Come fare l’inizio attività con il codice ATECO 55 per affitti brevi — idealista/news

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Nel caso si decida di aprire un’attività di affitti brevi svolta in modo continuativo e con organizzazione di mezzi (come, ad esempio, assumendo personale dipendente), sarà necessario aprire una Partita Iva per dichiarare i redditi derivanti dagli affitti. In questo caso sarà necessario applicare il Codice Ateco 55 per fare l’inizio dell’attività: il Codice Ateco è un sistema di classificazione delle attività economiche utilizzato per identificare la natura di un’attività imprenditoriale svolta da un’impresa o da un lavoratore autonomo. Ecco cosa sapere.

Come iniziare un’attività di affitti brevi

Per avviare un’attività di affitti brevi è fondamentale definire il tipo di gestione che si intende adottare: occasionale o imprenditoriale. Per quanto riguarda la locazione turistica non imprenditoriale non è richiesta l’apertura di Partita Ivadi conseguenza non si applicherà il Codice Ateco.

Nel caso in cui scatti l’attività di impresa con gli affitti brevi e si decida quindi di aprirla con Partita Iva, si potrà utilizzare il codice Ateco 55.20.51 – Affittacamere per brevi soggiorni, case e appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence. Questo codice include:

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  • Alloggi di breve durata in chalet, villette, appartamenti, bungalow o cottage, senza servizi di pulizia inclusi.

Al codice Ateco 55.20.51 è associato un coefficiente di redditività del 40%. Ciò significa che solo il 40% dei ricavi verrà considerato come base imponibile per calcolare tasse e contributi. Ad esempio, su un ricavo di 10.000€, il reddito imponibile sarà di 4.000€. Su questa base si calcoleranno sia l’imposta sostitutiva sia i contributi Inps.

Cosa prevede la procedura amministrativa d’inizio attività

La procedura amministrativa per iniziare l’attività comprende:

  • Iscrizione alla Camera di Commercio: bisogna iscriversi alla Camera di Commercio competente e versare il diritto camerale annuale, che varia tra i 50€ e i 100€.
  • Presentazione della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) presso il Comune dove si trova l’immobile.
  • Iscrizione alla Gestione Artigiani e Commercianti Inps che comporta il versamento di contributi previdenziali.

Inoltre, indipendentemente da che si decida di aprire un’attività commerciale con Partita Iva o affittare il proprio immobile in maniera occasionale, sarà necessario adempiere ad alcuni obblighi: innanzitutto bisognerà comunicare al Comune l’inizio dell’attività, seguendo le disposizioni locali. Di seguito bisognerà raccogliere la tassa di soggiorno richiesta dal Comune in cui si trova l’immobile e si dovrà effettuare la registrazione del contratto di affitto, per fini statistici, sul portale Ross1000.

Quale codice Ateco per affitti brevi?

Come visto nell’introduzione, il codice Ateco identifica la tipologia di attività economica svolta. Per quanto riguarda la gestione degli affitti brevi, si dovrà utilizzare il codice Ateco 55.20.51 per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residenceQuesto codice è adatto a chi gestisce l’attività in forma imprenditoriale, offrendo alloggi per brevi periodi con eventuali servizi aggiuntivi.

Se invece l’attività è occasionale, non è necessario un codice Ateco, poiché l’affitto di immobili è disciplinato come locazione privata e non come attività economica.

Che differenza c’è tra locazione turistica e affittacamere?

Per locazione turistica si intende l’affitto di un immobile per finalità turistiche e non comporta la fornitura di servizi aggiuntivi tipici delle strutture ricettive (hotel, bed and breakfast), come colazione, pulizie quotidiane o cambio biancheria. Per affittacamere si intende un’attività imprenditoriale o semi-imprenditoriale che prevede la gestione di una o più camere in immobili destinati all’affitto e consente l’offerta di servizi aggiuntivi come la colazione o le pulizie giornaliere. Per questo tipo d’attività è richiesta l’apertura obbligatoria di una Partita Iva e l’utilizzo del codice Ateco 55.20.51.

La legge sugli affitti brevi Santanchè 2024

Con la legge sugli affitti brevi del 2024 sono state introdotte nuove regole per regolamentare meglio il settore del turismo e contrastare l’abusivismo e l’evasione fiscale. Per esempio, tutte le attività di affitti brevi devono essere registrate nella banca dati nazionale (BDSR, Banca Dati delle Strutture Ricettive) per garantire maggiore trasparenza e la rimodulazione della cedolare secca, al 21% sul primo immobile e al 26% dal secondo al quarto immobile. È stato introdotto inoltre il Codice Identificativo Nazionale (CIN), un codice alfanumerico assegnato a ogni immobile destinato agli affitti brevi: il CIN deve essere esposto all’esterno dell’immobile e inserito in ogni annuncio pubblicitario.

Prima di avviare un’attività di affitti brevi è sempre consigliabile consultare un commercialista o un esperto fiscale, valutando attentamente le proprie intenzioni, le normative da applicare di conseguenza, come ad esempio l’utilizzo del codice Ateco più indicato in base alla situazione. Per evitare problemi burocratici, si consiglia anche di verificare le disposizioni specifiche del Comune e della Regione nella quale si opera.

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