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Non ci sono ambiguità di lettura che tengano questa volta. Sia che si guardi all’anno meteorologico (dicembre-novembre) o all’anno solare (gennaio-dicembre) il 2024 risulta per l’Italia l’anno più caldo di sempre dall’inizio delle registrazioni (1800). Le variazioni tra i due periodi di riferimento sono minime e portano al medesimo allarmante dato. L’anomalia sulla temperatura media è di +1.46°C considerando l’anno meteorologico e di +1.35°C considerando l’anno solare. Il confronto per altro è fatto con la media degli ultimi 30 anni quindi 1990-2020 che comprende già almeno due decenni di riscaldamento climatico conclamato. Questo significa che se ci fossimo rapportati alla media trentennale precedente avremmo trovato uno scarto maggiore che avrebbe potuto superare i 2°C.
Questi dati (fonte ISAC-CNR) erano attesi da chi come noi segue gli sviluppi climatici e sono in perfetta sincronia con l’andamento su scala planetaria che mostra analoghe anomalie fino a +1.55°C. Un valore che supera il tetto massimo di 1.5°C previsto dagli accordi di Parigi del 2015 e che quindi ne decreta de facto il fallimento. Per quanto riguarda noi, è necessario un ulteriore approfondimento in cui scopriremo che in alcuni casi l’anomalia ha raggiunto valori fino a +1.75°C.
Per dovere di cronaca parleremo dei risultati sia per quanto riguarda l’anno meteorologico che copre il periodo dicembre 2023-novembre 2024 che per l’anno solare gennaio 2024-dicembre 2024.
ANNO METEOROLOGICO DICEMBRE 2023-NOVEMBRE 2024
TEMPERATURE MINIME
NORD: con un anomalia di +1.52°C il 2024 risulta per le regioni settentrionali l’anno più caldo di sempre dall’inizio delle registrazioni (1800). L’anno più freddo fu il 1816
CENTRO: con un anomalia di +1.41°C il 2024 risulta per le regioni settentrionali l’anno più caldo di sempre dall’inizio delle registrazioni (1800). L’anno più freddo fu il 1845.
SUD: con un anomalia di +1.43°C il 2024 risulta per le regioni settentrionali l’anno più caldo di sempre dall’inizio delle registrazioni (1800). L’anno più freddo fu il 1845.
TEMPERATURE MASSIME
NORD: con un anomalia di +1.10°C il 2024 risulta per le regioni settentrionali il 3° anno più caldo di sempre dall’inizio delle registrazioni (1800). L’anno più caldo è stato il 2022, quello più freddo fu il 1814
CENTRO: con un anomalia di +1.75°C il 2024 risulta per le regioni settentrionali l’anno più caldo di sempre dall’inizio delle registrazioni (1800). L’anno più freddo fu il 1836.
SUD: con un anomalia di +1.69°C il 2024 risulta per le regioni settentrionali l’anno più caldo di sempre dall’inizio delle registrazioni (1800). L’anno più freddo fu il 1836.
ANNO SOLARE GENNAIO 2024-DICEMBRE 2024
TEMPERATURE MINIME
NORD: con un anomalia di +1.39°C il 2024 risulta per le regioni settentrionali l’anno più caldo di sempre dall’inizio delle registrazioni (1800). L’anno più freddo fu il 1816.
CENTRO: con un anomalia di +1.25°C il 2024 risulta per le regioni settentrionali l’anno più caldo di sempre dall’inizio delle registrazioni (1800). L’anno più freddo fu il 1846.
SUD: con un anomalia di +1.29°C il 2024 risulta per le regioni settentrionali l’anno più caldo di sempre dall’inizio delle registrazioni (1800). L’anno più freddo fu il 1846.
TEMPERATURE MASSIME
NORD: con un anomalia di +1.03°C il 2024 risulta per le regioni settentrionali il 3° anno più caldo di sempre dall’inizio delle registrazioni (1800). L’anno più caldo è stato il 2022, quello più freddo fu il 1814.
CENTRO: con un anomalia di +1.64°C il 2024 risulta per le regioni settentrionali l’anno più caldo di sempre dall’inizio delle registrazioni (1800). L’anno più freddo fu il 1835.
SUD: con un anomalia di +1.58°C il 2024 risulta per le regioni settentrionali l’anno più caldo di sempre dall’inizio delle registrazioni (1800). L’anno più freddo fu il 1835.
CONSIDERAZIONI
: il 2024 è stato caratterizzato da
eventi meteorologici estremi sull’Italia
con piovosità eccezionali da un lato e siccità estreme dall’altro. E’ probabile che
quel 3° posto
per il nord Italia, unico settore per il quale
non è valso sempre il record di anno più caldo
sia dipeso dall’eccezionale piovosità della tarda primavera e dell’inizio dell’estate. Il record spetta comunque a un anno non troppo lontano, il 2022.
Centro e Sud
non hanno ammortizzatori e devono fare i conti con
un record assoluto preoccupante
. Come ribadito nell’introduzione, va notato che la media di riferimento è quella 1990-2020 un trentennio che aveva già visto un aumento di temperatura rispetto a quello immediatamente precedente 1980-2010. Ciò non fa altro che confermare
un processo di riscaldamento
che in concomitanza con fattori climatici periodici indipendenti procede ad una velocità elevata.
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