le attese della Uiltec per il 2025

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Richiedi prestito online

Procedura celere

 


Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma del segretario regionale Uiltec Puglia, con delega a Brindisi, Carlo Perrucci.

L’inizio del nuovo anno porta sempre speranze ed attese ed in questo 2025 tali auspici sembrano ancora più marcati per l’evenienza storica, culturale e religiosa del Giubileo. Per l’occasione papa Francesco ha lanciato un appello che più che un messaggio religioso sembra indicare il metodo del nostro impegno politico-sindacale: “La Speranza non è morta, la Speranza è viva, e avvolge la nostra vita per sempre! La Speranza non delude”. Di speranza, di pace, di giustizia sociale e di lavoro ne abbiamo vitale bisogno. Nel mondo, in Italia e soprattutto da noi, a Brindisi.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Con speranza, quindi, la Uiltec prosegue la sua missione di seguire l’evoluzione del sistema industriale brindisino nella sua transizione energetica ed ecologica; una transizione che sta procedendo su un binario unico senza considerare in modo puntuale la altrettanto necessaria transizione sociale. Tradotto: molti processi produttivi sono stati fermati “dall’alto” senza che siano garantiti tutele e lavoro. La transizione energetica è un processo irreversibile, indietro non si torna, ma al momento sta lasciando a Brindisi solo desertificazione industriale. Gli investimenti più volte annunciati e le tante, troppe, idee per il futuro ad oggi rimangono solo propaganda.

L’Italia continua a non avere una chiara strategia industriale ed energetica. Ha rincorso le mode del momento avviando una decarbonizzazione spinta, fermando di colpo tutte le centrali a carbone, rinunciando ad una transizione graduale dal carbone al gas. L’Italia si è affidata totalmente agli impianti rinnovabili che hanno già dimostrato di essere insufficienti per il fabbisogno nazionale e di essere fonti di energia discontinua che richiede, quindi, importazioni di energia dall’estero sempre maggiori. Risultato: il costo dell’energia in Italia è tra i più alti d’Europa, alla Borsa Elettrica è il doppio della media europea. Non è diminuito nemmeno l’inquinamento anzi vi è stato un aumento di CO2 di circa il 20 per cento dovuto ad un aumento della domanda di energia nel mondo. Sono aumentate invece le bollette per le famiglie e per le tante aziende energivore del nostro Paese. Una catastrofe. Bene che il Governo abbia ricominciato a parlare di nucleare: dallo storico Referendum sono intervenute tecnologie nuove ed occorre discutere della ipotesi con serietà e senza ideologia. Quando si parlava di Tap a Melendugno e di rigassificatori, abbiamo assistito a molta ideologia ma se oggi l’Italia può essere indipendente dal gas russo lo deve proprio a queste opere industriali tanto osteggiate.

A proposito di accanimento ideologico: è di questi giorni la sentenza del Consiglio di Stato che respinge l’appello del Consorzio Asi contro il deposito Gnl Edison a Brindisi. Soldi pubblici spesi in carte bollate e tempo perso per un investimento che risponde a pieno alla transizione energetica tanto invocata. Eppure un progetto ostacolato fino ad oggi, con alcuni partiti politici che intendono ricorrere alla procura per bloccare l’opera. Gli stessi partiti che per voce di altri propri rappresentanti avevano offerto disponibilità per la transizione della nostra industria “nel pieno rispetto della dignità delle persone e del tessuto sociale”. In alcuni casi occorre fare pace con se stessi.

La Uiltec di Brindisi prosegue nel suo impegno. Nei prossimi giorni, supportata dalla segreteria nazionale di categoria e dalla Uil confederale, saremo impegnati sui tavoli ministeriali per la vertenza Eni-Versalis, una delle tante vertenze chiave per il futuro dell’Industria a Brindisi. Assieme a Versalis il quadro è drammatico e complesso: da Enel, con la fermata della centrale di Cerano; a Basel, con la fermata dell’impianto P9T e la volontà di mettere in vendita il sito di Brindisi; ad EuroApi (ex Sanofi), nuovamente in difficoltà produttiva con il risultato di mandare a casa una quindicina di lavoratori nel bel mezzo delle festività natalizie. Il 2025 sarà un anno caldo per la difesa del lavoro a Brindisi.

Per la Uiltec occorrono urgenti accordi di programma specifici, sia per il settore elettrico che per quello chimico, capaci di coinvolgere le diverse aziende interessate dai processi di transizione. Il Governo deve garantire l’assunzione di responsabilità sociale da parte di queste aziende. I gruppi industriali devono a loro volta rispettare il nostro territorio e le professionalità acquisite dalle maestranze brindisine nel corso degli anni. Non sono sufficienti solo degli ammortizzatori sociali, leggi speciali, commissari unici, tutti strumenti utili a gestire il transitorio. Brindisi, invece, ha urgenza di confermare la sua vocazione industriale attraverso investimenti ecosostenibili, gli unici per poter sostenere l’intera economia e i livelli occupazionali. Noi siamo pronti a fare la nostra parte.

Rimani aggiornato sulle notizie dalla tua provincia iscrivendoti al nostro canale whatsapp: clicca qui

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Seguici gratuitamente anche sul canale Facebook: https://m.me/j/Abampv2kioahdYYR/





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link