L’Italia verso l’accordo da 1,5 miliardi con Starlink di Elon Musk. Il governo smentisce la firma. Il Pd: inquietante

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Meloni, visita lampo da Trump: Italia verso accordo da 1,5 miliardi con la SpaceX di Musk

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L’Italia sta lavorando ad un accordo da 1,5 miliardi di euro per i servizi di sicurezza nelle telecomunicazioni di SpaceX. Il governo di Giorgia Meloni sarebbe in trattative avanzate con la società delle tlc fondata da Elon Musk, braccio destro del presidente eletto Usa Donald Trump, per siglare un accordo in base al quale il Paese averebbe un servizio di tlc sicure. Lo scrive Bloomberg, sottolineando che si tratta del maggior progetto di questo tipo in  Europa.

Dai servizi per la Difesa alle calamità naturali

Il contratto sarebbe per una fornitura di 5 anni, il progetto è già stato approvato dai servizi segreti italiani e dal Ministero della Difesa. I negoziati, che si erano arenati fino a poco tempo fa, sembra abbiano accelerato dopo che la premier Meloni ha visitato Trump nella sua residenza in Florida nel fine settimana.

L’Italia pare abbia negoziato un accordo da 1,5 miliardi di euro per ottenere una serie di servizi di crittografia sofisticati su servizi telefonici e Internet utilizzati dal governo. Il progetto include anche servizi di comunicazione per l’esercito italiano nell’area del Mediterraneo, nonché l’implementazione dei cosiddetti servizi satellitari direct-to-cell in Italia da utilizzare in emergenze come attacchi terroristici o calamità naturali.

Il possibile accordo sarebbe stato ostacolato da alcuni funzionari italiani preoccupati di come i servizi potrebbero sminuire gli operatori locali. L’Italia, nel frattempo, ha ceduto l’infrastruttura delle rete fissa ad una cordata di investitori (vi partecipa anche il Mef con una quota del 16% e F2i con l’11,2%) guidata dal colosso Usa, KKR, per 22 miliardi di euro in modo da tagliare in maniera decisiva un debito elevato. E’ stata la prima cessione di rete fissa in Europa, considerato un asset sensibile dai governi, fortemente sostenuta dal governo Meloni.

Alternative molto più costose

L’Italia è tra i paesi già serviti da Starlink, che fornisce Internet a banda larga attraverso la sua rete di oltre 7.000 satelliti. L’anno scorso, Starlink ha detto che Telecom Italia stava ostacolando il lancio dei suoi servizi Internet ad alta velocità nel Paese.

Il governo italiano ha esaminato alternative all’opzione Starlink di Musk, tra cui la Satellite Constellation Company dell’Ue (Iris, dovrebbe essere pronta nel 2027) e la costruzione della propria costellazione satellitare. In entrambi i casi, il costo dei progetti avrebbe superato i 10 miliardi di euro, hanno spiegato le fonti a Bloomberg.

Mediobanca Research: la soluzione ibrida satelliti-fibra ha senso

Mediobanca Research ricorda lunedì che l’Italia pensa di testare il servizio internet satellitare Starlink a partire da gennaio per migliorare internet ad alta velocità, uno dei punti previsti dal Pnrr. I test, secondo Reuters, mirano a determinare se una combinazione di connessioni satellitari e in fibra è in grado di soddisfare gli standard comunitari richiesti. Allo stato attuale, FiberCop e Open Fiber hanno cablato circa un terzo dei 3,4 milioni di edifici considerati nel progetto, con ritardi nel collegamento di 450.000 edifici situati in aree remote.

Starlink, con i suoi 6.700 satelliti, serve già oltre 55.000 clienti in Italia, sottolineano gli analisti. «Il progetto mira a garantire il download  dei dati a 1 gigabit al secondo, un obiettivo che Starlink in precedenza non era riuscito a raggiungere». La soluzione ibrida, secondo gli esperti, «potrebbe aiutare ad accelerare l’implementazione delle connessioni veloci, dal momento che i satelliti potrebbero svolgere un ruolo nell’integrazione di altre infrastrutture digitali». La notizia dell’accordo da 1,5 miliardi, quindi, «potrebbe indirettamente esercitare una pressione su un’eventuale alleanza tra FiberCop e Open Fiber».

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La compagine azionaria di FiberCop vede il 37,8% in capo al fondo infrastrutturale Usa KKR, il 17,5% al fondo pensione canadese Canada CPPIB, il 17,5% al fondo sovrano di Abu Dhabi, Adia, il 16% al Mef e l’11,2% al fondo infrastrutturale italiano F2i. Open Fiber Holdings è invece partecipata al 60% da Cdp Equity Spa e al 40% da Macquarie.

Boccia-Braga-Zingaretti (Pd): notizie inquietanti, vengano in Aula

Sul possibile accordo Italia-SpaceX, i presidenti dei gruppi del Pd, Francesco Boccia, Chiara Braga e Nicola Zingaretti, citano «ingenti risorse pubbliche, pari a quelle impegnate negli investimenti a banda ultra larga nel Pnrr, che regaleremmo a una società satellitare le cui performance sono inferiori ai target europei fissati al 2030. Siamo di fronte a notizie inquietanti ed è necessario che il governo venga al più presto in Parlamento a chiarire le scelte che vengono fatte riguardo temi così delicati».

Il governo smentisce la firma di un contratto con SpaceX

La Presidenza del Consiglio smentisce lunedì che siano stati firmati contratti o siano stati conclusi accordi tra il governo italiano e SpaceX per l’uso del sistema di comunicazioni satellitari Starlink. «Le interlocuzioni con SpaceX rientrano nei normali approfondimenti che gli apparati dello Stato hanno con le società, in questo caso con quelle che si occupano di connessioni protette per le esigenze di comunicazione di dati crittografati. La stessa Presidenza del Consiglio smentisce ancora più categoricamente, considerandola semplicemente ridicola, la notizia che il tema di SpaceX sia stato trattato durante l’incontro con il Presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump».

Anche l’Ucraina protetta dai satelliti di Musk

Nel 2024, SpaceX ha aggiunto come clienti oltre 20 nazioni, dal Ghana all’Argentina, al servizio Internet satellitare Starlink. Ora serve più di 4 milioni di persone in oltre 100 paesi, coprendo il mondo con servizi a banda larga, battendo gli operatori di telecomunicazioni tradizionali. Alla fine dell’anno scorso, Kyivstar PJSC, il maggiore operatore di telefonia mobile ucraino, ha firmato un accordo con Starlink per introdurre un servizio cellulare satellitare nel tentativo di mettere l’infrastruttura delle telecomunicazioni fuori portata dagli attacchi russi.

SpaceX offre il suo servizio Starlink per applicazioni commerciali che vanno da Internet residenziale alle spedizioni marittime, finpo alle compagnie aeree, e sta sviluppando un servizio chiamato Starshield per la Difesa e gli usi sensibili. (riproduzione riservata)



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