Giubileo, Orvieto si mobilita per salvare collegamenti e turismo

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Quando il treno si ferma, a Orvieto il tempo sembra tornare indietro. Con i lavori previsti sulla tratta Firenze-Roma tra gennaio e maggio, l’amministrazione comunale alza la voce e punta dritta al problema: garantire i collegamenti per non lasciare la città ai margini proprio nell’anno del Giubileo.

Treni per Orvieto, un viaggio da incubo annunciato

“Gli interventi di ammodernamento avranno pesanti ripercussioni sui collegamenti con l’Umbria e, in modo particolare, per Orvieto”, dichiara Gianluca Luciani, assessore ai Trasporti. E non è difficile immaginare il disagio: pendolari costretti a giostrarsi tra ritardi e soppressioni, turisti che potrebbero scegliere altre mete per evitare lo stress. La città, che vive di storia e accoglienza, rischia di pagare un conto salato.

La tratta Firenze-Roma è una delle arterie principali del trasporto ferroviario italiano, e le modifiche ai servizi rischiano di far collassare la mobilità regionale. Con un Giubileo alle porte, Orvieto potrebbe perdere una fetta consistente del flusso turistico che rappresenta una risorsa economica essenziale. Ma non è solo il turismo a tremare: studenti, lavoratori e pendolari che quotidianamente viaggiano per motivi professionali rischiano di trovarsi davanti a una serie di ostacoli imprevisti.

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Tavoli, incontri e la necessità di agire

Luciani non perde tempo e scrive a Francesco De Rebotti, il nuovo assessore regionale ai Trasporti. La richiesta è chiara: un incontro urgente per riattivare il tavolo tecnico con Rfi e Trenitalia e affrontare il nodo delle modifiche ai servizi. La situazione, racconta l’assessore, è già stata oggetto di discussioni con Trenitalia Umbria e il Coordinamento dei pendolari, ma le criticità restano. “In particolare per i rientri pomeridiani, quando la mancanza di alternative adeguate complica la vita dei viaggiatori”.

La questione non riguarda solo i disagi immediati. “Serve anche riattivare il tavolo tecnico tra Regione Umbria, Comune di Orvieto, Rfi e Trenitalia, già avviato dall’amministrazione regionale precedente” aggiunge Luciani. Un coordinamento tra enti regionali e gestori ferroviari è cruciale per trovare soluzioni a lungo termine che possano garantire la continuità del servizio senza compromettere i diritti dei viaggiatori.

Nel frattempo, il Comune di Orvieto propone un confronto anche con la direzione regionale toscana, responsabile di molti convogli che attraversano il territorio umbro. L’obiettivo è individuare aggiustamenti operativi che possano limitare i disagi e mantenere un livello accettabile di efficienza del servizio.

Roma, la destinazione che fa gola

Migliorare i collegamenti con la capitale è la vera posta in gioco. Per i pendolari significa meno stress e più opportunità, per la città una chance di diventare più attrattiva anche per chi cerca una nuova residenza. Roma rappresenta non solo il centro amministrativo del Paese, ma anche una porta d’accesso a opportunità economiche e culturali che molti orvietani non possono permettersi di perdere.

L’attrattività residenziale di Orvieto dipende anche dalla qualità dei servizi di trasporto. Una città ben collegata diventa una scelta più allettante per chi vuole vivere in un contesto a misura d’uomo senza rinunciare alle opportunità offerte da una grande metropoli. “Il tema dei collegamenti è centrale per migliorare la qualità della vita e rilanciare l’attrattività del territorio” conclude l’assessore.

Ma c’è di più. La sfida di Orvieto non è solo locale: il nodo dei trasporti riguarda l’intera Umbria, che rischia di essere tagliata fuori dai grandi flussi nazionali ed europei. Con un Giubileo che promette di attirare milioni di visitatori, l’inefficienza dei collegamenti potrebbe tradursi in un danno economico di portata ben maggiore rispetto ai disagi immediati.

La voce dei cittadini sui treni da e per Orvieto

Intanto, il malcontento cresce tra i pendolari e i viaggiatori. I residenti sottolineano le difficoltà legate alla mancanza di collegamenti affidabili durante i lavori. Secondo quanto emerso nei colloqui tra l’amministrazione comunale e il Coordinamento dei pendolari umbri, le criticità maggiori riguardano i rientri pomeridiani, un punto già evidenziato dall’assessore Luciani. L’urgenza di trovare soluzioni condivise resta alta, soprattutto per garantire un servizio che non comprometta la mobilità dei cittadini.

Orvieto intende mantenere la propria centralità nei collegamenti ferroviari, lavorando per sollecitare interventi a lungo termine in collaborazione con tutti gli enti coinvolti. La città spera che l’anno del Giubileo non si trasformi in un’occasione mancata per il rilancio economico e turistico. Un po’ come nel film ‘Treno Popolare’, in cui il viaggio rappresentava un momento di comunità, Orvieto deve preservare il suo ruolo di destinazione viva e vitale, capace di unire passato e futuro su rotaie che non possono fermarsi.

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