Turisti dal nord e tanti studenti per i presepi

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Ultimi giorni per ammirare la 37ª edizione della Rassegna di presepi di Terra del Sole, allestita nel cinquecentesco Palazzo pretorio, affacciato su una piazza d’Armi vestita a festa dai volontari del Gruppo del fuoco. Un centinaio le natività artigianali esposte, realizzate in forme e materiali differenti, ma tutte di pregevole fattura.

Oggi tappa obbligata per gli amanti delle sacre rappresentazioni, la rassegna vide la luce sul finire degli anni Ottanta da un’idea di don Marino Tozzi, parroco della cittadella, reduce da una visita ai presepi ‘calati’ nel magico contesto dell’arena di Verona. Da qui la felice intuizione di proporre a Terra del Sole una manifestazione analoga. Una collettiva che un tempo trovava cittadinanza anche nelle casematte del bastione di Santa Reparata: gli eventi meteorologici degli ultimi anni purtroppo hanno reso impraticabili le gallerie, facile preda di acqua e fango. “Ma nel 2025-2026 potremmo fare un allestimento nel bastione di Santa Maria”, annuncia Enzo Amadori, ex presidente della Pro loco e anima dell’associazione Amici del presepe, che organizza la manifestazione. Già meta di molti visitatori, come sottolinea Andrea Bandini, attuale numero 1 della Pro loco: “Nei giorni scorsi è giunta una comitiva di camperisti da Treviso mentre altri turisti sono arrivati da Sondrio – le parole di Bandini –. Tante le famiglie con bambini, soprattutto negli ultimi giorni”.

Diverse centinaia anche i ragazzi dell’istituto comprensivo della Valle del Montone, che accorpa le scuole di Castrocaro Terme e Terra del Sole, Dovadola, Rocca, Portico e San Benedetto, autori di splendide rappresentazioni. “Ognuno di loro ha dato il proprio apporto – spiegano Bandini e Amadori, leggendo alcune delle frasi riportate sulla grande opera, intitolata ‘Giubileo 2025, pellegrini della speranza’ –. Pensieri sulla gioventù, ponte verso il futuro e motore di pace”. A poca distanza i presepi dei bimbi degli asili di Terra del Sole e Pieve Salutare. Numerose sono le natività firmate proprio da Bandini e Amadori, sempre operativi al servizio dell’amata Eliopoli.

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Da non perdere gli esemplari del neo-presidente, a partire da quelli in seno ai tronchi d’albero: quest’anno risalta il presepe allocato nel fango, ricreato con acqua e terra, poi asciugato con stufe elettriche, a memoria dell’alluvione. Non mancano quello metafisico, con case sulle nuvole, e quello inserito in una vecchia tv, con tanto di taglialegna meccanico. Presepi che vengono rinnovati ogni anno su temi di attualità: si ricordano quelli sull’emergenza incendi e sullo scioglimento dei ghiacci, sul terremoto e sui migranti”. Molteplici anche quelli firmati da Amadori, talento precoce, capace di aggiudicarsi già da giovanissimo un premio indetto dall’ente provinciale.

Pregevoli sono poi i presepi sugli attrezzi agricoli presenti in seno al Museo dell’uomo e dell’ambiente, nella sala dedicata al lavoro nei campi. Tra gli artigiani habitué della rassegna impossibile non citare Franco Cimatti. “Quest’anno ho unito più pannelli per riprodurre il lungo sentiero che dalla bottega del falegname e dal mulino attraversa i villaggi per approdare alla mangiatoria – spiega l’autore, già bandista, volontario della Pro loco e assistente civico –. Ho impiegato due mesi a realizzarlo e già ho in mente il progetto per l’anno venturo: una cartina geografica con le città di Giordania, Siria, Israele e i nomi di tutte le località indicati su sassi di fiume, arricchite dalle statuine ereditate da mio cugino, l’artista Glauco Fiorini”.

Singolari infine le rappresentazioni fatte con conchiglie e materiale raccolto in riva al mare, quindi quelle all’interno delle macchinette per il caffè, e tante altre. “Tutte caratterizzate da una incredibile cura della prospettiva e dei particolari, addirittura difficili da cogliere se non osservati con attenzione minuziosa” conclude Amadori.

La rassegna è aperta tutti i giorni fino all’Epifania (10-12.30 e 15-18.30). E per scuole, comitive e ritardatari ci sarà un’opportunità supplementare fino al 12 gennaio, solo su prenotazione (0543.766766; 335.7026444, proloco@terradelsole.org). Ingresso a offerta libera.



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