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Il borgo medievale in provincia di Latina è considerato tra i più belli del nostro Paese ed è stato inserito tra le “100 mete d’Italia”
Sermoneta, borgo medievale incastonato tra i monti Lepini e l’Agro Pontino, è considerato tra i più belli d’Italia. Inoltre, dal 2017, è inserito tra le “100 mete d’Italia”. Il borgo, che si trova in provincia di Latina, è circondato da mura ed è dominato da un imponente castello tra i più importanti e meglio conservati del Lazio.
Cosa vedere
Sermoneta nacque nell’Alto Medioevo come villaggio fortificato, rimanendo tale fino al XIII secolo, quando divenne il florido feudo dei Caetani, storica famiglia laziale. Tutta la sua storia è conservata nel centro storico, dove è possibile ammirare antiche abitazioni in pietra calcarea, loggiati, case-torri ed elementi architettonici e decorativi di notevole pregio. Tra gli edifici da visitare a Sermoneta, spiccano la Loggia dei mercanti e le sue arcate, la Chiesa dell’Annunziata, il Palazzo comunale del ‘400, la Sinagoga ebraica, la Via delle Scalette e il Belvedere. Il centro storico di questo borgo è costruito per la maggior parte in pietra locale, circondato da una cinta muraria aperta su cinque porte. Da non perdere il vecchio lavatoio comunale, costruito a ridosso delle mura di cinta del borgo tra la fine dell’800 e i primi anni del ‘900, composto da tre grosse vasche in pietra calcarea.
Da non perdere il Castello Caetani, che costruito per volere della famiglia degli Annibaldi, agli inizi del 1200, passò nelle mani dei Caetani nel 1297, quando gli Annibaldi caddero in disgrazia e furono costretti a cedere tutte le loro proprietà. Sotto la loro proprietà il castello venne ampliato e fu allora che vennero costruite la Sala dei Baroni e le Camere Pinte. Nel 1500 però, i Caetani furono allontanati a seguito di una scomunica da parte di papa Alessandro VI Borgia, che divenne il proprietario del castello fino alla sua morte. Ma grazie all’ascesa di Giulio II i Caetani ritornarono a Sermoneta, dove rimasero fino ai giorni nostri. Il castello è attualmente un museo e viene sfruttato per organizzare manifestazioni culturali. A occuparsi della sua tutela e conservazione è la Fondazione Roffredo Caetani.
Da visitare anche la Cattedrale di Santa Maria Assunta, costruita nel XIII secolo e contraddistinta da un poderoso campanile. Al suo interno si trova l’Oratorio dei Battenti, dentro il quale è stato allestito un museo di arte sacra con dipinti del XVI e XVIII secolo. Qui si può inoltre ammirare il dipinto più prezioso, la “Madonna degli Angeli” o “Madonna con Sermoneta in grembo”, attribuito a Bonozzo Gozzoli. Anche la Chiesa di San Michele Arcangelo, una delle più antiche di Sermoneta, è un edificio da visitare assolutamente, così come il Giardino degli aranci, che risale al 1500 e che un tempo era un “pomerio”, una zona utilizzata per la difesa del borgo e dove non si poteva costruire o coltivare. Solo nel ‘700 divenne un giardino, in cui sono coltivati alberi di agrumi.
Vale la pena visitare anche il Museo della ceramica, di proprietà del Comune, in cui viene ripercorsa la storia della ceramica, grazie alla presenza di molteplici oggetti da vasellame a corredi funerari, e il museo “C’era una volta”, adiacente alla sinagoga, che ospita la ricostruzione di sei scene di vita quotidiana con differenti materiali, tutte realizzate a mano dalla ceramista Daniela Caruso. Merita una visita anche la chiesaedex Convento di San Francesco. Si tratta di un complesso monastico, nato nel XII secolo come fortilizio dei Templari, che ha visto nei secoli il susseguirsi di diversi ordini monastici. Tra le varie testimonianze storiche c’è, sul piazzale antistante la chiesa, un gigantesco leccio del 1495 donato da papa Alessandro VI ai frati Minori Osservanti. Al suo interno si trova il Sacrario dei Caduti dell’Egeo nella Seconda guerra mondiale.
Cosa fare
A Sermoneta è possibile fare trekking. La vicinanza al Semprevisa, al Santuario del Crocefisso e la facilità di alcuni percorsi, infatti, rende il borgo meta ideale per tutti gli appassionati, che siano esperti o no. Inoltre, nelle vicinanze passa la via Francigena del Sud, che è uno degli itinerari più importanti del nostro paese.
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