L’uso combinato di intelligenza artificiale e open banking nel settore bancario sta rendendo il credito accessibile e trasparente anche per le micro e piccole imprese. Questo aspetto rappresenta una delle sfide principali del segmento, spesso considerato poco attraente dalle banche tradizionali. Il limite storico delle micro e piccole imprese è legato principalmente ad una valutazione del rischio finanziario più complessa e dispendiosa rispetto a quella di una grande impresa, spesso a causa dell’assenza di dati consolidati di bilancio e l’utilizzo di metodi tradizionali di analisi.
La PSD2 favorisce l’introduzione delle nuove tecnologie
La progressiva introduzione nel settore bancario di tecnologie come l’intelligenza artificiale e l’open banking, grazie anche alla normativa europea PSD2, sta consentendo oggi alle banche soprattutto del settore fintech di adottare un modello di valutazione più inclusivo, capace di superare le limitazioni dei metodi tradizionali. Per le aziende, questo significa un accesso al credito più rapido, trasparente e adattato alle loro esigenze specifiche.
Anzitutto, grazie all’utilizzo dell’open banking, le banche hanno la possibilità di accedere in tempo reale a dati dettagliati dei conti correnti delle imprese, in sola lettura e previo consenso del cliente. Questo collegamento rapido e sicuro permette di analizzare in pochi istanti i flussi di cassa, le entrate e le uscite di un’azienda, offrendo una visione completa e accurata della sua salute finanziaria, nonché di superare il tradizionale modello di valutazione basato sui bilanci, offrendo una metodologia basata su dati aggiornati in tempo reale.
Con questa nuova grande disponibilità di informazioni e dati, l’introduzione dell’intelligenza artificiale ha rivoluzionato la velocità e l’accuratezza con cui le banche possono analizzare i dati finanziari. In Banca AideXa, ad esempio, sfruttiamo algoritmi avanzati per convertire automaticamente i dati dei movimenti in un profilo di rischio. L’AI è in grado di analizzare e sintetizzare informazioni come trend di crescita nei ricavi, flussi di cassa e volumi delle transazioni, producendo un’analisi dettagliata ma facile da interpretare per gli analisti del credito.
In questo modo, anche le piccole e micro imprese possono essere valutate rapidamente e ricevere offerte personalizzate.
La democratizzazione dei dati, vantaggio per banche e imprese
La democratizzazione dei dati non è solo un vantaggio per le banche, ma anche per gli imprenditori stessi, che possono utilizzare queste informazioni per monitorare la loro gestione finanziaria. Ricevere feedback dettagliati sui propri flussi di cassa e sugli indicatori di performance consente di comprendere meglio la propria situazione economica e di lavorare attivamente per migliorarla.
La valutazione non solo avviene in pochi secondi, ma è anche completamente su misura, in quanto l’algoritmo può adattare la proposta di credito in base ai dati specifici dell’azienda, evidenziando le aree di forza o le criticità.
Un caso pratico: il “termometro creditizio”
Un esempio di come queste tecnologie possano essere messe in pratica è il termometro creditizio di Banca AideXa, uno strumento che abbiamo sviluppato internamente e che consente alle micro e piccole imprese di ottenere una valutazione preliminare della loro probabilità di accesso al credito. In pochi minuti, grazie all’analisi dei dati transazionali e dei flussi di cassa, l’imprenditore può avere una chiara indicazione della sua finanziabilità, senza dover presentare documenti cartacei o notificare i Sistemi di Informazione Creditizia. Questo strumento offre un’anteprima del potenziale di credito dell’impresa, permettendo agli imprenditori di prendere decisioni informate prima ancora di formalizzare una richiesta di finanziamento.
L’AI favorisce l’accessibilità dei servizi bancari
Un ulteriore vuoto che l’AI sta contribuendo a colmare in questo settore è relativo all’accessibilità dei servizi bancari. Negli ultimi anni, il settore bancario ha vissuto un declino significativo delle filiali fisiche. In Italia, oltre 5.000 sportelli bancari sono stati chiusi negli ultimi cinque anni, accelerando una tendenza già in atto e accentuata ulteriormente durante e dopo la pandemia. Questo fenomeno ha colpito in modo particolare le micro e piccole imprese, che storicamente hanno avuto un forte legame con il territorio e si sono affidate alle filiali locali per accedere ai servizi bancari e ottenere consulenze personalizzate. La chiusura degli sportelli ha quindi creato un vuoto significativo, soprattutto per le aziende più piccole, limitando ulteriormente il loro accesso a servizi finanziari tradizionali.
Il progressivo declino delle filiali ha evidenziato la necessità di soluzioni digitali che possano garantire alle imprese l’accesso ai servizi bancari, indipendentemente dalla loro ubicazione geografica. Per imprenditori che operano spesso in aree meno servite dal sistema bancario tradizionale, la digitalizzazione rappresenta una risorsa fondamentale per colmare il divario e rispondere al bisogno di servizi accessibili, flessibili e rapidi.
Le piattaforme di onboarding digitale e valutazione automatizzata del rischio creditizio che sfruttano l’AI si stanno affermando come strumenti essenziali per rispondere a questa esigenza. Grazie a processi interamente online, gli imprenditori possono richiedere finanziamenti direttamente da casa o dall’ufficio, senza dover recarsi in filiale, risparmiando tempo e riducendo le complessità burocratiche.
Grazie a innovazioni digitali come l’AI e l’open banking, l’accesso al credito sta diventando più equo, semplice e trasparente per il cliente.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link