Appello Corte di Giustizia del Comitato a difesa del diritto internazionale in Terra di Palestina – Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università

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L’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università, dopo consultazione presso i suoi e le sue aderenti, ha espresso parere favorevole all’appoggio politico al seguente appello alla Corte di Giustizia per la difesa del diritto internazionale in Terra di Palestina. Di seguito il testo del documento e le adesioni in costante aggiornamento.

IL GOVERNO MELONI CHIAMATO IN GIUDIZIO DINANZI AL TAR ROMA CON L’ACCUSA DI VIOLAZIONE DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E DELLA CARTA COSTITUZIONALE.

Con il parere del 19.07.2024 la Corte internazionale di Giustizia [CIG] si è così pronunciata sull’occupazione militare della terra di Palestina da parte dello Stato di Israele in risposta alla Risoluzione 77/247 adottata il 30.12.2022 a stragrande maggioranza dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite:

(i) L’occupazione del territorio palestinese integra condotta illegale perché lesiva delle norme di diritto internazionale.

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(ii) Lo Stato d’Israele è obbligato dal diritto internazionale a mettere fine nel più breve tempo possibile all’occupazione militare del territorio palestinese.

(iii) Lo Stato di Israele è obbligato dal diritto internazionale a cessare immediatamente ogni nuova attività di colonizzazione e a ordinare a tutti i coloni di evacuare la terra di Palestina.

(iv) Lo Stato di Israele è obbligato dal diritto internazionale a risarcire i danni causati dalle sue illegali condotte alle persone fisiche e/o giuridiche presenti nel territorio palestinese.

(v) Tutti gli Stati sono obbligati a prendere atto della illegalità dell’occupazione militare della Palestina e a non prestare aiuto o assistenza allo Stato di Israele sino a quando perdurerà tale antigiuridica situazione.

Cinque cittadini italiani lo scorso 29 luglio hanno formalmente invitato la Presidente del Consiglio dei Ministri Sig.ra Giorgia Meloniad adempiere agli obblighi imposti dalla Carta Costituzionale e dal diritto internazionale, cooperando con l’ONU per rendere effettivi i principi di diritto sanciti nel suindicato parere della Corte internazionale.

Non avendo ricevuto risposta, l’avvocato Luigi Paccione ha citato in giudizio il Governo italiano dinanzi al Tar del Lazio per sentir dichiarare l’illegittimità del silenzio inadempimento serbato dalla Signora Giorgia Meloni a fronte dell’invito ad adottare atti amministrativi conformi al parere della Corte internazionale.

Leonardo spa, multinazionale controllata dal Ministero dell’Economia e Finanze [MEF], dovrebbe infatti essere bloccata dal Governo nelle attività di supporto logistico e assistenza tecnica che continua a prestare a beneficio delle forze armate israeliane impegnate in operazioni di guerra d’occupazione in terra di Palestina.

La causa di diritto amministrativo sarà discussa il prossimo 5 febbraio.

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La posta in gioco è alta.

Il Governo Meloni sembra ignorare: (i) che l’art. 10 c. 1 della Carta Costituzionale afferma che L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute; (ii) che l’art. 11 stesso testo sancisce il ripudio della guerra quale strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e quale mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, aggiungendo che lo Stato italiano è costituzionalmente vincolato a promuovere e a favorire le organizzazioni internazionali rivolte a tali scopi; (iii) che ogni Ministro all’atto del suo insediamento giura fedeltà alla Costituzione.

Negare cooperazione all’ONU per assicurare effettività al parere CIG 19.07.2024, come sembra fare il nostro Governo, apre le porte nei rapporti internazionali alla legge del più forte.

Invitiamo tutti coloro che, in forme organizzate o come singoli cittadine e cittadini, hanno a cuore i princìpi dell’uguaglianza dei diritti, della pace e della democrazia, a sostenere questa iniziativa di resistenza civile a presidio del pronunciamento della Corte internazionale di Giustizia del 19.07.2024 e dei valori costituzionali della Repubblica nata dalla Resistenza.

Anchenoi – ARCA Centro di iniziativa democratica – ARCI – Associazione Chiese Evangeliche di Puglia e Basilicata – Campagna “Ponti e non muri” di Pax Christi Italia – Centro Studi Torre di Nebbia – Chiesa evangelica battista di Bari – Comitato Articolo 11 L’Italia ripudia la guerra Bari – Comitato pace, disarmo e smilitarizzazione del territorio campano – Comitato per la Pace di Brindisi – Comitato per la Pace di Gioia del Colle – Comitato per la Pace di Giovinazzo – Comitato per la Pace di Putignano – Comitato per la Pace di Taranto –  Comitato per la Pace di Terra di Bari – Comunità palestinese di Puglia e Basilicata – Convochiamoci per Bari – Coordinamento di Capitanata per la Pace – Donne in Nero Bari –  Fraternità Ordine Francescano Secolare del Beato Giacomo – Frati Minori di Puglia e Molise – Gazzella ODV – Gruppo evangelico “Dalla parte di Abele” Puglia – La Giusta Causa – MarxVentuno – Missionari Comboniani Bari – Movimento Nonviolento – Ordine Francescano Secolare di Puglia – Pax Christi Coordinamento Sud – PeaceLink – Sinistra Italiana Puglia – Rifondazione Comunista Puglia – Rifondazione Comunista Segreteria Nazionale – Risorgimento Socialista Puglia – Un Ponte Per

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