Come saranno i nostri smartphone nel 2025?

Il 2025 si preannuncia come un anno di grandi innovazioni nel mondo della tecnologia: gli smartphone che useremo potrebbero essere molto diversi da quelli che abbiamo conosciuto finora. Apple, Samsung, Google, Xiaomi, Huawei, Honor, Oppo, stanno per lanciando tante piccole rivoluzione che cambieranno il modo in cui interagiamo con i dispositivi mobili. Di cosa si tratta? Ecco le cinque innovazioni più interessanti.

Batterie al silicio. Chi utilizza il telefono a lungo come strumento di lavoro o di studio, difficilmente riesce a portarlo a fine giornata senza dover usufruire di un piccolo boost, attaccando il dispositivo alla rete o a una power bank. Questo scenario potrebbe cambiare presto grazie alla tecnologia del silicio, con la quale aziende come Oppo e Honor stanno sviluppando accumulatori in grado di migliorare fino al 34% le prestazioni dei modelli attuali.

Il che significa dispositivi più sottili, con autonomie superiori e tempi di ricarica ultraveloci. Un esempio è l’Honor Magic V3, dotato di una batteria da 5.150 mAh che, in un corpo di soli 4,3 mm di spessore, è capace di offrire ricariche cablate a 66 watt e wireless fino a 50 watt. Se questa tecnologia verrà adottata su larga scala, potrebbe finalmente eliminare l’ansia da telefonino scarico.

Display trifolding e rollabili. I display pieghevoli sono già una realtà, ma nel 2025 potremmo assistere a un’evoluzione ancora più audace, grazie all’approdo sul mercato di schermi “trifolding” e rollabili. In pratica, uno smartphone compatto si trasformerà in pochi secondi in un tablet da 10 pollici: Huawei ha già lanciato il Mate XT, un modello trifolding che ha acceso l’interesse del mercato, mentre Samsung e altri produttori stanno sviluppando nuove soluzioni per non restare indietro. La sfida per definire il “formato ideale” è appena cominciata.

IA personalizzata. Non poteva mancare la vera novità del decennio: l’obiettivo per l’Intelligenza Artificiale nel 2025 sarà quello di diventare sempre più personale, integrata con il dispositivo e utile nella quotidianità. Per questo motivo Apple, con le sue Notification Summaries (i riepiloghi delle notifiche, che raggruppano e mostrano quelle più rilevanti in orari scelti dall’utente), ha aperto la strada a una tecnologia capace di semplificare la gestione della vita di tutti i giorni, anziché limitarsi a funzioni creative.

Ma la vera sfida per i produttori di smartphone sarà proporre assistenti digitali sempre più efficienti, capaci di interloquire con l’utente e di risolvere problemi reali, un po’ come nel film cult Her di Spike Jonze (ma senza rischiare di innamorarsi di “Siri” o “Google Assistant”, come succede al protagonista interpretato da Joaquim Phoenix).

La nuova era dell’Ultra. La categoria “Ultra” è ormai sinonimo di smartphone premium, ma attualmente i modelli Ultra si distinguono per poche caratteristiche, come un teleobiettivo aggiuntivo o un design esclusivo. Nel nuovo anno, invece, i produttori potrebbero ridefinire questo standard con innovazioni come display rollabili, batterie più capienti e nuove esperienze fotografiche. Un esempio concreto è lo Xiaomi 13 Ultra, che integra una fotocamera principale con apertura variabile per scatti più professionali e una batteria ottimizzata per un uso più intenso. L’obiettivo è rendere Ultra ogni modello della gamma, un concentrato di tecnologia all’avanguardia, capace di ridefinire il concetto di eccellenza nel settore.

Più pulsanti, più funzioni. E per finire, un ritorno al passato: un uso maggiore e più diffuso dei pulsanti fisici, una delle tendenze più inaspettate che investirà il nuovo anno. Apple, con l’iPhone 16, ha introdotto un tasto dedicato alla fotocamera, seguito da Oppo con il Find X8. Questi pulsanti non solo semplificano l’accesso alla macchina fotografica, ma possono essere programmati per svolgere anche funzioni differenti. Rendere popolare di nuovo questa pratica – semplice ma efficace – di personalizzare i comandi, potrebbe cambiare il nostro modo di usare lo smartphone, proponendoci un’esperienza sempre più intuitiva.