Scuola e parità di genere. In partenza ’Io sono Io’ . Corsi di sensibilizzazione per studenti e adulti

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“La scuola è una grande palestra di addestramento alla cittadinanza. In classe si deve imparare a conoscere e a rispettare tutte le differenze”. Parola dell’assessora regionale Alessandra Nardini in visita ieri a Massa per presentare il progetto sulla parità di genere ’Io sono Io – Next Generation’ sostenuto dalla Regione nell’ambito del rifinanziamento della sua legge sulla Cittadinanza di genere (l.r. 16/2009). Un progetto che lei stessa definisce “ambizioso” perché “triennale e fortemente strutturato”. Insomma niente a che vedere con le più diffuse “iniziative spot” in materia. Infatti secondo Nardini “per raggiungere la parità serve una rivoluzione culturale che entri nel vissuto quotidiano delle persone”.

La Regione Toscana ha stanziato, dunque, per il triennio (a partire da marzo 2025) 5,7 milioni di euro da ripartire tra tutte le Province del territorio regionale. “La Provincia di Massa Carrara – spiega il presidente Gianni Lorenzetti – ottiene 428mila euro da spalmare sul triennio, una cifra non indifferente”. Questa nuova edizione del bando, rispetto alla precedente del 2022 in cui erano stati stanziati 800mila euro da spartire tra le Province toscane, si concentra su due linee d’indirizzo: la relazione di bilancio di genere e i percorsi di sensibilizzazione delle scuole. Quest’ultima azione è obbligatoria per le Province per accedere al finanziamento. Nardini l’ha definita “una chiara scelta politica, perché al netto di quello che afferma il ministro Valditara, e purtroppo non solo lui, il patriarcato esiste come i cosiddetti ’soffitti di cristallo’”.

Rispetto al passato è stata introdotta un’importante novità in questa edizione, sottolinea Nardini: “Abbiamo tolto la necessità dell’accordo territoriale e quindi il sostegno necessario delle amministrazioni comunali che era un elemento imprescindibile del precedente bando, poiché in passato le giunte di Pisa e Siena avevano deciso di impedire di realizzare questo tipo di progetti. In questo bando invece saranno solo le scuole a decidere se partecipare o meno ai progetti messi in campo dalle Province perché crediamo che su questi temi non ci possano essere pregiudizi ideologici e che sia un dovere delle scuole di educare i ragazzi al rispetto delle differenze tutte e della parità”.

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Con l’intento dichiarato di “restituire centralità al ruolo delle Province che nel corso del tempo sono state depauperate dalle risorse sia economiche sia umane necessarie a portare avanti quelle competenze che ancora oggi sono rimaste tra cui quella relativa alle pari opportunità”.

Il progetto, che verrà realizzato in collaborazione con i Centri Antiviolenza, la Fondazione Toscana Spettacolo e l’Istituto Valorizzazione Castelli, coinvolgerà oltre 2800 studenti degli istituti comprensivi e degli istituti superiori. Ragazze e ragazzi delle classi quinte delle scuole primarie, delle classi terze delle secondarie di primo grado e del biennio delle scuole secondarie di secondo grado parteciperanno a laboratori teatrali gestiti dalla Fondazione per misurarsi con la decostruzione degli stereotipi di genere e la promozione di una cultura di rispetto e parità. Il percorso si concluderà con la giornata della restituzione, nel corso della quale sotto la supervisione di uno psicologo, i ragazzi saranno pronti a educare a loro volta i compagni delle classi che non avranno avuto l’opportunità di partecipare al percorso.

Allo stesso tempo, i Centri Antiviolenza organizzeranno seminari rivolti a 750 adulti tra cui insegnanti, personale Ata e genitori, con l’obiettivo di fornire strumenti per riconoscere e contrastare la violenza di genere, con l’obiettivo di dare una spinta a un cambiamento culturale strutturale.

I laboratori teatrali avranno una durata di 10 ore ciascuno e saranno adattati all’età delle e dei partecipanti. Per le persone adulte è stato scelto il formato del seminario esperienziale articolato in più incontri. In totale saranno svolti 75 eventi seminariali. Un lavoro che vedrà in campo tra le altre anche la consigliera di parità Diana Tazzini che ha fatto giungere il suo plauso tramite le consigliere provinciali Eleonora Petracci e Marzia Butteri intervenute per l’occasione.

“Puntiamo a fornire competenze e strumenti concreti per riconoscere e contrastare la violenza di genere, diffondendo pratiche che valorizzino il rispetto reciproco e il dialogo. Questo progetto triennale è una risposta chiara e decisa alle sfide culturali del nostro tempo. Crediamo fermamente che solo lavorando insieme, agendo sia sulle nuove generazioni che sugli adulti, possiamo costruire un cambiamento duraturo e significativo”, ha commentato Lorenzetti, il quale ha infine rivolto un appello alle scuole del territorio che non hanno ancora aderito al progetto invitandole “a farlo al più presto”.

Ilaria Vallerini



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