il bilancio di un anno fotovoltaico

A tutto sole. L’anno che si è concluso è stato cruciale per il fotovoltaico con la crescita delle energie rinnovabili; le previsioni per il 2025 intravedono un’espansione ulteriore. Questo, grazie a innovazioni tecnologiche, alla riduzione dei costi di produzione dei pannelli e a un aumento della domanda di soluzioni energetiche rinnovabili sia nei paesi sviluppati che in quelli emergenti. Le politiche di incentivi fiscali, gli investimenti in ricerca e sviluppo e l’espansione delle infrastrutture di rete saranno cruciali per permettere al fotovoltaico di giocare un ruolo ancora più centrale nel panorama energetico globale.

Una crescita significativa, come raccontano i dati

A livello mondiale, secondo il nuovo studio di Ember il 2024 sembra segnare un nuovo record per il fotovoltaico, con installazioni che hanno superato le previsioni soprattutto grazie all’apporto di Cina, Stati Uniti e India. E se in Europa il settore cresce anche se a una velocità più contenuta, l’Italia spicca per dinamismo:
anche Confartigianato registra una maggiore propensione green delle imprese italiane posizionando l’Italia al secondo posto nell’Unione Europea per incremento, subito dopo la Polonia. Un trend confermato anche da Italia Solare per la quale il fotovoltaico rappresenta la soluzione più immediata ed efficace per affrontare le grandi sfide energetiche e climatiche che abbiamo davanti. Nei primi sei mesi dell’anno la crescita dei grandi impianti (+ 240%) è più che triplicata: in totale in Italia si superano i 1,7milioni di impianti fotovoltaici per un totale di oltre 33,5 GW, pari a un terzo di tutto il nucleare europeo.

Solar Belt e Decreto Agricoltura

La definizione delle aree idonee rappresenta uno dei principali strumenti per accelerare, o decelerare, lo sviluppo del fotovoltaico. Puntando in primis sulla Solar Belt e sul Decreto Agricoltura per consentire la realizzazione di impianti a terra su terreni agricoli inutilizzabili o adiacenti ad aree industriali, con iter semplificati. Così come è necessario un nuovo approccio alle CER che include certamente una proroga delle scadenze, la rimodulazione dei criteri di accesso e l’estensione dei benefici anche a Comuni con oltre 5.000 abitanti. Questi interventi non solo permetterebbero di sbloccare fondi inutilizzati, ma darebbero una spinta decisiva alla diffusione delle CER dove l’Italia è ancora ferma a uno stadio embrionale con appena 98 CER operative e 154 configurazioni complessive.

Consensi e riflessioni condivise anche dagli operatori del settore e non

Tra le società che più si sono distinte nel 2024, c’è stata la romana EnergRed, sia per crescita del portafoglio clienti che per calibro dei progetti sviluppati.

Moreno Scarchini, CEO EnergRed
Cresce la sensibilità nei confronti delle fonti rinnovabili e soprattutto verso il fotovoltaico. Continua a crescere l’impegno concreto: se la scelta di dotarsi di un impianto per l’autoproduzione di energia green è spinta dalla volontà di dimostrare un impegno ESG, rapidamente le aziende e gli imprenditori diventano consapevoli del reale cambio di passo – anche di conto economico – che questa trasformazione consente. Le sfide però restano grandi: investimenti in infrastrutture, tecnologie di monitoraggio e gestione della rete, anche facendo quell’ultimo miglio in più che è la Comunità Energetica. Ed è lì che punteremo in modo deciso nel nuovo anno, anche grazie agli incentivi del GSE. Siamo felici intanto di questo anno che si chiude con progetti solidi come quelli sviluppati in tutta Italia per clienti quali Office Meccaniche Barbieri, Tecnocupole Pancaldi, Lavanderia Arizona e Europlastics: che il 2025 sia ancora più luminoso e sostenibile.

Alberto Stecca, CEO di Silla Industries
Mese dopo mese, diventa sempre più evidente quanto sia strategica la capacità di dialogare con il fotovoltaico.
I nostri sistemi sono progettati per abilitare questa connessione, rendendo l’energia un asset non solo da consumare, ma da gestire in modo intelligente. Se inizialmente i vantaggi potevano non essere immediatamente chiari per tutti, oggi lo sviluppo tecnologico e l’evoluzione del mercato hanno spostato l’attenzione verso soluzioni, capaci di bilanciare e ottimizzare l’energia a seconda dei costi e delle fasce orarie.

Questa trasformazione radicale non riguarda solo il settore industriale, ma ogni famiglia che ha investito nel fotovoltaico: chi l’ha fatto ne sta già vedendo i benefici, e il passaparola positivo sta spingendo sempre più persone a seguire questa strada. In un mondo sempre più energivoro, la possibilità di stoccare, indirizzare e sfruttare l’energia al momento giusto non è solo una questione di risparmio economico, ma una scelta responsabile per tutelare il nostro pianeta.

Eleonora Calavalle, CEO di Pennelli Cinghiale
La sostenibilità è al cuore della nostra mission e ogni passo per proteggere l’ambiente contribuisce a costruire un futuro migliore per tutti. Per noi, non si tratta solo di produrre, ma di farlo in modo responsabile: abbiamo scelto di investire in tecnologie che riducono l’impatto ambientale, come il nuovo impianto fotovoltaico da 100 kW installato sui nostri tetti, che ci permette di autoprodurre energia pulita e ridurre sensibilmente le emissioni di CO₂.

E acquistiamo l’energia che manca al nostro fabbisogno esclusivamente da fonti rinnovabili certificate. Ma la sostenibilità è per noi un impegno quotidiano, un valore fondamentale che guida tutte le nostre scelte, dalla produzione alla gestione dei rifiuti, fino alla scelta dei materiali. In Pennelli Cinghiale, è sempre una grande leva per innovare, crescere e fare la differenza: ogni nostra azione è pensata per ridurre l’impatto ambientale e promuovere una responsabilità sociale che fa bene all’ambiente e alle persone.