L’evento più importante dell’anno per capire la tecnologia che ci aspetta inizia il 7 gennaio. Tutte le novità, dalla smart home alla robotica. Secondo Gary Shapiro, presidente della Consumer Electronic Association,«l’informatica quantistica rivoluzionerà tutto come Internet»
Descrivere che cos’è il Ces, il Consumer Electronic Show, è piuttosto complesso. Raccontare tutte le novità che qui vengono presentate è praticamente impossibile. Un’intera città, Las Vegas, si trasforma per qualche giorno in una gigantesca vetrina dove oltre quattromila aziende da tutto il mondo mettono in mostra i più svariati prodotti, servizi, innovazioni, gadget per i 150mila partecipanti, tra esperti del settore, investitori e giornalisti. Tra un progetto che mai vedrà la luce, una startup dal potenziale solo apparente e l’ennesimo annuncio che nasconde più marketing che visione, rimane l’evento più importante dell’anno per capire cosa ci aspetta nel prossimo futuro – nel prossimo anno – per quanto riguarda la tecnologia.
L’intelligenza artificiale è stata la protagonista indiscussa della scorsa edizione. Lo sarà sicuramente anche in quella che si va ad aprire il 7 gennaio. A fare gli onori di casa quest’anno – non a caso – è stato invitato Jensen Huang. La prima partecipazione al Ces del ceo di Nvidia, ovvero la società che in qualche modo fornisce i “motori” grazie ai quali l’Ai è in grado di funzionare, si può vedere anche come una consacrazione di questa tecnologia, che nel 2025 entrerà in modo ancora più prepotente nella nostra quotidianità. Non solo attraverso i chatbot, ma direttamente negli oggetti che utilizziamo. O che ci mettiamo addosso. Abbiamo visto nei mesi passati diversi tentativi (per la maggior parte falliti, vedi Ai Pin) di creare nuovi dispositivi alternativi allo smartphone che possano assisterci mentre si muovono con noi e accumulano dati in tempo reale. Dal nostro polso, dal nostro dito, dalle nostre orecchie e sui nostri occhi: al Ces vedremo tanti, tantissimi indossabili e forse i più interessanti sono quelli legati alla salute. Occhiali che permettono ai non vedenti di muoversi in modo indipendente o che amplificano i suoni per chi non sente (un esempio dalle grandi potenzialità, tra gli altri, sono i Nuance di EssilorLuxottica), anelli che monitorano i nostri parametri e ci suggeriscono miglioramenti per lo stile di vita ma anche spazzolini intelligenti, purificatori d’aria autonomi e persino startup che assicurano di aver trovato il modo di misurare la glicemia in modo non invasivo (su questo per ora sospendiamo il giudizio). Altro trend interessante è quello della traduzione simultanea: anche qui, non mancano le proposte da applicare su occhi o orecchie che ci dovrebbero permettere di conversare con chiunque senza dover necessariamente sapere la sua lingua. O sistemi per trascrivere un audio e magari anche sintetizzarlo per punti grazie all’intelligenza artificiale: PlaudAI ha in serbo novità da raccontare al Ces ad esempio.
C’è tanto di futuristico e futuribile ma, allo stesso tempo, c’è anche sempre più concretezza e attenzione a soluzioni che possano essere davvero utili poi nella nostra vita di tutti i giorni. Prendiamo i televisori, grandi protagonisti del Ces: schermi trasparenti e dalla risoluzione impossibile si affiancano a veri e propri hub per gestire la casa connessa. Il trend è quello consolidato negli ultimi anni, con schermi sempre più grandi. Anche Samsung ha puntato con decisione al segmento dei “100 pollici e oltre”, così come le rivali cinesi Hisense e TCL e la giapponese Sony. Sul fronte audio Samsung lancia il suo audio 3D “anti-Dolby Atmos” chiamato Eclipsa Audio, in arrivo su soundbar e televisori – dalla serie Crystal UHD fino ai modelli di punta Neo QLED 8K – della gamma 2025. Si tratta di una tecnologia audio 3D ed è stata sviluppata insieme a Google: potrà essere usata anche dai creatori di contenuti per caricare video su YouTube con questo innovativo audio 3D. L’altra coreana Lg rilancia invece il suo tv Signature Oled T, il primo televisore OLED 4K trasparente e wireless al mondo, ora con un pannello da 77 pollici. Il particolare schermo trasparente può restare spento, integrandosi perfettamente con l’ambiente in cui è inserito, oppure, creare effetti suggestivi diventando una tela trasparente oppure, con un clic, diventare un televisore “tradizionale” passando alla modalità opaca del display. Da segnalare anche l’arrivo dell’Hdmi 2.2, il nuovo standard per i cavi tra tv e accessori, con nuove specifiche che migliorano quelle dell’attuale Hdmi 2.1.
E poi la robotica. Anche quest’anno vedremo i più svariati e stravaganti animali automatizzati da compagnia – per esempio Jennie dell’azienda Tombot, un cucciolo di labrador che assicurano essere super realistico e pensato per assistere chi soffre di demenza senile – ma se vogliamo, anche qui, andare sul concreto, meglio spostare lo sguardo verso la robotica che, in casa, pensa a fare le pulizie. In fiera non mancheranno gli automi antropomorfi, ma i robot “veri” oggi sono ancora quelli che si occupano dei pavimenti. Ora però rubano una caratteristica fondamentale da quelli simili all’uomo: la capacità di afferrare oggetti. E’ il caso ad esempio del Roborock Saros Z70. Sul dorso del robot, da uno sportellino, fuoriesce un vero e proprio braccio robotico capace di afferrare piccoli oggetti (peso massimo fino a 300 grammi), di andare a riporli in un’area prestabilita e poi di riprendere con il suo ciclo di pulizia. Un toccasana per chi ha case funestate da calze, ciabatte, fazzoletti e altro lasciati in giro da figli adolescenti, oggetti che di solito creano grossi problemi ai robot aspirapolvere e che obbligato a sessioni di riordino preventive (al punto che spesso si dice: «A sto punto faccio prima a passare io l’aspirapolvere»). Oltre a Roborock, in fiera vedremo tutti i principali marchi del settore, già da tempo sbarcati in Italia, da Dreame fino a Narwal ed Ecovacs.
Dicevamo che è impossibile raccontare tutto ciò che viene messo in mostra nella gigantesca vetrina del Ces, che dal Las Vegas Convention Center ha finito per invadere anche tutti i casinò della città. Vedremo novità anche per quanto riguarda i Pc, dove l’intelligenza artificiale è già stata integrata – ora si chiamano AI Pc – ma dove ancora stenta a essere utile – mentre per quanto riguarda i componenti sia Nvidia sia Amd presenteranno la prossima generazione di schede grafiche.
Infine ampio spazio alla casa connessa. Intelligenza artificiale ovunque, schermi ovunque. Sono questi i due mantra della smart home al Ces 2025. Tra i big, lo dichiara esplicitamente Samsung: la visione per il futuro si chiama proprio “Screens Everywhere”. Tra le novità in arrivo ci sono un frigo con schermo “AI home” per la gestione intelligente della casa da ben 9 pollici, un forno con display da 7 pollici, lavatrici e asciugatrici con la stessa filosofia. Offrire attraverso una funzione chiamata Map View un vero e proprio centro di controllo per tutti i dispositivi connessi, inclusi quelli di terze parti ma compatibili con la piattaforma SmartThings. Interessante il debutto di un frigo che usa le celle di Peltier, una tecnologia (ben nota) che qui viene utilizzata in affiancamento al classico compressore per aumentare lo spazio interno e al contempo per abbassare più velocemente la temperatura interna, ad esempio quando si mette in frigo la spesa. Una sorta di “motorino” per dare più spunto al motore principale del frigo, un po’ come quello elettrico delle auto mild hybrid.
Se il Ces è il palcoscenico migliore per dare uno sguardo dall’alto su ciò che riserva il resto dell’anno, provando a guardare verso l’orizzonte si può anche scorgere qualcosa un po’ più in la. Gary Shapiro, presidente della Consumer Electronic Association – l’associazione no profit che organizza l’evento – punta dritto il dito verso quella che secondo lui sarà la prossima rivoluzione. «L’informatica quantistica, nel giro di cinque anni, cambierà le cose nello stesso modo in cui ha fatto Internet», assicura. E la definisce «una nuova storia che si svilupperà nel futuro» più che una tecnologia che possiamo già oggi definire e capire come utilizzare. Poi ricorda l’importanza del Ces, soprattutto in questo momento storico: «Il 40 per cento delle società arrivano da altri Paesi. Portiamo 50mila persone dal mondo negli Stati Uniti. Nessun evento può vantare questi numeri», dice ricordando quanto per la Cta il confronto e le relazioni commerciali extra-confine siano fondamentali per l’economia. «Non abbiamo lo stesso affetto del prossimo presidente per i Dazi, ma collaboriamo con tutte le amministrazioni e alla fine vogliamo tutti la stessa cosa: un’economia più forte».
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