nel distretto culturale di Saadiyat (che significa “Isola della Felicità”) e dall’architettura davvero particolare.
- Ferrari World e Circuito di Yas Marina: nel primo si trovano le montagne russe più veloci al mondo.
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