Bandecchi campo golf Labro Piediluco, Melasecche, è un déjà vu

Bandecchi campo golf Labro Piediluco, Melasecche, è un déjà vu

Un progetto di grande visione per la realizzazione di un campo da golf tra Labro e Piediluco torna al centro del dibattito. L’idea, riproposta dal sindaco Stefano Bandecchi, punta a valorizzare un’area unica per bellezza naturale, storia e cultura, proponendo un’infrastruttura capace di attirare turismo di qualità e investimenti.

A Terni si discute di un progetto che ha radici lontane: da oltre trent’anni si ipotizza la costruzione di un campo da golf che abbracci le colline tra Labro e Piediluco. Un’idea che, per lungo tempo, ha trovato ostacoli in un clima di chiusura culturale e nella lentezza burocratica, ma che oggi sembra più realizzabile che mai. La proposta di Bandecchi si inserisce in un contesto di iniziative già avviate e che mirano a rilanciare l’intero Parco della Cascata delle Marmore e del lago di Piediluco, puntando su un turismo sostenibile e su una crescita economica stabile.

Al centro del progetto si trova la storica fattoria del barone Franchetti, una struttura agricola in pietra di grande valore architettonico. Questa potrebbe essere trasformata in un centro ricettivo di alta qualità senza necessità di nuovo consumo di suolo, offrendo spazi per accogliere visitatori, sportivi e turisti. Il progetto preliminare, già recepito urbanisticamente dal comune di Labro vent’anni fa, prevede un campo da 18 buche distribuito su sessanta ettari, con una club house che potrebbe sorgere in uno dei casali già presenti nell’area.

Il rilancio del progetto si collega ad altre iniziative cruciali per lo sviluppo della zona. Tra queste, la pista ciclabile attorno al lago di Piediluco, finanziata con 700mila euro dalla Regione Umbria, è una delle opere destinate a integrarsi con il futuro campo da golf, ampliando l’offerta turistica e sportiva. Inoltre, l’intervento si inserisce in un panorama di riqualificazioni infrastrutturali già avviate, come la superstrada Terni-Rieti e il collegamento con Roma tramite la Salaria.

Un altro tassello fondamentale è rappresentato dalla promozione culturale e artistica del territorio. La Rocca Albornoziana e Villalago, simboli del patrimonio storico locale, potrebbero essere protagoniste di eventi e iniziative culturali di rilievo, rafforzando l’attrattività dell’area. L’apertura del Museo dei Plenaristi, accanto alla Cascata delle Marmore, è un esempio concreto di come storia e cultura possano intersecarsi con natura e sport per offrire un’esperienza unica ai visitatori.

Gli investimenti necessari per realizzare il campo da golf sono significativi, ma il sindaco Bandecchi e i sostenitori del progetto sottolineano che i benefici supererebbero di gran lunga i costi. L’area, già visitata da 500mila turisti all’anno per la Cascata delle Marmore, ha un potenziale ancora inespresso. Un’infrastruttura come il campo da golf potrebbe attrarre un turismo più ricco e consapevole, ampliando l’offerta con attività sportive, ricettive e culturali integrate.

Il progetto non è privo di sfide. Saranno necessarie modifiche urbanistiche, un dettagliato cronoprogramma e un attento lavoro di mediazione tra pubblico e privato per garantire un equilibrio tra sviluppo e tutela dell’ambiente. Tuttavia, i promotori sono fiduciosi: le condizioni attuali sono favorevoli per far decollare un’iniziativa di questa portata.

La realizzazione del campo da golf non è solo una questione di infrastruttura sportiva. È un simbolo del cambiamento necessario per il territorio, che deve scrollarsi di dosso decenni di marginalizzazione e spopolamento. Investire in progetti innovativi e sostenibili è la chiave per trattenere i giovani, creare nuove opportunità di lavoro e trasformare l’Umbria in una regione di eccellenza turistica.

Il “Contratto di fiume Basso Nera e Piediluco” rappresenta un passo importante in questa direzione. Riunendo pubblico e privato in una visione strategica comune, il contratto integra iniziative come il Museo della Cascata, il Forum delle Acque e il progetto Water Ways, con l’obiettivo di creare un sistema turistico integrato. L’ascensore panoramico da piazzale Byron ai Campacci e i battelli elettrici sul lago di Piediluco sono solo alcuni esempi delle infrastrutture che potrebbero completare l’offerta turistica dell’area.

Il sindaco Bandecchi, con il suo approccio pragmatico e visionario, ha rilanciato l’idea del campo da golf con l’intento di trasformare un sogno trentennale in realtà. Ora spetta alla comunità locale, alle istituzioni e agli investitori privati cogliere questa opportunità e dimostrare che il futuro di Terni e dei suoi dintorni può essere scritto con coraggio, innovazione e rispetto per l’ambiente.

Se il progetto vedrà la luce, il territorio intorno a Piediluco potrebbe diventare un modello di sviluppo sostenibile, capace di coniugare sport, cultura e natura in un contesto unico al mondo.