Parte per 1400 studenti il progetto di educazione finanziaria del Credito Cooperativo Veneto

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Le Federazioni regionali del Veneto e del Nord Est hanno unito le forze per offrire ai ragazzi delle scuole superiori un percorso di 4 appuntamenti sull’economia, la finanza, la monetica con occhio alle nuove tecnologie, all’AI e alla sostenibilità

VENETO. L’educazione finanziaria entra nelle scuole superiori del Veneto grazie al progetto delle Federazioni regionali del Nord Est e del Veneto, che hanno coinvolto 12 banche di Credito Cooperativo e numerosi istituti scolastici del territorio. Il programma, avviato a dicembre, si svilupperà fino a maggio e prevede lezioni tematiche, approfondimenti sulle nuove tecnologie e sulla sostenibilità, e visite nelle banche per completare l’esperienza formativa.

Un percorso formativo di alto livello

Il progetto coinvolge 26 scuole superiori, 65 classi e oltre 40 docenti, con una partecipazione complessiva di quasi 1400 studenti. Le lezioni, tenute da docenti universitari, affrontano temi come economia, finanza, risparmio, investimenti, pagamenti digitali e sicurezza. Un focus particolare è dedicato al Credito Cooperativo e alla gestione del denaro, integrando la teoria con attività pratiche e progetti imprenditoriali.

Gli studenti avranno modo di comprendere il funzionamento di un business plan, sviluppando competenze in fattibilità tecnica ed economico-finanziaria. Inoltre, l’attenzione alla monetica e alla previdenza rende il programma attuale e in linea con le esigenze delle nuove generazioni.

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La collaborazione tra banche e scuole

Le lezioni si tengono nelle aule magne degli istituti, seguite da visite nelle banche di Credito Cooperativo del territorio, dove gli studenti possono confrontarsi con i professionisti del settore. Hanno aderito al progetto istituti da tutto il Veneto, coprendo ampie aree grazie alla collaborazione di BCC come Banca Adria Colli Euganei, Banca Annia, Banca della Marca, Banca Prealpi San Biagio, Banca Veronese e molte altre.

Un’occasione unica per studenti e docenti

Il progetto ha introdotto novità rispetto agli anni precedenti, come l’ampliamento delle platee per le lezioni, che ora coinvolgono 2-4 classi contemporaneamente, e i gruppi elettivi, a cui gli studenti possono aderire volontariamente. Questi miglioramenti hanno permesso di aumentare del 50% il numero di partecipanti rispetto al passato, ottimizzando le risorse e ampliando la portata del messaggio educativo.

Obiettivi e visione del progetto

L’iniziativa nasce con l’intento di fornire ai giovani strumenti utili per affrontare un futuro complesso e interconnesso. “Possedere competenze economiche e finanziarie è importante nell’immediato, ma lo è ancor più per il loro benessere futuro,” sottolineano Lorenzo Liviero e Flavio Piva, Presidenti delle Federazioni promotrici. “In un mondo sempre più digitale e caratterizzato da sistemi pensionistici meno generosi, i giovani dovranno essere preparati a gestire al meglio il risparmio e il lavoro.”

Un successo destinato a crescere

Il progetto ha già ottenuto riscontri positivi sia dagli studenti che dai docenti, grazie all’approccio interattivo e stimolante. Tra le attività, il “quizzone” ha dimostrato come i ragazzi siano curiosi e motivati dalla competizione. La collaborazione tra Federazioni, Università di Padova e Irecoop Veneto garantisce una formazione di alta qualità, capace di coniugare competenze accademiche e pratiche, con un impatto positivo sul territorio.

Hanno aderito al progetto Banca Adria Colli Euganei (Ist. Calvi di Padova, IIS De Amicis di Rovigo, Ist. Kennedy di Monselice), Banca Annia (Ipsia Colombo Cipriani sezione di Portoviro, Itcs Maria Lazzari di Dolo) Banca della Marca (Ist. Bruno-Franchetti di Mestre, Ist. Levi-Ponti di Mirano), Banca Prealpi San Biagio (Ist. Verdi di Valdobbiadene, Iiss Casagrande di Pieve di Soligo, Isiss Luzzatto di Portogruaro), Banca delle Terre Venete (IIS Da Schio di Vicenza, Liceo Pigafetta di Vicenza), Banca Veronese (Ist. Minghetti di Legnago, Ist. Bolisani di Villafranca), BCC Pordenonese e Monsile (Ist. Riccati-Luzzatti di Treviso, Ist. Alberti di San Donà di Piave), BCC Valpolicella Benaco (Ist. Calabrese-Levi di San Pietro in Cariano), BCC Veneta (Ist. Cestari Righi di Chioggia, Ist. Atestino di Este, Ist. De Nicola di Piove di Sacco), BCC Vicentino Pojana Maggiore (Ist. Masotto di Noventa), BVR Banca del Veneto Centrale (Ist. Rigoni Stern di Asiago, Ist. Agrario Parolini di Bassano del Grappa, Ist. Farina di Vicenza), Cortina Banca (Ist. Fermi di Pieve di Cadore e Ist. Calvi di Belluno).

L’educazione economico-finanziaria è oggi per i ragazzi sempre più una chiave di lettura della realtà commentano Lorenzo Liviero, Presidente di Federazione del Nord Est e Flavio Piva, Presidente della Federazione Veneta BCC. Possedere competenze economiche e finanziarie è importante nell’immediato, perché i giovani già compiono scelte finanziarie, ma lo è anche e soprattutto per il loro benessere futuro.

Questo – sottolineano i Presidenti delle due Federazioni – vale oggi molto più che in passato: l’aspettativa di vita è aumentata e con sistemi pensionistici meno generosi i giovani si troveranno ad avere una responsabilità maggiore nella formazione del risparmio per l’età anziana. Li aspetta una vita lavorativa frammentata. Con l’avvento dell’era digitale una formazione economico-finanziaria a scuola è quanto mai necessaria. Il Credito Cooperativo- continuano Liviero e Piva- svolgerà un ruolo essenziale per essere vicino al territorio e seminare alcune pillole di conoscenza per essere di supporto, di aiuto e per orientare le nuove generazioni ad uno sviluppo sostenibile e consapevole”.  

Le Banche come le scuole hanno apprezzato l’attività, ritenendola utile, stimolante, coinvolgente e ricca di contenuti e hanno partecipato al progetto con le loro strutture. Le lezioni sono state precedute da un kick off per la presentazione delle attività e degli argomenti, con l’abbinamento delle scuole alle BCC del loro territorio.

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Un momento coinvolgente – commentano i Presidenti- è stato il quizzone in cui sono state poste alcune domande a risposta multipla. I ragazzi hanno davvero tanta curiosità, sono stimolati dalla competizione e hanno voglia di imparare. I risultati dello scorso anno ci hanno persuaso a continuare la progettualità con alcune correzioni che portano quest’anno qualità al progetto e che ci consentono di ottimizzare le risorse per un coinvolgimento maggiore di studenti e Istituti. I nostri formatori – commentano Liviero e Piva– sono docenti universitari e quest’anno non terranno lezioni frontali ad una classe, ma a platee più nutrite, da 2 a 4 classi. In più ci sono i gruppi elettivi di studenti che volontariamente hanno aderito ai corsi in orari post lezione. Con questa formula abbiamo rivolto l’offerta a un numero maggiore di studenti del 50% in più rispetto all’anno scorso, seminando il nostro messaggio in modo più ampio e capillare nel territorio di nostra competenza e senza sovrapposizioni”.

Con questa iniziativa, il Credito Cooperativo rafforza il suo impegno per le nuove generazioni, seminando conoscenze utili per un futuro più consapevole e sostenibile.



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